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La Bottega dei Talenti – Riccardo Calafiori

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fonte immagine: Twitter ufficiale AS Roma

Il Bologna ha ormai scandagliato quasi tutto il mercato degli esterni bassi mancini. L’ultima ipotesi in ordine di tempo, dopo Josh Doig, Aleksa Terzic, Toni Lato, Georgios Kyriakopoulos e Oleg Reabciuk, è quella che risponde al nome di Riccardo Calafiori, 20enne esterno mancino di scuola Roma, attualmente in forza al Basilea.

Chi è Riccardo Calafiori? Scopriamolo.

Riccardo Calafiori nasce a Roma, il 19 maggio 2002. Comincia a giocare a calcio nella piccola e antica società del Petriana Calcio, Scuola Calcio fondata nel 1926 e ubicata tra il quartiere Aurelio e la Città del Vaticano.
Nel 2011 passa nelle giovanili della Roma e da lì non esce più, compiendo tutta la trafila del Settore Giovanile giallorosso.
Nel percorso con le formazioni giovanili giallorosse, nella stagione 2017/18, vince due trofei: il campionato under 17 e la Supercoppa Italiana di categoria.

Dopo aver firmato il suo primo contratto da professionista, durante la gara di Youth League contro il Viktoria Plzen all’inizio della stagione 18/19 subisce un grave infortunio al ginocchio sinistro nel quale si lesiona tutti i legamenti crociati, i menischi e la capsula articolare. Un problema fisico molto grave che ha rischiato di minarne la carriera irrimediabilmente.
Dopo aver saltato anche i primi mesi della stagione 19/20, ritrova finalmente il campo e gioca 16 partite nella Primavera, prima di trovare anche il debutto in prima squadra, grazie a Paulo Fonseca che decide di schierarlo titolare all’ultima giornata di campionato con la Juventus. Partita nella quale la Roma vince 1-3 e Riccardo trova anche il primo assist da professionista.

Nella stagione successiva, pur essendo parte della rosa della prima squadra, viene tormentato da diversi problemi fisici e salta molte partite. Trova però l’esordio in Europa League, competizione nella quale gioca 5 partite e trova anche il primo gol da professionista. A queste presenze europee, si aggiungono anche 3 presenze in Serie A.

L’arrivo di Mourinho, che una decina di anni prima aveva lanciato a sorpresa il giovane Santon proveniente dal vivaio dell’Inter, sembra favorire Calafiori, che complice l’assenza di Spinazzola trova qualche minuto con il portoghese. Tuttavia, dopo 9 presenze tra Serie A e Conference League nella prima parte della stagione, viene spedito in prestito al Genoa che lotta per non retrocedere. Con i liguri gioca invece anche meno che con la Roma, finendo presto ai margini della rosa.

Rientrato in estate a Roma, i giallorossi decidono di monetizzare dal cartellino del calciatore che si trasferisce al Basilea, in Svizzera, per un milione di euro più il 40% della percentuale sulla futura vendita.

In questa stagione, dopo aver rimediato un problema muscolare, diventa subito un titolare della formazione di Alexander Frei, collezionando 11 presenze tra campionato e Conference, tutte da titolare.

Ha fatto tutta la trafila giovanile anche nelle rappresentative della Nazionale Italiana. Prima 4 presenze con l’under 15. Successivamente, in 6 presenze con l’under 16 segna anche il suo primo gol azzurro. Nel 2018 gioca tre volte con la rappresentativa under 17, con cui segna un’altra rete. Salta il passaggio dall’under 18 e passa direttamente all’under 19 con cui gioca appena due volte timbrando un assist. Nel marzo 2022, il CT dell’under 20 Bollini lo chiama e lo fa giocare due volte anche lì. Mentre nel settembre dello stesso anno, Paolo Nicola, CT dell’under 21 gli concede l’esordio e il bis anche con la maggiore delle rappresentative azzurre giovanili.

188 cm x 86 kg, struttura longilinea, fisico asciutto con una struttura muscolare importante soprattutto negli arti superiori.  Inoltre, è dotato di lunghe leve negli arti inferiori, con fasci muscolari lunghi e affusolati. Tra il 2019 e il 2022 è cresciuto molto fisicamente, diventando più robusto e rinforzando soprattutto gli arti superiori essendo già dotato di spalle larghe e una statura importante. Forte nei contrasti fisici e anche nel gioco aereo. Nonostante l’altezza, grazie al fisico asciutto e ad una lunghissima falcata, Riccardo è dotato anche di buona rapidità nello stretto, nonché un’importante velocità sul lungo. È dotato di una corsa con postura a schiena dritta e piuttosto elegante nell’incedere.

Sinistro naturale, è dotato di una buona tecnica individuale, con la quale conduce ordinatamente il pallone. Nonostante abbia nel piede mancino il suo piede naturale, usa molto bene anche il piede destro.
Terzino sinistro potente, veloce, dinamico e dotato di grandi capacità aerobiche, ama percorrere la fascia avanti e indietro per tutta la partita. Abilità che gli permette non solo di fare il terzino a quattro, ma anche l’esterno di centrocampo a tutta fascia.

Grazie alla sua tecnica individuale e l’utilizzo di entrambi i piedi, è in grado anche di puntare l’avversario e saltarlo, sia sul lungo grazie alla sua velocità e alla sua forza fisica, che anche grazie alle sue doti tecniche coniugate ad un buona rapidità di gambe.

Calafiori ama aggredire lo spazio a sua disposizione, gioca bene in appoggio ai compagni, sapendo chiudere uno-due e triangolazioni che lo portano facilmente ad arrivare sul fondo. Grazie al suo piede mancino educato sa crossare anche bene anche dalla trequarti.
Ha mostrato solo in piccola parte quello che sa fare col suo piede mancino. Il primo gol da professionista, infatti, è arrivato con un suo potente tiro di sinistro, di prima intenzione, dalla distanza, con una perfetta coordinazione, che si è insaccato all’incrocio dei pali.

Ordinato tecnicamente e forte fisicamente, Calafiori è bravo anche a giocare in impostazione bassa e supporta la manovra in maniera diligente, pur non avendo grandi doti dal punto di vista della visione di gioco.

Dal punto di vista tattico della fase di non possesso, Riccardo è dotato già di ottime abilità nella lettura del gioco avversario. Tuttavia, questa sua innata dote è sicuramente migliorabile. Grazie alla sua forza fisica e alla rapidità sul breve, Calafiori è bravo e reattivo anche nell’uno contro uno. Deve però imparare ad utilizzare la propria fisicità nella maniera giusta.

Il terzino scuola Roma, in passato, grazie alle sue capacità in non possesso si è disimpegnato discretamente anche nel ruolo di braccetto mancino difensivo di una linea a tre.

Ha ancora grandi margini di miglioramento, sia nel decision making offensivo che in quello difensivo. Inoltre, può migliorare in maniera importante anche dal punto di vista dell’attenzione: spesso ama specchiarsi e fidandosi eccessivamente delle sue doti tecniche, complicandosi spesso la vita.

Difficile quantificare oggi la valutazione che fa di lui il Basilea, visto che l’ammontare della cessione dovrà essere poi spartito con la Roma che ha diritto, come detto, al 40% del totale della futura rivendita.

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