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La Bottega dei Talenti – Mattia Zaccagni

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fonte immagine: fantamagazine.com


La girandola dei nomi che ruotano attorno al Bologna per la prossima stagione non si ferma. Per la questione esterno destro di difesa i giochi sembrano fatti con l’arrivo sotto “Le Due Torri” di un fedelissimo di Mihajlovic come Lorenzo De Silvestri. Ancora in altomare la scelta del o dei nuovi difensori centrali e del nuovo centravanti di scorta.

C’è però da rinforzare anche un altro reparto nel Bologna versione 20/21, il centrocampo. Il reparto della mediana, causa qualche infortunio di troppo, ha avuto periodo nei quali sono mancati i ricambi. Un tassello importante potrebbe essere un profilo che abbia nelle sue corde di giocare nella posizione ibrida al momento ricoperta da Roberto Soriano, quale titolare fisso, e a turno dai vari Dominguez e Svanberg. Questo profilo in Serie A pare essere stato individuato in Mattia Zaccagni, centrocampista in forza attualmente all’Hellas Verona.

Ma chi è Mattia Zaccagni?

Nato a Cesena, il 16 giugno 1995, Zaccagni è in realtà originario di Bellaria-Igea Marina, cittadina che affaccia sul mar Adriatico in provincia di Rimini. Proprio nella squadra della sua città, Zaccagni muove i primi passi. Il Bellaria Igea Marina lo porta fino al professionismo. Esordisce in Lega Pro Seconda Divisione nel 2012. Nell’estate dello stesso anno passa all’Hellas Verona, in prestito. Con i gialloblù gioca nelle giovanili e a fine stagione viene prima riscattato e poi girato in prestito al Venezia in Lega Pro. Con la maglia del Venezia disputa un ottimo campionato, ritagliandosi un posto nella formazione titolare e segnando la prima rete da professionista.

All’inizio della stagione 2015 è parte integrante della rosa per il ritiro del Verona. Mandorlini lo aggrega alla squadra e lo fa anche esordire in Serie A, a inizio stagione. A gennaio 2016 però i gialloblù decidono di darlo in prestito ancora in C, al Cittadella. Con i granata partecipa attivamente alla promozione in B, collezionando 12 presenze.

Nella stagione successiva il Verona lo riporta alla base. Zaccagni è tra i titolari della squadra che riporta in A il Verona, giocando 26 partite e segnando anche due reti. La stagione in Serie A, agli ordini di Fabio Pecchia termina presto, Mattia è sfortunato e si infortuna gravemente al legamento crociato del ginocchio chiudendo in anticipo la sua stagione.
Il 2018/19 è l’anno della definitiva consacrazione tra i titolari del Verona. Nonostante la stagione difficile degli scaligeri, Zaccagni è titolare nel centrocampo dell’Hellas, scende in campo 31 volte compresi i vittoriosi playoff, che riportano subito il Verona in A.

In questa stagione, sotto la guida di Juric, Zaccagni sta brillando insieme a tutta la squadra. Alcune modifiche alla sua posizione in campo attuate dal tecnico croato lo hanno aiutato a sfruttare meglio le sue caratteristiche e finora ha collezionato 29 presenze e 2 reti, ma soprattutto 8 assist.

177 cm x 65kg, Zaccagni si può definire un brevilineo, con una struttura muscolare molto compatta e ben sviluppata. È infatti molto difficile spostarlo quando ha la possibilità di usare la potenza dei suoi arti inferiori. Ha una buona rapidità sul breve e un’ottima velocità sul lungo, caratteristica sui generis per un brevilineo.

Destro naturale, dotato di una buona tecnica individuale di base. Zaccagni ha un ottimo controllo di palla, che gli permette di essere efficace in progressione palla al piede. È inoltre dotato di ottime capacità balistiche. Infatti, possiede un tiro dalla distanza potente e preciso ed è particolarmente abile nei cross.

Ha giocato in diverse posizioni, inizialmente considerato una mezzala, ha svolto egregiamente anche il ruolo di regista davanti alla difesa, il trequartista e all’occorrenza ha ricoperto anche la posizione di seconda punta.
Abile nel tiro e nel cross, con Juric in questa stagione ha consolidato la propria posizione in campo come trequartista. Sotto la guida del tecnico croato ha giocato insieme ad un altro uomo tra le linee, dietro una prima punta, centravanti fisico come Di Carmine. In altre occasioni, invece è stato schierato insieme a Verre, come riferimento offensivo senza alcuna punta di ruolo davanti a loro.
Questa situazione tattica ne ha esaltato le doti tecniche, le doti atletiche e la visione di gioco. Zaccagni infatti in questa posizione non di rado si trova a poter puntare la porta avversaria con tanto spazio davanti, sfruttando la sua velocità in progressione palla al piede.

Nella posizione di trequartista tra le linee svaria in maniera intelligente, prediligendo soprattutto la zona sinistra del campo dalla quale può far partire cross tesi sul secondo palo, i quali hanno fruttato anche diversi gol, come testimonia il numero di assist e parecchie palle filtranti seguendo le tracce interne degli inserimenti dei compagni.

Potrebbe sfruttare meglio le sue doti al tiro, incrementando il numero di inserimenti. Infatti, Zaccagni tende ad essere l’uomo che rifinisce e non quello che finalizza, pur avendo in dote un calcio col piede destro piuttosto importante.
Tra i difetti del calciatore dell’Hellas c’è sicuramente la capacità di scegliere la giocata giusta, soprattutto nel momento in cui, in ripartenza, i compagni gli danno la possibilità di avere diverse scelte. Inoltre, Zaccagni, nonostante la già importante esperienza, deve ancora acquisire un certo grado di fiducia nei propri mezzi, anche fisici e imparare a sfruttarli per diventare un giocatore completo che possa essere più importante in fase di non possesso.

Al momento ha un contratto con l’Hellas Verona in scadenza nel 2022, la sua valutazione secondo il sito transfermarkt.it si aggira tra i 5 e i 6 milioni, ma i veneti potrebbero chiedere anche 10 milioni per un suo eventuale trasferimento. Zaccagni rappresenta per età, costi, esperienza maturata e caratteristiche un profilo ideale per il Bologna e per essere una valida alternativa, se non un titolare di questo Bologna targato Mihajlovic.

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