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La Bottega dei Talenti – Giovanni Simeone

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fonte immagine: mediagol.it


Tra i profili per l’attacco valutati dal Bologna, c’è quello di Giovanni Simeone. L’attaccante, figlio d’arte, è in forza al Cagliari dall’inizio di questa stagione. Difficile immaginare che il Cagliari possa privarsene a cuor leggere, considerato anche il rendimento che il figlio del Cholo sta avendo dopo lo stop del campionato: 4 gol in 5 partite, di cui l’ultimo proprio contro il Bologna la scorsa settimana.

Conosciamolo nel dettaglio.

Giovanni Pablo Simeone Baldini nasce a Madrid il 5 luglio 1995. Detto Cholito, per via del soprannome del padre, El Cholo Diego Simeone calciatore in Italia con le maglie di Pisa, Inter e Lazio tra gli anni ’90 e 2000, è nato in Spagna durante la permanenza del padre all’Atletico Madrid, di cui oggi è allenatore.

Giovanni e la sua famiglia seguono Diego in tutte le tappe della carriera. Nel 2008 a 13 anni, dopo il ritiro del padre e la successiva esperienza sulla panchina del River Plate, Giovanni entra nel settore giovanile de Las Gallinas.
Col River fa tutta la trafila delle squadre giovanili, arrivando fino in prima squadra. Nel 2011, a 16 anni, firma il suo primo contratto da professionista con il River. Debutta due anni più tardi, il 4 agosto 2013 in una sconfitta dei Millionarios, 1-0, contro il Gimnasia La Plata. Dopo il debutto arrivano in rapida successione il rinnovo con La Banda e il primo gol da professionista. I tanti spezzoni di partita e i pochi gol spingono lui e il River ad accettare un prestito al Banfield perché il Cholito completi la sua formazione calcistica.

La scelta di rimanere in Argentina, piuttosto che accettare subito le sirene europee ed in particolare italiane, tra cui proprio il Cagliari, si rivela vincente. Rimane un anno al Banfield, tra il 2015 e il 2016. Nell’arco di due campionati segna 12 reti in 34 presenze.

Nell’estate 2016 lo preleva il Genoa per 3 milioni euro. La stagione d’esordio in Seriea con i rossoblù è sorprendente. In 35 presenze segna 12 reti, più un gol in Coppa Italia nell’unica presenza. La doppia cifra in Serie A nella stagione 16/17 gli vale la chiamata della Fiorentina, che su di lui ripone le speranze del post-Kalinic. Simeone viene pagato 20 milioni dai Viola, con cui nella stagione 17/18 segna ben 14 reti migliorando il suo precedente record personale. Nonostante una prima stagione trionfale, l’anno successivo Simeone va in grande difficoltà, la poca freddezza sotto porta lo portano ad una stagione con più ombre che luci, non va in doppia cifra, e la Fiorentina decide di cederlo. A fine agosto è il Cagliari ad assicurarsi le prestazioni dell’attaccante argentino in prestito con obbligo di riscatto fissato a 16 milioni.
In rossoblù, come a Genova, rinasce e nel corso di questa lunga stagione segna 10 reti in 28 presenze, risultando uno dei migliori della stagione del Cagliari.

Con la maglia della Nazionale Argentina si distingue da subito in under20, dove in 13 presenze segna 11 reti, vincendo anche il Campionato Sudamericano Sub-20 nel 2015. Nel 2016 è parte della spedizione olimpica albiceleste per i Giochi Olimpici di Rio. Nel 2018 bagna con un gol il debutto con la Nazionale, guidata dal CT Scaloni, nella vittoria 3-0 sul Guatemala. In totale, con la Nazionale ha giocato 5 volte segnando appunto un solo gol.

181 cm x 81 kg, il Cholito è un attaccante molto forte fisicamente, dotato di buona coordinazione e di una discreta velocità. Non è particolarmente agile, difetto che gli impedisce di essere efficace nel dribbling.

Destro naturale, è dotato di una buona tecnica individuale, tuttavia perde il controllo del pallone in maniera troppo semplicemente a causa di un primo controllo spesso impreciso. In area di rigore è molto rapido nel puntare la porta e tirare facendo talvolta centro.
Spesso per eccesso di confidenza o poca lucidità gli capita di sbagliare occasioni da rete molto semplici.

Simeone è particolarmente abile a giocare sul filo del fuorigioco e attaccare la profondità, lavorando efficacemente sulla linea del fuorigioco. Inoltre, è dotato di quella grinta tipica dei centrocampisti d’interdizione, dote senz’altro ereditata dal padre. Quest’ultima qualità da una parte fa di Simeone un perfetto partner per un centravanti, ma anche per una seconda punta, come gli capita a Cagliari, accanto a Joao Pedro. Non solo, ma si può considerare il primo difensore della propria squadra, infatti molto spesso lo si nota rincorrere a perdifiato gli avversari, tanto da finire spesso in debito d’ossigeno diversi minuti prima del 90’.

Nonostante sia considerato un centravanti d’area di rigore, Simeone manca di capacità aeree, sono pochi infatti i gol segnati di testa di Serie A, e di questi la maggior parte risultano essere perlopiù appoggi in rete, smarcato.

Sotto la guida di Mihajlovic, Simeone potrebbe imparare a gestire quelle energie che gli permetterebbero di essere lucido per tutto l’arco dei 90’, senza che l’estrema generosità lo porti a mancare occasioni piuttosto facili.

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