Bologna FC
Italiano, la via delle fasce è la chiave per continuare a sognare?
Dopo sette risultati utili consecutivi tra campionato ed Europa, il tecnico rossoblù prepara la trasferta di Parma con l’obiettivo di trovare nuove soluzioni offensive.
Sognare in grande non è proibito, ma per farlo serve un piano preciso. Il Bologna di Vincenzo Italiano, reduce da sette risultati utili consecutivi tra Serie A ed Europa League, vuole continuare a spingere sull’acceleratore e restare aggrappato alle posizioni che contano. Il tecnico rossoblù, guarito dalla polmonite che lo aveva costretto a un breve stop, ha ritrovato la squadra in buona salute ma con un nodo da sciogliere: quello delle difese chiuse, che continuano a rappresentare l’ostacolo più complicato sul cammino verso la continuità.
Nelle ultime settimane, tra la partitaccia di Firenze e le barricate erette dal Torino, il Bologna ha dovuto fare i conti con avversari abili nel chiudere ogni spazio e spegnere la manovra offensiva. A Parma, contro una squadra che promette compattezza e ripartenze rapide, Italiano dovrà trovare nuove soluzioni per scardinare il muro avversario e rilanciare la corsa europea.
Vincenzo Italiano durante Lecce-Bologna (© Bologna FC)
Velocità e verticalità, le due chiavi tattiche
La ricetta per aggirare le difese a doppia mandata passa da tre concetti fondamentali: velocità, ampiezza e coraggio. Velocizzare la manovra, evitando la sterile catena di passaggi orizzontali, è il primo passo. Serve maggiore rapidità di pensiero, ma anche precisione nell’esecuzione, per sorprendere l’avversario e creare superiorità numerica.
Allo stesso tempo, il Bologna deve imparare a sfruttare di più le corsie esterne, dove gli interpreti giusti possono diventare decisivi. Italiano ha a disposizione uomini capaci di saltare l’uomo e cambiare ritmo: Orsolini, tornato ai livelli migliori, e Cambiaghi, reduce dalla convocazione in Nazionale, sono le frecce principali.
Gli uomini giusti per il rilancio
La scelta degli interpreti sarà cruciale. In mediana, la coppia Freuler-Moro appare la più adatta per orchestrare il gioco e dare fluidità alle transizioni. Il primo garantisce equilibrio e visione, il secondo inserimenti e capacità di verticalizzare.
Sulle corsie laterali, Holm e Lykogiannis o Miranda avranno il compito di accompagnare l’azione e fornire ampiezza. Il Bologna dovrà quindi cercare con insistenza il cambio di passo sulle fasce, trasformando la superiorità numerica in occasioni concrete.
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