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L’altro spogliatoio: le soluzioni tattiche della Sampdoria di Dejan Stankovic

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Il Bologna va a Genova per ritrovare la vittoria. I rossoblù dovranno ancora fare i conti con le tante assenze e per questo Thiago Motta sarà costretto a reinventare una volta di più la formazione. Di fronte ci sarà la Sampdoria di Dejan Stankovic, che prova disperatamente a cambiare passo. Nelle ultime partite sono arrivati due pareggi, ma non basta per rimediare alla gravissima situazione di classifica.

MODULO. Dopo il mercato di gennaio, Stankovic ha ridisegnato la sua Sampdoria. Nelle ultime settimane, il tecnico serbo ha cercato di migliorare la fase difensiva blucerchiata rinforzando il reparto difensivo e aumentando la densità nella zona centrale in fase di non possesso. Così ha ideato un 3-4-1-2, che in fase di non possesso diventa un 5-4-1, grazie alle scalate di una delle punte, del trequartista e degli esterni. Il modulo ha permesso alla Sampdoria di limitare la forza d’urto offensiva dell’Inter, concedendo poche occasioni. 

ATTEGGIAMENTO. La formazione genovese aspetta le squadre avversarie col baricentro molto basso, stringendo le maglie difensive, fino ad avere 9 o 10 giocatori a protezione della porta di Audero. Una situazione che può creare non pochi grattacapi al Bologna, che contro una fase difensiva organizzata e “densa” come quella proposta dal Monza, la scorsa settimana, ha faticato non poco, soffrendo soprattutto l’assenza di un vero centravanti (assenza che per via dell’infortunio di Zirkzee e la squalifica di Arnautovic, si riproporrà anche oggi).

RIPARTENZA. Nonostante le difficoltà, la Samp possiede comunque le armi tecniche per fare male agli avversari. Nel 3-4-1-2 Stankovic ha la possibilità di schierare due punte dotate di buona tecnica come Gabbiadini e Lammers. Dietro di loro Filip Djuricic è il legante tra centrocampo e attacco. Ovviamente, il lavoro degli uomini più avanzati non è facile. La Sampdoria deve spesso risalire il campo, perché con un baricentro molto basso, il recupero del pallone avviene spesso ad almeno 50 metri dalla porta. Per questo il Bologna avrà il compito di costringere gli esterni della Samp a stare bassi sulla linea della difesa, per evitare che questi supportino le ripartenze. Inoltre, centrali rossoblù dovranno fare grande attenzione alla profondità. In una situazione, in cui la squadra blucerchiata si rifugerà sistematicamente nel lancio lungo e la ricerca verticale degli spazi in cui azionare il contropiede e la ricerca della seconda palla per prendere in controtempo,  sarà compito della difesa e della mediana tenere il Bologna corto e unito per stringere gli spazi intermedi dove possono ricevere gli uomini di qualità della Samp, e impedire di attaccare il campo alle spalle della linea difensiva.

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