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L’ottima partenza del Bologna Femminile e gli insegnamenti del passato

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Fonte immagine: Bolognafc.it

C’è un Bologna che in questo inizio stagione sta mostrando di aver imparato dai propri “errori”: è il Bologna Femminile.

Dopo che la prima stagione sotto l’insegna ufficiale del Bologna F.C. 1909 aveva dato risultati abbastanza inattesi, con un piazzamento un po’ imprevedibile a ridosso dei primi posti, si era deciso di affrontare la stagione 2021/22 senza troppi sconvolgimenti. Si era mantenuta la guida tecnica di Michelangelo Galasso, che aveva dato un’identità chiara alla squadra e fatto crescere in modo importante alcune giocatrici, e si era mantenuta l’ossatura della formazione, sebbene alcune giocatrici fossero cambiate.

 

Erano però rimasti aperti alcuni punti cruciali: l’attacco faticava a trovare la via del gol, soprattutto in assenza di Alice Magnusson, e la rosa mancava di centimetri e di forza fisica, oltre che di esperienza, vista la giovanissima età. E così era arrivata la salvezza a due giornate dalla fine, ma non certo il campionato che ci si aspettava di poter fare ad inizio anno.

Nella stagione da poco iniziata, il Bologna Femminile si è presentato con quattro vittorie e un pareggio nelle prime cinque partite, e assieme alla capolista Merano e alla Jesina, è una delle tre imbattute del Girone B della Serie C. Per il campionato 2022/23 è cambiata la guida tecnica, passata a Simone Bragantini, ma non possiamo dire che il suo predecessore avesse fatto poi così male. Senza mancare di rispetto a nessuno, diciamo che probabilmente l’impatto più importante probabilmente deriva da qualcos’altro. È cambiata la rosa.

Nell’ultima gara disputata, la vittoria per 4-2 a Lumezzane, contro quella che in quel momento era la capolista assieme al Merano con quattro partite vinte su quattro nell’undici titolare vi erano solamente due giocatrici della passata stagione. Attenzione, non è un modo per bocciare la vecchia rosa, ma è un dato che non può passare inosservato.

Ci sono stati numerosi arrivi in estate, che hanno portato quello che precedentemente mancava: soprattutto maggior fisicità ed esperienza. È innegabile che siano arrivate giocatrici di qualità, con maggiore esperienza, a volte anche di categoria superiore, alcune ancora davvero molto giovani. Giocatrici che comunque aiuteranno la crescita delle altre ragazze.

Come giustamente ha ripetuto anche pochi giorni fa il tecnico Bragantini, è presto per sapere come andrà la stagione e per sapere se il Bologna riuscirà a mantenere la testa del girone e lottare fino all’ultimo per essere promosso in Serie B, ma non è presto per poter dire che si è lavorato nella direzione corretta, sia a livello tecnico, che dirigenziale, non disperdendo quanto di buono fatto, mantenendo in rosa giovani giocatrici di livello, affiancandole con nuovi arrivi che hanno aumentato il valore della squadra.

Prendiamo il caso dell’attacco, e stavolta facciamo i nomi. Tra i nuovi innesti sono arrivate Valentina Colombo e Martina Gelmetti, la prima portava in dote venti reti, la seconda una trentina. Martina domenica ha calato una tripletta (quattro reti segnate da inizio stagione) confermandosi una giocatrice prolifica, mentre per ora Valentina è rimasta ancora a secco, ma ha già dimostrato più volte la propria utilità per la squadra non ultimo mostrando grande spirito di sacrificio nei momenti più critici. Ecco, nel calcio non è facile azzeccare tutte le scelte, ed è normale ci siano dei periodi negativi alternati a periodi positivi, ma quando si lavora nella corretta direzione, i risultati tendono sempre ad arrivare. Il Bologna Femminile ne è una prova.

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