Bologna FC
Italiano, è tempo di un’altra magia (PiùStadio)
Un anno fa l’intuizione che ha cambiato il Bologna: oggi serve un’altra magia per sbloccare la sterilità offensiva
L’anno scorso, di questi tempi, Vincenzo Italiano calava l’asso in campionato: la perfetta intuizione di impiegare Jens Odgaard come trequartista in quel 4-2-3-1 che avrebbe fatto da protagonista per tutta la stagione. Oggi va cercando la stessa intuizione. Non necessariamente così netta e visionaria, ma che sblocchi la sterilità offensiva questo sì.
Il genio di Vincenzo Italiano
Era appena arrivata la prima vittoria stagionale, quando mister Italiano schierava per la prima volta un Bologna in versione inedita. Il 4-2-3-1, che nel corso dell’anno non farà altro che riconfermare la sua efficacia, veniva proposto per la prima volta proprio contro il Genoa. Ottava giornata di campionato, una sola vittoria fino a quel momento e una serie di deludenti pareggi contro Udinese, Empoli, Como, Atalanta e Parma. La sosta nazionali serve al mister per studiare l’assetto tattico da schierare contro il Genoa. 19 ottobre 2024, Italiano manda in campo Ravaglia e una linea a quattro con Posch, Beukema, Casale e Miranda. In mezzo la coppia Freuler-Moro, con Orsolini e Dominguez larghi e Odgaard centrale alle spalle dell’unica punta, Santi Castro.
Jens Odgaard, gol col Genoa (© Bologna FC 1909)
Quella gara risponde a tutte le domande sorte nelle giocate precedenti: dopo 37 minuti il Bologna sblocca la partita con Riccardo Orsolini, seguito da Jens Odgaard al 56′. La partita termina in pareggio, complice lo scivolone di Nicolò Casale, ma è stato il nuovo inizio di un Bologna più offensivo.
Oggi serve una nuova intuizione per scacciare i problemi e risalire sul carro delle grandi, anche quest’anno.
(Fonte: Davide Centonze, Più Stadio)
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