Italia, accenni di “ringhio” di Orsolini

In Serie A non segna dal 19 ottobre (Cagliari-Bologna), ma a Gattuso poco importa. Manca poco ai play-off di qualificazione al prossimo Mondiale, e il CT ha deciso di insistere con l’esterno rossoblù, cercando di estrargli gli artigli e farlo “ringhiare”. Proprio come faceva lui ai tempi del Milan. La preda era quella giusta, e i primi segnali sono arrivati.

Italia, Orsolini vede la luce ma non incide

Esattamente un mese fa, Orso ha passato 90′ a guardare dalla panchina i suoi compagni battere l’Israele 3-0. Ieri sera, Gattuso ha deciso di stravolgere la formazione, regalando la maglia da titolare al numero 17. Al 33′, la mancata copertura difensiva di quest’ultimo stava per costare il vantaggio della Moldavia. Primo errore, e ultimo. Poi, 6 recuperi difensivi, 7 duelli vinti su 9 e anche un fallo – in linea con lo stile Gattuso. Ora che tutti conoscono il suo mancino delicato, è arrivato il momento di fare uno step in più. Italiano sta cercando di farglielo capire da tempo. Più sostanza, oltre alla qualità. Questo non significa che non servono più i suoi gol e assist, anzi. Non va bene che uno come lui non prenda la porta in tre occasioni. Forse correre per 75′ combinando le due fasi ha inciso sulla sua lucidità, ma deve farci l’abitudine. I compiti non sono diminuiti, soltanto aumentati.

Anche se il nome di Orsolini non compare nel tabellino, Gattuso può ritenersi soddisfatto. Non ha solo cercato la via del gol, ma ha sudato per la maglia. Proprio quello che vuole vedere il CT. Per arrivare al Mondiale serviranno 11 “ringhio”, e l’ascolano è sulla strada giusta per conquistare la fiducia del CT. Perché, come ha detto lo stesso Riccardo: «Abbiamo un dovere morale, verso noi stessi e verso tutti gli altri. Faremo di tutto per andarci a giocare questa Coppa del Mondo»

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