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L’identikit: Héber Araújo dos Santos – 23 Giu

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La carriera

Héber Araújo dos Santos nasce il 10 Agosto 1991 a Colorado do Oeste, comune nella Rondônia, uno stato dell’Ovest del Brasile. Sin da piccolo si appassiona al calcio, coltivando questo interesse nelle giovanili della Figueirense, formazione militante nella seconda lega brasiliana. Viene promosso in prima squadra nel 2011, senza far registrare numeri impressionanti nella sua prima stagione da professionista. L’anno successivo se ne aggiudica le prestazioni il Coimbra, club verdeoro di seconda divisione, che decide di non inserirlo nella rosa dei titolari, ma di lasciarlo a maturare ancora nella sua precedente squadra. Con la Figueirense rimane fino al 2013, trovando il campo solo in quattro occasioni, senza mai segnare. L’anno successivo cambia aria, trovando spazio tra le file del Clube Recreativo e Atlético Catalano, squadra della facente parte della terza lega brasiliana. Quest’esperienza gioverà ad Héber, che verrà schierato dieci volte, trovando la via del goal ben sette volte. La stagione positiva però non convince il Coimbra, che si accorda per il suo prestito prima con l’Avaì, poi con il Paysandu, due parentesi da dimenticare per il brasiliano. Ma l’occasione ghiotta arriva nel 2015: la squadra sudamericana si accorda per il trasferimento temporaneo con l’Alashkert, squadra del campionato armeno, in cui Héber segnerà venti reti in trentaquattro presenze. Le sue prestazioni lo fanno entrare nell’orbita dello Slaven Belupo, squadra croata che lo acquista a titolo definitivo dal Coimbra nel 2016. In Croazia sboccia definitivamente: dieci goal in trentadue presenze alla sua prima stagione, che gli valgono la chiamata del Rijeka, terzo club più titolato dello stato. Con la formazione croata mette insieme numeri ancora più importanti: in trentatre presenze, ben diciassette reti, assaggiando anche il dolce sapore delle coppe europee.

Caratteristiche fisiche e tecniche

Fisico longilineo, abbina 182 centimetri di altezza a 72 chili di peso, che lo rendono una punta centrale in grado di dare profondità alla manovra. Destro naturale, non disdegna l’uso del piede debole, con cui se la cava discretamente. Intelligenza calcistica sopra la media, sa quando giocare di prima e quando articolare la manovra. Atleticamente esplosivo, ha un’accelerazione bruciante ed una progressione notevole, in grado di scavare il solco in contropiede tra lui ed i diretti marcatori. Predilige la precisione alla potenza in fase realizzativa, negli ultimi 30 metri diventa decisivo anche come rifinitore, grazie ad una capacità di passaggio impressionante con il suo destro. Il suo modo di giocare è tipicamente sudamericano: danza con il pallone tra i piedi, predilige il gioco rapido e riesce ad addomesticare anche i palloni più ostici, merito di un ottimo controllo di palla.

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