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L’altro spogliatoio: l’Hellas Verona di Ivan Juric

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fonte immagine: Twitter ufficiale Hellas Verona FC


Ancora una volta il Bologna cerca la svolta della sua stagione. Al Dall’Ara arriva l’Hellas Verona di Ivan Juric, una delle squadre rivelazione di questa stagione. I gialloblù del tecnico croato stanno facendo addirittura meglio della scorsa stagione, nonostante una rosa rivoluzionata dal mercato estivo. Contro l’Hellas, Sinisa e ragazzi avranno bisogno di tutto il loro impegno per riuscire ad avere la meglio sulla squadra di Juric.

DIFESA – Uno dei punti di forza della squadra di Juric è la difesa. L’Hellas è infatti la miglior difesa del campionato con Napoli e Juventus. Sono sedici i gol subiti nelle 17 partite giocate (una in più, come noto di Juventus e Napoli, che devono ancora recuperare lo scontro diretto), una media poco sotto un gol subito a partita, che fa dunque del Verona una delle squadre più efficaci del campionato. Merito di un’impostazione difensiva collaudata. Nonostante siano cambiati ben due uomini rispetto alla stagione scorsa (Kumbulla partito in direzione Roma e Rrahmani ora al Napoli), i nuovi arrivi (Lovato, già all’Hellas da gennaio, Ceccherini, Magnani) stanno dando risposte soddisfacenti.
L’Hellas gioca infatti con un 3-4-2-1, molto corto, che permette ai difensori di tentare sempre l’anticipo sugli attaccanti avversari. Quando la squadra gialloblù non riesce a recuperare immediatamente il pallone o ad anticipare, coi difensori la risalita avversaria, ha la capacità e l’umiltà di abbassarsi e difendere con una linea a 5 in difesa, e a 4 centrocampo: i due esterni di centrocampo scalano nella posizione di terzini, mentre i due trequartisti a loro volta scalano a centrocampo.

ESTERNI E FASE OFFENSIVA – La fase offensiva dell’Hellas basa molto del suo gioco sulle ripartenze veloci. Gli uomini di Juric cercano la riconquista in due momenti diversi: il primo è il momento immediatamente successivo alla perdita del possesso, i due trequartista, di cui uno è solitamente Barak, uomo di corsa e forza fisica, Zaccagni, vero faro della manovra, i due mediani, gli esterni o l’attaccante, aggrediscono immediatamente il portatore di palla avversaria per recuperare il pallone il più velocemente possibile e cogliere la difesa avversaria in fase impreparata. Se la primissima pressione fallisce, la squadra di Juric retrocede, cercando di non disunirsi e allungarsi, per procedere con una difesa posizionale più accorta. Il recupero basso del pallone spesso serve all’Hellas anche per ripartire in contropiede proprio grazie alla forza propulsiva di alcuni suoi centrocampisti e degli esterni.

Nell’ultimo quarto di campo ad accendere la luce della manovra però è sempre Mattia Zaccagni (qui la sua scheda). Il numero 20 gialloblù, reinventato trequartista da Juric, svaria continuamente su tutto il fronte dell’attacco e ha colpi e visione di gioco per smarcare chiunque. Zaccagni è, come detto il vero faro della manovra, capace di illuminare e mandare in porta chiunque dei suoi compagni, o segnare lui stesso gol pazzeschi: lo Spezia ne sa qualcosa.
Non solo Zaccagni, anche la capacità di corsa di uomini come Barak, Tameze e Faraoni, ha messo in crisi molte difese. Inoltre, Juric, in questa stagione, ha finalmente messo in luce il talento di Federico Dimarco. L’esterno ex Inter è di certo tra i migliori piedi mancini del calcio italiano, ma ancora faticava a sbocciare, ora sembra arrivato il momento della sua maturazione e la sua connessione tecnica con Zaccagni sembra funzionare alla perfezione.

Sarà necessaria grande attenzione dal punto di vista tecnico per avere la meglio di questo Verona. Ma soprattutto grande applicazione tattica per ostruire il gioco sia centralmente, che sulle fasce, perché l’Hellas è in grado di fare male da entrambi i settori del campo.

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