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La Bottega dei Talenti – Danilo dos Santos de Oliveira

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È finita poche settimane fa la Copa Libertadores. Il Palmeiras, Campione del Sudamerica, ha giocato nelle scorse settimane anche il Mondiale per Club, terminando con un deludente quarto posto. Tuttavia, la squadra di San Paolo ha mostrato nel percorso che negli ultimi mesi l’ha portata al trionfo continentale di essere una squadra organizzatissima, grazie ad un mix di giovani e meno giovani, sorprese e veterani.

Tra questi uno dei protagonisti in maggior evidenza anche nella finale contro il Santos è senz’altro il mediano Danilo. Sulla bocca di tutti ormai da giorni, Danilo è sicuramente il talento più interessante di questo Palmeiras che nelle sue fila può contare anche su veterani come Luiz Adriano e il capitano Felipe Melo.

Danilo dos Santos de Oliveira, semplicemente noto come Danilo, è nato il 29 aprile 2001 a Bahia, precisamente nel quartiere di Alto do Cabrito di Salvador.

Figlio di un tifosissimo del Bahia, Danilo entra tramite un provino nel settore giovanile del Tricolor. All’epoca Danilo aveva solo 8 anni, e aveva giocato fino ad allora solo nella squadra amatoriale dell’Olimpia SC. Il padre, per farlo accedere al provino, dichiarò che il figlio aveva 9 anni. Nonostante la differenza d’età col resto dei partecipanti al provino Danilo impressionò gli osservatori del club che lo presero immediatamente sorvolando sulla reale età del bambino.

Nel 2016, a 15 anni, dopo vari cambi di gestione della dirigenza del Bahia, Danilo viene “tagliato” dalla squadra di cui lui e suo padre erano tifosissimi. Una delusione per loro inspiegabile, visto il talento del giovane calciatore. Per quasi un anno Danilo è rimasto dunque senza squadra, e ha continuato ad allenarsi in solitaria.
Nel 2016, il padre di Danilo decide di riportare il figlio nella società locale dell’Istituto Manesses, società dove Danilo aveva già giocato da bambino.
In attesa di firmare con lo stesso Istituto Manesses un contratto professionistico al compimento dei 16 anni, Danilo riceve nel 2017 la proposta del Palmeiras e firma subito appunto il primo contratto da professionista.

Da quel momento inizia per Danilo un grande percorso, che lo porterà negli anni successivi a diventare immediatamente un elemento importante del Palmeiras. Dopo due anni nelle giovanili del Verdao, Danilo esordisce il 6 settembre 2020, sotto la gestione di Vanderlei Luxemburgo. Con l’arrivo di Abel Ferreira e l’infortunio di Felipe Melo, Danilo diventa titolare fisso ed è protagonista dell’intero percorso nella Libertadores poi vinta dal Palmeiras il 30 gennaio scorso.
Nelle 11 presenze in Libertadores colleziona anche una rete e due assist.

La giovane età e una carriera a livello giovanile piuttosto travagliata e poco costante non gli ha mai permesso di entrare nelle convocazioni di alcuna selezione giovanile della Seleçao.

177cm, peso non noto. Danilo è un normotipo, con una struttura muscolare non particolarmente sviluppata. Da questo punto di vista Danilo ha ampi margini di miglioramento, in vista soprattutto di un miglioramento delle sue già notevoli abilità nel contrasto.
Pur non avendo una grande velocità sul breve, è in possesso di agilità e potenza negli arti inferiori, qualità fisiche che gli permettono di essere molto efficace anche quando in possesso del pallone affronta direttamente gli avversari.

Mancino naturale, è dotato di una buona tecnica di base, con la quale gestisce con grande serenità ogni pallone che passa per i suoi piedi.
Nato trequartista è stato prima reinventato mezzala, e poi mediano in una cerniera di centrocampo a 2, ruolo nel quale Danilo sembra trovarsi totalmente a suo agio.
Danilo interpreta la posizione di mediano in maniera totale. Il giovane brasiliano è dotato di un’ottima visione di gioco, con la quale gestisce il pallone con pochissimi tocchi o di prima intenzione, sia in verticale, che in orizzontale, senza mai prendersi troppi rischi ma trovando importanti giocate da regista puro.

Nonostante la posizione ricoperta, Danilo non rinuncia a proiettarsi in avanti. Le sue percussioni offensive sono davvero molto interessanti, il centrocampista di Bahia infatti è abile a inserirsi palla al piede, che senza palla avendo ottimi tempi di inserimento. Qualità che derivano senz’altro dall’ottima conoscenza e visione del gioco che mette in mostra anche quando deve gestire i tempi di gioco della sua squadra.

In non possesso è anche un grande recuperatore di palloni. Una caratteristica molto importante nella posizione di campo occupata. Danilo infatti ha ottime doti in fase di contrasto, doti che gli permettono di recuperare tanti palloni. Inoltre, la sua intelligenza tattica gli permette di lavorare molto bene sulle linee di passaggio avversarie, intercettando tanti palloni, senza andare allo scontro fisico con gli avversari.

Danilo ha comunque grandi margini di miglioramento. Innanzitutto, dal punto di vista fisico: la struttura muscolare può essere ulteriormente sviluppata per avere una maggiore resa anche nel gioco aereo, fondamentale in cui ancora fatica, anche a causa di una crescita probabilmente non ancora completata, visti i soli 19 anni.

In Europa potrebbe completare in maniera rapida ed efficace la sua crescita. Un passaggio oltreoceano non è da escludere nella prossima sessione estiva, vista la crescita continua ed esponenziale degli ultimi mesi.
Se transfermarkt gli attribuisce un valore di 8 milioni di euro, il Palmeiras sembra ne chieda il doppio per lasciarlo partire. Una cifra intorno ai 15 milioni di euro sarebbe dunque un prezzo equo e ragionevole e accessibile per tanti club.

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