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#JuventusBFC: nella mente dei mister – 7 gen

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Preparazione tattica alla partita e probabili formazioni

Sfida proibitiva quella che andrà in scena domenica sera alle ore 20:45 allo Juventus Stadium di Torino. I bianconeri, primi in classifica, con posizione consolidata dopo lo scontro diretto di qualche settimana fa vinto contro la Roma, arrivano da 9 vittorie su 9 in casa e in totale 42 punti sui 51 disponibili. Una vera e propria corazzata quella di Massimiliano Allegri, e per questo il compito dei rossoblù è quello di non passare come vittime sacrificali in quel di Torino e non essere calpestati malamente dalla vecchia signora: vediamo come.

Le possibilità di formazione per il mister toscano sono varie: dal 3-5-2, al 4-4-2 o 4-3-1-2, ma sembra proprio questa ultima disposizione quella che il Bologna si troverà ad affrontare. Viste le indisponibilità di Bonucci, Benatia, Alex Sandro, Lemina e Dani Alves, la formazione che vedremo domenica sarà presumibilmente questa:

Buffon, Lichtsteiner, Barzagli, Chiellini, Evra; Khedira, Marchisio, Sturaro (o Rincon); Pjanic, Dybala, Higuain. 

Sulla carta lo schieramento appena elencato rappresenta un 4-3-1-2, ma nella realtà nel corso della manovra juventina, Dybala si posizionerà più come trequartista che come seconda punta andando a formare una sorta di “albero di Natale” (4-3-2-1) di ancelottiana memoria, creando pericoli tra le linee di centrocampo e difesa al Bologna.

Punti forti: Solidità difensiva centrale, compattezza in mezzo al campo, capacità di inserimento dei centrocampisti, 1 contro 1 offensivo, elasticità e interpretazione delle situazioni di gioco, finalizzazione.

Punti deboli: Terzini non al meglio della condizione psico-fisica e Dybala ancora un’incognita dal punto di vista della condizione.

La squadra di Roberto Donadoni può e deve cercare di mettere in difficoltà i bianconeri, e presumibilmente lo farà con il solito 4-3-3 con questi probabili interpreti:

Mirante, Torosidis, Gastaldello, Maietta, Masina; Nagy, Viviani, Dzemaili; Rizzo, Destro, Krejci. 

Rizzo sembra che venga preferito ai suoi compagni di reparto per le sue caratteristiche di lettura della manovra avversaria. Con Luca in campo i rossoblù possono, in fase di non possesso, schierarsi con un 4-5-1 a copertura della difesa creando densità in mezzo al campo, e in fase offensiva con il 4-3-3, vero marchio di fabbrica di mister Donadoni.

Il vero pericolo, come detto in precedenza, arriverà sulla trequarti felsinea. In questo caso il lavoro dei tre mediani sarà fondamentale, e mai Viviani dovrà farsi infilare alle spalle dalle verticalizzazioni verso Dybala o Pjanic. Per evitare inferiorità numerica in quella zona di campo, i raddoppi dovranno effettuarsi con i tempi giusti e le uscite da parte dei due difensori centrali risulteranno decisive. Per quanto riguarda gli inserimenti delle due mezz’ali juventine, sarà importante un’attenzione costante dei due terzini, che dovranno effettuare diagonali puntuali e precise. E’ probabile che Destro debba compiere un lavoro difensivo molto importante, cercando di bloccare la vera fonte di gioco avversaria: Marchisio. 

Per quanto concerne la fase offensiva il Bologna dovrà affidarsi a episodi o a qualche situazione interessante che potrà venire a crearsi soprattutto sugli esterni. La catena di sinistra, cioè Masina e Krejci potrà mettere in forte difficoltà Lichtsteiner, non apparso al meglio contro il Milan in Supercoppa, e Destro, come nelle ultime partite sta eseguendo egregiamente, dovrà effettuare un lavoro di sponda molto impegnativo, per far salire la squadra e andando a creare spazi per gli inserimenti dei centrocampisti, il più indicato in questo caso è Dzemaili. 

Tutti questi discorsi valgono solo se il Bologna si presenterà allo Stadium con la mentalità giusta: cioè combattiva su ogni pallone e con la voglia di mettere in difficoltà una squadra che da anni domina in lungo e in largo il campionato. L’anno scorso Donadoni ci era riuscito ad imbrigliare la macchina perfetta di Allegri, fermando una striscia impressionante di vittorie. Non ci resta che aspettare domenica. 

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