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L’uomo della partita – Nicolàs Dominguez

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Bologna FC 1909

 

 

Nella pessima trasferta di Verona, a salvarsi sono soltanto il meraviglioso pubblico rossoblù, arrivato in massa per sostenere la squadra, ed il capitano di giornata, Nico Dominguez. 

Grande delusione quella di ieri sera per i ragazzi di Thiago Motta che, nella sfida probabilmente decisiva per continuare a credere nel sogno Europa, cadono in una delle peggiori sconfitte della stagione.

Che fosse una partita complicata e per nulla scontata lo si sapeva , visto il buon momento di forma e la disperata ricerca di punti salvezza dell’Hellas, ma che la squadra giocasse una partita così deludente anche no.
Il tridente d’attacco scelto per il primo tempo è stato ampiamente insufficiente, con tanti errori e zero pericolosità, il centrocampo non è riuscito a dare il consueto supporto in fase offensiva ed ha prodotto un possesso palla sterile e fine a se stesso e il reparto difensivo, portiere incluso, ha concesso troppo e sbagliato in diverse occasioni. 
Ecco che quindi arriva il risultato di 2-1, con protagonista l’ex di giornata Simone Verdi, autore di una doppietta. A nulla è servito il gol nel finale di Dominguez che, con una discreta partita ed il proprio secondo gol stagionale, si aggiudica il premio di Mvp di giornata.
Una partita sempre nel vivo del gioco quella dell’argentino, come testimoniano i numeri del suo match: 6 tiri totali di cui 4 nello specchio della porta, 5 dribbling riusciti, 86 passaggi su 93 completati, 5 palloni rubati e un gol.
Con la fascia di capitano al braccio, la partita di Nico è stata da vero leader, ma in giornate come quella di ieri c’era poco da fare.
Tante, troppe imprecisioni per un Bologna irriconoscibile, a tratti impotente di fronte a una squadra “modesta” come il Verona e, nonostante tutti gli elogi più che meritati di questi mesi, qualche responsabilità della brutta prestazione va anche a Thiago Motta.
Le partite di Aebischer, Barrow e Zirkzee sono da 5 in pagella e, aver tenuto in panchina Orsolini e un giocatore on fire come Sansone, forse non è stata la migliore delle scelte. 
Anche Ferguson non sta attraversando un gran momento ma per il mister lui è un’insostituibile, tanto da lasciare in panchina un giocatore in palla come Moro.
Insomma, tante scelte un po’ discutibili che hanno contribuito senz’altro al risultato finale, ma d’altronde fino ad ora il tecnico italo-brasiliano ha quasi sempre avuto ragione e risulta difficile gridare allo scandalo per alcune sue scelte.
Da questa partita il Bologna deve prendere di positivo la reazione finale e un Dominguez in ottime condizioni, nella speranza di tornare ad alti livelli nel prossimo impegno contro la Juventus.
La sfida contro i bianconeri sarà l’ultima chiamata per l’Europa ma, a prescindere da quello, si sa quanto questa piazza senta il confronto diretto con la squadra di Allegri. E questi tifosi meritano un’altra grande prestazione, dopo l’ennesima dimostrazione di affetto di ieri.
Più di 4000 bolognesi non hanno mai smesso di cantare per novanta minuti, riuscendo a farsi costantemente sentire anche in uno stadio caldo e pieno come il Bentegodi, qualsiasi fosse il risultato. 
Con una tifoseria del genere, è obbligatorio resettare questa partita e lavorare al massimo in vista del prossimo match, perchè che si tratti di Europa o no, una vittoria contro la Juve sarebbe il più bel regalo che Dominguez &Co. potrebbero fare a uno dei pubblici più belli d’Italia.
 
 
 

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