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L’Empoli di Martusciello- 4 maggio

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PROSSIMI AVVERSARI DEL BOLOGNA FC 1909

EMPOLI

Dopo la roboante vittoria sull’Udinese, successo che in casa mancava dalla 29° giornata ( a farne le spese il Chievo), il Bologna farà visita all’Empoli, squadra in lotta per la salvezza e che attualmente occupa l’ultimo posto utile per la riconferma nella prossima Serie A 2017/18. La squadra toscana è 17° con 29 punti, in vantaggio di 4 lunghezze sul Crotone terzultimo (Pescara già retrocesso mentre il Palermo, nonostante il sorprendente successo di domenica scorsa, ha un netto ritardo), al “Castellani” – partita che contro il Bologna si disputerà Domenica 7 Maggio ore 15:00- i ragazzi di Martusciello hanno raccolto 4 vittorie, 4 pareggi e 9 sconfitte, ma il dato più preoccupante è la difficoltà nell’andare a segno, in totale solo 23 reti per gli azzurri, peggior attacco del campionato. Il georgiano Mchedlidze è il cannoniere della squadra con 6 centri, segue l’esperto Maccarone con 4 poi con 3 Pucciarelli e l’acquisto invernale El Kaddouri. L’Empoli in questa stagione ha sempre appoggiato la sua scelta tecnica, l’esordiente Martusciello,“uomo di casa”, anche nei momenti più complicati. L’allenatore campano ha messo le radici ad Empoli, squadra in cui ha militato anche da giocatore, con Spalletti allenatore, alla fine degli anni ’90 ricoprendo un ruolo importante nella scalata dalla Serie C sino alla sognata Serie A. La sua è stata una costante crescita, da vice in Primavera, collaboratore tecnico e poi ancora vice anche in Prima Squadra. Un forte legame con la società, lo staff dirigenziale, lo spogliatoio e la città, prima di lui Sarri e Giampaolo, lui dietro le quinte ma figura fondamentale. Martusciello è la scelta della continuità, quella di portare avanti gli stessi principi di gioco, la stessa idea di calcio improntata dai tecnici precedenti. Un tecnico metodico, perfezionista, che applica il 4-3-1-2 con costanza. In questo campionato in maglia Empoli l’elemento che si è messo maggiormente in evidenza è il portiere polacco Lukasz Skorupski (’91), sicuramente tra gli artefici più importanti di questa stagione che si avvia verso la storica terza salvezza consecutiva. Molti interventi decisivi, parate spesso miracolose e soprattutto ben quattro rigori parati: a Joao Pedro (Cagliari), Iago Falque (Torino), Mertens (Napoli), Suso (Milan), sul portiere di proprietà Roma, che non intende tornare per fare l’eventuale secondo, vi è il forte interesse di Torino e Napoli. Particolare il percorso dell’Empoli negli ultimi 4 impegni, capace di sorprendere, meritatamente, in trasferta due volte di fila a Firenze ( gara che Martusciello identifica come la migliore della stagione) nel derby e a San Siro in casa Milan portando a casa il bottino pieno mentre quando si attendono punti in casa con Pescara e Sassuolo invece ne arriva uno solo con gli adriatici e due prestazioni deludenti. Nelle due importanti e gloriose imprese fuori casa con Fiorentina e Milan è certamente emerso maggior determinazione rispetto al passato, potrebbe aver influito anche la rimonta del Crotone, probabilmente in casa Empoli si è fatto un esame di coscienza, accorgendosi di non essere più la squadra frizzante delle ultime stagioni e se non si ha la stessa qualità si deve sopperire con la quantità, con l’organizzazione, intensità e umiltà, per stare a livelli così importanti devi metterci altre caratteristiche, sfruttare altre armi. Nella vittoria di Firenze l’Empoli ha interpretato una gara eccezionale quanto a intensità, ha saputo mettere in difficoltà la compagine viola con il suo modo di giocare, ha saputo soffrire e colpire al momento giusto, punendo l’inconsistenza e la leziosità degli uomini di Paulo Sousa con le armi più consone, quelle dell’agonismo e del temperamento. Mentre nell’ultimo impegno casalingo contro il Sassuolo la squadra di Martusciello si è rivelata mediocre ed impaurita nel primo tempo, più viva e intraprendente nella ripresa. Un passo indietro complessivo, come prestazione generale ed anche da parte di diversi singoli che nelle ultime uscite avevano ben impressionato. E’ in mezzo al campo che l’Empoli ha sofferto di più con il promettente Diousse che ha faticato a fare filtro e poco ispirato, El Kaddouri non incisivo e un Tello deludente, l’assenza del poderoso attaccante georgiano Mchedlidze è sembrata pesare molto in avanti, dove la mancanza di un riferimento offensivo ha impedito all’Empoli di concretizzare alcune situazioni. Il migliore degli azzurri è stato a mio avviso Rade Krunic ( classe ’93, a mio giudizio tra i giocatori più interessanti della squadra azzurra, centrocampista di qualità con una struttura fisica importante, interpreta il ruolo di interno applicandosi in inserimenti e trovando sbocchi sugli esterni, ancora incostante ma potrebbe essere tra le future plusvalenze significative del club toscano), il bosniaco, con qualche accelerazione, ha creato le situazioni in attacco più pericolose dell’Empoli, una sola rete in questo campionato. In attacco sta giocando con regolarità l’ex Lanciano Mame Thiam (’92), arrivato durante il mercato invernale in prestito dalla Juventus dopo i primi mesi vissuti in Grecia nel Paok Salonicco, trovando la via della rete contro il Milan, dotato di un fisico importante -185 cm circa- attaccante versatile, capace di giocare da punta esterna, da laterale e da centrale, ideale per il gioco di Martusciello. Empoli quindi dai due volti, di certo il Bologna si troverà di fronte una squadra molto motivata, determinata, attenta e concentrata nel concedere il meno possibile, alla ricerca di punti pesanti per una salvezza che sarebbe ennesima impresa.

MARCO MAGLI

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