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Bologna

L’altro spogliatoio 15/02/2013

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-Catania-

 

Un Bologna non giustiziere col Siena si prepara a fare visita alla squadra con la quale nel girone di andata ha vinto più largamente, il Catania di Maran.

Lo scorso settembre fu una partita abbastanza strana dato che il Bologna fu cinico come non mai, cancellando sul nascere ogni minima reazione catanese a suon di gol.

La formazione ai piedi dell’Etna è un po’ la squadra rivelazione del campionato.

Il tecnico è agli esordi in Serie A, ma si sta dimostrando molto capace e ben preparato, mentre Pulvirenti, grazie anche al precedente lavoro di Lo Monaco che si sta rivelando col tempo molto prezioso, ha allestito quel che si chiama “progetto”, termine del quale a Bologna non si conosce neanche il significato.

Il Catania da qualche partita si schiera anch’esso con un 4-2-3-1 composto dai seguenti undici.

Penserà a difendere i pali degli etnei l’argentino Andujar, portiere discreto che a volte si lascia andare commettendo errori grossolani.

Non quanto i portieri rossoblu comunque.

La linea difensiva a quattro sarà composta come di consueto da Alvarez, Legrottaglie, Spolli e Marchese.

Alvarez nasce difensore centrale, ma ha praticamente sempre giocato terzino destro.

E’ un esterno tutto sommato completo, discreto in entrambi le fasi di gioco.

Giocatore comunque dal cartellino facile; per cui va ripetutamente attaccato per indurlo a commettere falli che potrebbero costare caro all’intera formazione siciliana.

Legrottaglie e Spolli sono ambedue due centrali molto alti e fisici, dunque molto abili nel gioco aereo.

Andranno perciò attaccati soprattutto palla a terra e in velocità da giocatori come Diamanti, Gabbiadini e Konè.

Gilardino dovrà essere invece abile a giocare d’anticipo sui colpi di testa, perché altrimenti rischia di vedere ancora meno palle delle pochissime che già gli arrivano di solito.

Bisognerà anche prestare attenzione sui calci piazzati perché sia Spolli che Legrottaglie trovano spesso la via del gol svettando su di essi.

Marchese è invece un terzino che a me piace molto, dotato anche di un buonissimo tiro dalla distanza.

La coppia di mediani davanti alla difesa sarà come sempre composta da Almiron e Lodi, mix perfetto di geometrie, tecnica e grinta.

Conosciamo le abilità di Lodi sui calci piazzati, ma anche Almiron non esenta a inserirsi per rendersi pericoloso e anch’egli ha un buon tiro da fuori.

Sono veramente due centrocampisti che si completano benissimo a vicenda e che hanno trovato parecchio affiatamento, spero solo sul campo, tra loro.

Probabilmente Konè marcherà fisso Lodi con l’obiettivo di impedire a quest’ultimo una lucida e ragionata impostazione del gioco siciliano.

Il trio dietro a Bergessio sarà composto da Gomez, Barrientos e Castro.

I primi tre ormai li conosciamo molto bene dato che è qualche tempo che militano in Italia.

Vale la pena spendere due parole su El Pata, ossia Lucas Castro.

Arrivato nella colonia argentina ai piedi dell’Etna la scorsa estate, è un centrocampista molto forte fisicamente, che differisce maggiormente da Gomez e Barrientos proprio per la capacità di strappare la partita, col suo grande dinamismo.

Se vogliamo fare un parallelo in casa nostra, possiamo paragonarlo a Konè.

Ha quindi ottimi tempi d’inserimento e buona capacità di arrivare sul fondo per crossare.

La difesa del Bologna, che probabilmente, ritornerà a quattro, dovrà fare estrema attenzione sia a Bergessio, buon killer d’area, che al trittico dietro a quest’ultimo.

I tre trequartisti si scambieranno continuamente posizione tra loro per non dare punti di riferimento. Perez andrà probabilmente a prendere sempre colui che agirà da trequartista centrale, non marcando nessuno in particolare a uomo.

Khrin e gli esterni del Bologna, ossia i laterali del trio dietro a Gilardino e i terzini, dovranno indispensabilmente dare una mano.

Il Catania è una squadra veramente completa, affiatata e ben strutturata.

Fattori che dovrebbero risultare ovvi quando si ha un direttore sportivo capace nel suo ruolo e che non crea una squadra con lo scoppio del Big Bang.

E’ una partita molto difficile, che però potrebbe essere affrontata con estrema tranquillità dagli uomini di Maran vista l’agiata posizione di classifica.

Giocare con estrema tranquillità fa bene per certi versi, ma a volte contribuisce ad essere il giusto concentrati, facendp commettere errori banali.

Non avendo vinto col Siena, il Bologna è chiamato ancora una volta a stare sul pezzo per racimolare più punti possibili in chiave salvezza.

Sorprese da Pioli e ragazzi sono alquanto gradite.

Forza ragazzi e forza Bologna!

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