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L’altro spogliatoio: il Crotone di Serse Cosmi

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Il Bologna va a Crotone col vento in poppa. La vittoria netta contro la Sampdoria, ottenuta soffrendo il giusto, di fronte ad una squadra che ha provato a modificare il proprio atteggiamento per avere la meglio dei rossoblù è una spinta morale e tecnica da sfruttare, un’onda da cavalcare. L’occasione per ricevere la spinta dell’onda si presenta col Crotone, fanalino di coda, ma pur sempre scosso dal cambio di guida tecnica, dopo l’arrivo di Serse Cosmi al posto di Giovanni Stroppa.

SCOSSA E SOLITI PROBLEMI – L’arrivo del tecnico perugino ha dato senz’altro una scossa ai calabresi, che sotto la guida di Cosmi hanno ritrovato immediatamente i 3 punti, alla seconda partita con Cosmi in panchina, la prima per cui il tecnico ha avuto il tempo di lavorare con la squadra, essendo subentrato alla vigilia dell’ultimo turno infrasettimanale.
La scossa è stata sicuramente emotiva, più che tecnica. La squadra sembra più convinta dei propri mezzi, ma nonostante questo, il Crotone rimane una formazione fragile. Una fragilità testimoniata dai freddi numeri: 67 reti subite. La difesa più battuta del campionato, basti pensare che nelle ultime due partite, la vittoria con il Torino e la prestazione gagliarda con la Lazio terminata comunque con una sconfitta, i pitagorici hanno comunque subito 5 reti. Oltre ad una carenza tattica, e all’impostazione molto offensiva del 3-5-2 data da Stroppa, e parzialmente mantenuta da Cosmi, ci sono comunque diversi problemi tecnici evidenti. Le reti subite dal Crotone arrivano spesso da errori e distrazioni individuali.

 

LA FORZA OFFENSIVA – La forza offensiva del Crotone è comunque molto interessante. Dall’arrivo di Ounas e di Cosmi, il Crotone ha trovato spesso la via del gol. Il 4-2 col Torino e le due reti fatte all’Olimpico con la Lazio lo testimoniano. La formazione calabrese ha diverse armi nel proprio arco. Ounas, che ama partire largo, andando a creare degli interessanti 2 contro 1 sulle fasce, è una di queste. L’ex Cagliari è il grimaldello di Cosmi, grazie al suo movimento il Crotone allarga le difese avversarie, ma soprattutto è abile nel dribbling.
Gli esterni di centrocampo, solitamente Pereira e Reca, spingono efficacemente, questo crea apprensione nelle difese avversarie, che sono costrette a cedere spazi sulle fasce o al centro. Questo modo di attaccare con una punta che si allarga e con esterni propensi alla spinta offensiva e l’arrivo di Cosmi ha giovato alla formazione calabrese, ma in particolare al suo centravanti Nwankwo Simy, autore di 5 gol nelle tre partite della gestione Cosmi.
All’andata, un Crotone in grande difficoltà andò a Bologna e perse 1-0, permettendo alla squadra di Mihajlovic di porre fine alla lunga serie di partite con almeno un gol subito. Oggi, la musica sarà diversa e molto della prestazione del Bologna passerà dal lavoro della difesa e della fase difensiva della squadra di Mihajlovic.

 

 

 

 

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