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Juventus vs Bologna 3 a 0: la cronaca del match – 9 gen

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Chi ben incomincia è già a metà dell’opera? Ebbene il Bologna non ha iniziato per niente bene questo 2017. I rossoblù escono sconfitti allo Juventus Stadium per 3 a 0. L’avversario era temibile, certo, ma la prestazione dei felsinei è stata del tutto negativa. Questa sera abbiamo assistito ad una squadra scialba e impaurita, per non dire rassegnata di fronte alla forza della Juve. Perdere ci può stare, e fa parte del calcio, soprattutto quando l’avversario gioca meglio o comunque ha a disposizione un organico più competitivo. Ma perdere senza combattere, questo no, non ci può stare.
I problemi di questo incubo senza fine iniziano già dalla formazione. Donadoni schiera una sorpresa per reparto: il futuro blucerchiato Oikonomou in difesa, Donsah al posto di Nagy e Di Francesco in attacco preferito a Mounier. Se il figlio d’arte disputa una discreta gara, il ghanese invece non brilla, mentre il greco è disastroso, tanto da risultare il peggiore in campo.
Il match è a tinte bianconere fin dai primi momenti. La squadra di Allegri attacca a pieno regime, schiacciando gli ospiti nella loro area. Donadoni e i suoi appaiono incredibilmente sorpresi da una partenza così fulminea dei padroni di casa. Dopo pochi minuti la Vecchia Signora crea subito una occasione da gol: Higuain sfonda dal lato di Masina e mette in mezzo per Khedira, ma il tedesco viene anticipato dell’attento Oikonomou. L’ellenico vuole dimostrare a Bologna che cederlo alla Sampdoria è stato un errore, e invece l’unico errore che si nota è il suo pasticcio al sesto minuto. Viviani allenta il pressing su Pjanic e il serbo dipinge una verticalizzazione da urlo per Higuain. Tutto sarebbe rimediabile con una marcatura adeguata di Marios, che invece si dimentica totalmente dell’ex Napoli. Il Pipita può così calciare al volo di collo e battere l’incolpevole, anche se non brillante, Antonio Mirante. Dunque il tabellino si sblocca: Juve 1 – Bologna 0. I problemi però sono solo all’inizio… Il Bfc reagisce un po’ e si butta tutto in avanti dove conquista un ottimo calcio di punizione dal limite, grazie all’incursione del solito Dzemaili. Lo svizzero viene atterrato da Sturaro e ci starebbe anche il giallo ma il signor Mariani non è della stessa opinione. La punizione dello specialista Viviani però si stampa contro la fronte di Higuain, esattamente come le speranze del Bologna, creando forse l’immagine emblematica della serata. Dopo il calcio di punizione, torna di prepotenza la Juve che al 14′ e al 16′ crea due palle gol interessanti. La prima con Lichtsteiner. Su un calcio d’angolo la sfera capita sui piedi dello svizzero che però non fa in tempo a coordinarsi e a indirizzare la palla verso la porta. Ma è la seconda occasione a far tremare il Bologna. I bianconeri sfondano sempre sulla fascia del disastroso Masina e stavolta l’assist è indirizzato a Higuain. L’ex Napoli si gira ma non inquadra di poco i tre legni. Di fronte a tanta Juventus si vede a sprazzi il Bologna, grazie soprattutto alle giocate individuali dei singoli. Al 19′ Di Francesco fa partire il contropiede e scatta in velocità come un fulmine, sorprendendo buona parte della difesa bianconera. Una volta arrivato al limite dell’area si accentra e lascia partire il suo destro, ahimè troppo debole e bloccato da Neto. La sfida si accende e il dominio territoriale rimbalza da una squadra all’altra, ma l’impressione è che il Bologna non riesca mai ad essere incisivo o pericoloso. I frutti di questi minuti incerti si raccolgono in tre chance, due per i padroni di casa e una per gli ospiti. Al 25′ ci prova Marchisio con un tiro dai 25 metri ad impensierire Mirante, quasi sorpreso dalla traiettoria minacciosa della conclusione. 60 secondi dopo ci prova Krejcí dalla distanza, ma il suo tiro non è degno di nota, anche se non passa molto lontano dall’incrocio dei pali. Un minuto dopo e anche Pjanic vuole rendersi partecipe nella gara ai tiri da lontano. Lo specialista delle punizioni ci prova ma il tiro è deviato dal muro rossoblù. Alla lunga però questa fase incerta del match, arricchita da tanti errori di impostazione da una parte e dall’altra, si risolve a favore della Juventus, che torna prepotentemente a padroneggia il campo. Quando la squadra di Allegri preme i felsinei vanno subito in difficoltà. La scarsa determinazione dei ragazzi di Donadoni nei contrasti e nelle palle sporche consente alla Juve di esprimere liberamente il proprio calcio, fatto di intensità e velocità, più che di qualità e tecnica. Proprio la celerità bianconera è quella che consente di arrivare al 2 a 0. Dopo una fase di attacco spietato della Vecchia Signora, al 39′ il momento decisivo per ripagare i bianconeri dei loro sforzi: Sturaro arriva come un razzo su una seconda palla e Oikonomou, preso in velocità, lo stende proprio sulla linea dell’area di rigore. Senza il minimo dubbio Mariani assegna il penalty. Dybala va sul dischetto e calcia benissimo, spiazzando il povero Mirante. Secondo errore madornale di Oikonomou, ma il suo incubo e quello del Bologna sono ancora lontani dalla fine. Il 2 a 0 però è un colpo molto pesante per il Bologna che di fatto si arrende con molto anticipo al verdetto. La Juve lo sa e non affonda ulteriormente il colpo, cercando invece di portare il doppio vantaggio al riposo. Il Bologna, come da copione, prova a reagire ma la sua manovra è confusa e disordinata. L’unico guizzo arriva dal solito imprescindibile Blerim Dzemaili: colpo di tacco dello svizzero ad eludere la marcatura di Rugani, e poi sinistro ad incrociare. Tiro però troppo debole e centrale per uno come Neto. Le squadre vanno negli spogliatoi. Nessuno dei due allenatori effettua cambi: la partita è già indirizzata sulla vittoria della Juventus.
Così la ripresa si dimostra nient’altro che una resa del Bfc. La bandiera bianca del Bologna consente di evitare una goleada davvero pesante, ma allo stesso tempo rende ancora più umiliante la sconfitta. La Juve potrebbe affondare il colpo da un momento all’altro senza la minima fatica. I rossoblù non hanno le forze per reagire e i due gol di scarto non appaiono nient’altro se non una sconfitta certa e già annunciata alla vigilia. Tutto ciò non fa per niente onore a Donadoni e ai suoi ragazzi. Nella seconda frazione di gioco l’unica nota da segnalare è il 3 a 0 di Higuain. Al 55′ l’ennesimo buco di Masina consente a Lichtsteiner di involarsi sulla fascia per poi crossare in mezzo, dove Oikonomou si dimentica totalmente di marcare Higuain. Per il Pipita è un gioco da ragazzi segnare la sua doppietta personale. L’umiliazione ora è fatta, non resta che aspettare il triplice fischio con la bandiera bianca in mano.
Sconfitta davvero amara. L’avversario era assolutamente superiore. Tuttavia si continua ad attendere un salto di qualità che invece non arriva mai. Ci si aspetta qualche cosa in più in ogni partita, e invece ad ogni bella prestazione seguono due o tre passi indietro. Il gioco non decolla mai, come ci si può aspettare da una squadra giovane, ma ciò che manca prima di tutto al Bologna è il carattere. Troppe volte in campionato i felsinei sono entrati senza piglio o già convinti di aver perso in partenza. L’uomo sotto accusa ovviamente è Roberto Donadoni. Il tecnico è assolutamente di spessore, ma quest’anno tante sue scelte non hanno convinto. Questa sera una è stata eclatante: perché schierare Oikonomou titolare, con il greco già con le valigie in mano? Chiaramente si vince e si perde come collettivo, ma è sempre il timoniere ad essere in discussione. Qualcosa va cambiato, a partire dal calciomercato, perché è ora di invertire marcia, senza ulteriori battute a vuoto. È ora di correre Bologna!

 

Fonte immagine di copertina: Ansa.it

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