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La Bottega dei Talenti – Alessandro Tripaldelli

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Mentre il campionato continua a ritmo spedito, le società di Serie A scandagliano il mercato alla ricerca di profili utili a migliorare le proprie rose. Terminata, almeno al livello di bilancio la stagione 2019/20, da oggi le società possono guardare già alla stagione che verrà. Nonostante il mercato inizi ufficialmente a settembre, in questi due mesi che ci separano dalla prossima sessione ufficiale di contrattazioni, per ovviare a questa situazione eccezionale la Lega, in accordo con la FIGC, ha concesso alle società di depositare pre-accordi di compravendita in questi due mesi.

Il Bologna allora continua il proprio casting sul mercato. La difesa è sempre il reparto più interessato. Oltre al centrale di difesa e all’esterno destro, non è escluso che i rossoblù puntino anche a migliorare l’assortimento della fascia mancina difensiva. A questo proposito l’ultimo nome emerso dalle indiscrezioni di mercato è Alessandro Tripaldelli.

Alessandro nasce a Napoli il 9 febbraio 1999. Inizia a giocare a calcio in alcune squadre della città partenopea. I primi due anni li fa all’Ares Vomero dove viene portato dagli insegnanti di educazione fisica della sua stessa scuola.
Dopo due anni nella scuola calcio del quartiere napoletano, si trasferisce alla Damiano Promotion. Qui viene collocato sull’esterno sinistro, settore del campo che non lascerà più. Le sue prestazioni sono eccellenti, tanto che viene osservato dalle big Juve, Milan, Inter e Napoli.
Tuttavia nel 2012, a 13 anni, è la Juventus a spuntarla sulla concorrenza e si assicura l’esterno sinistro napoletano.
Con la Juventus fa tutta la trafila delle giovanili. Arrivato in Primavera, viene fatto prima esordire da Fabio Grosso nella stagione 16/17, anche in Youth League. L’anno successivo con Alessandro Dal Canto sulla panchina della Primavera bianconera diventa titolare inamovibile, totalizzando 33 presenze in tutte le competizioni, condite da 6 assist.

Nell’estate 2018, la Juventus non potendo garantirgli minutaggio tra i professionisti né in prima squadra, né in under23, lo cede al Sassuolo per 1,5 milioni. I neroverdi tuttavia hanno già selezionato i loro titolari sulla fascia sinistra e decidono di comune accordo col calciatore di lasciarlo andare in prestito. La scelta ricade sul PEC Zwolle, squadra olandese nella quale milita già Gianluca Scamacca, sempre in prestito dal Sassuolo. Così come il centravanti, amico e compagno di Nazionale, Tripaldelli raccoglie pochissimi minuti in Olanda e a gennaio torna in Italia. Contrariamente al centravanti, Tripaldelli non rimane a Sassuolo, ma si trasferisce ancora in prestito. Questa volta al Crotone. I calabresi non navigano in ottime acque e l’inesperienza di Tripaldelli lo condanna a collezionare sole 3 presenze con la maglia rossoblù.

In estate il rientro e la permanenza al Sassuolo fanno ben sperare per il terzino, il quale tuttavia non trova spazio nell’11 di Roberto De Zerbi. Ad oggi l’ex Juventus ha collezionato due presenze in campionato, e una in Coppa Italia. In particolare, va sottolineato che esordisce in Serie A lo scorso 28 settembre, durante la partita contro l’Atalanta, persa dal Sassuolo per 1-4.

In Nazionale, Tripaldelli viene spesso convocato. Inizia presto con l’Under16 azzurra, passa per l’under 17 e l’under 18. Con l’under 19 gioca, da titolare, anche l’Europeo di categoria, nell’estate 2018, concluso dagli azzurrini al secondo posto. Nel 2019 è parte della spedizione dell’under20 al Mondiale di categoria in Polonia. Qui è titolare inamovibile, tanto che il CT della selezione azzurra, pur di schierarlo titolare sulla fascia sinistra, sposta Luca Pellegrini, quotato compagno di squadra, nel ruolo di interno di centrocampo.
A settembre del 2019, lo stesso Nicolato, lo chiamerà e lo farà esordire anche nell’Under21.

183 x 77 kg, Tripaldelli ha un fisico asciutto e ben strutturato fisicamente. Ha ottime doti velocistiche sia sul lungo che sul breve ed è dotato sia di fisicità che di agilità. Doti queste che ne fanno un terzino di notevoli capacità coordinative e di resistenza.

Mancino naturale, Alessandro è dotato di una discreta tecnica individuale, che gli permette di essere un esterno di sicura affidabilità e buona qualità. La discreta tecnica gli conferisce anche buone capacità nel dribbling, che unite alla sua notevole velocità fanno di lui un esterno piuttosto offensive.

Insieme alle qualità tecniche coniuga anche buone capacità balistiche, ovviamente col suo piede mancino. È infatti dotato di una buona abilità nel crossare e dunque nel servire assist invitanti ai suoi compagni attaccanti.
Per tutti questi motivi, è riconosciuto per il suo talento offensivo. Le sue doti in fase di spinta fanno di lui al momento un ottimo esterno a tutta fascia, che ha bisogno di una difesa a 3 alle spalle per essere più libero di esprimere tutta il suo talento offensivo.

Alessandro ama crossare e arrivare sul fondo per eseguire questi cross nella maniera più pericolosa possibile. Di fatto risulta essere un esterno molto offensivo, pur non avendo la tecnica e il dribbling per essere schierato esterno alto.

Queste caratteristiche inevitabilmente si incrociano con una notevole svagatezza difensiva. In non possesso il rendimento dell’esterno napoletano è sicuramente più deficitario della sua fase offensiva. Non attento nelle coperture e nelle diagonali, Tripaldelli è decisamente più a suo agio, quando è consapevole di essere coperto da un difensore alle sue spalle.

I margini di miglioramento sono evidenti e possibili soprattutto nella fase di copertura. Un attento lavoro di un tecnico capace come Sinisa Mihajlovic, e qualche suggerimento da ex difensore, anche esterno, potrebbero portare Tripaldelli a diventare una grande risorsa per il Bologna.
Tripaldelli, la cui valutazione è al momento ancora sconosciuta, è costato tuttavia solo un milione e mezzo al Sassuolo, e dunque oggi è sicuramente prelevabile per una cifra vantaggiosa.

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