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L’altro spogliatoio: la scheda tecnica del Napoli di Luciano Spalletti

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fonte immagine: Twitter ufficiale SSC Napoli


A una settimana di distanza dalla difficile sfida col Cagliari, amara sia per la situazione in cui si è giocata, che per l’epilogo finale, il Bologna torna in campo. Lo farà di fronte al ridotto (5 mila persone) del Dall’Ara e contro un Napoli che affronta l’ennesima difficile settimana in cui deve fare a meno di alcuni titolari fondamentali. Ma che squadra sarà quella di Luciano Spalletti questa sera?

MODULO – Il tecnico toscano non rinuncerà al 4-2-3-1, marchio di fabbrica di tutte le sue migliori esperienze in panchina e vestito più congeniale alla rosa di centrocampisti ed attaccanti di questo Napoli. La squadra da anni è comunque abituata ad alternare l’attuale modulo di gioco con il 4-3-3.

DIFESA – Nonostante l’assenza di Kalidou Koulibaly, il Napoli sta attraversando un periodo di buona forma in fase difensiva. La prova di Coppa Italia, in piena emergenza, e con la squadra in 9 nei supplementari non deve ingannare, la squadra di Spalletti difende in maniera ordinata e riesce ad arginare gli avversari con efficacia. I movimenti di reparto, aiutati da una cerniera di centrocampo sempre attenta, stanno colmando le lacune dei singoli come quelle di Ghoulam, sempre più lontano causa infortuni da quello visto sotto Maurizio Sarri, Juan Jesus e dell’inserimento in fase embrionale dell’inglese Tuanzebe. La squadra difende comunque bene sia l’ampiezza del campo, sia la profondità, mentre le marcature sono piuttosto larghe,e per questo potrebbe essere la partita adatta per vedere tornare al gol anche Marko Arnautovic.

CENTROCAMPO E ATTACCO – Senza Insigne infortunato (assenza a cui, come è noto, il Napoli dovrà fare l’abitudine da giugno), il Napoli perde fantasia in avanti. A centrocampo però dovrebbe rivedersi, dopo la presenza in Coppa, anche Fabian Ruiz lo spagnolo è stato egregiamente sostituito da Lobotka, tuttavia lo spagnoli ha decisamente più armi rispetto all’ex Celta Vigo sia in regia, avendo una visione di gioco più fantasiosa e verticale, sia quando si sgancia in avanti e può giungere alla conclusione in porta. È evidente però questi recuperi non possano cancellare la pesante assenza di Zambo Anguissa. Il camerunense è l’uomo che protegge in maniera più solida la difesa partenopea avendo nel suo bagaglio oltre che una grande intelligenza tattica, anche una fisicità fuori dal comune. Al suo posto agirà con ogni probabilità Diego Demme, instancabile motorino, ma decisamente meno presente fisicamente. Per quanto riguarda l’attacco, in avanti le assenze di Insigne e Osimhen tolgono fantasia, fisicità e capacità di finalizzazione agli azzurri. In compenso sull’esterno la squadra di Spalletti avrà più capacità di puntare la porta con giocatori più offensivi e meno rifinitori del capitano del Napoli. Attenzione però all’ottima vena realizzativa di Petagna e al redivivo Mertens che potrebbe trovare spazio insieme all’ex SPAL anche sin dall’inizio.

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