Bologna FC
Lasciate lavorare Italiano: il suo Bologna cresce giorno dopo giorno
Nove giorni importanti per Vincenzo Italiano: dalla Juventus al Derby con la Fiorentina. Prestazioni convincenti per il suo Bologna
Il tempo è galantuomo. Vincenzo Italiano lo sapeva bene ed oggi può godersi le prime vere soddisfazioni guardando il suo Bologna prendere vita e crescere giorno dopo giorno. Come un fiore da coltivare, Italiano ha alimentato la sua squadra ogni singolo giorno da quando è arrivato all’ombra delle Due Torri: un pochino d’acqua tutti i giorni, anche quando la terra sembrava troppo secca oppure già troppo impregnata. Con pazienza, con la sua visceralità e passionalità: il suo fiore, adesso, cresce forte nel giardino del Dall’Ara e non ha intenzione di fermarsi.
Dal pareggio con la Juve alla vittoria con la Fiorentina
Nove giorni da sogno per Italiano, il Bologna e Bologna. L’avvio di stagione che aveva lasciato dei dubbi sembra essere solamente un ricordo lontano ora: i rossoblù sono un’altra squadra. Casualità? Fortuna? Semplicemente lavoro duro e quotidiano, messo in atto da un Italiano in grado di conquistarsi anche l’affetto e la stima della Curva grazie alla sua estrema passionalità e sincerità. A differenza di Motta, l’ex tecnico della Fiorentina vive le partite in maniera viscerale e il suo modo di essere risulta essere così autentico e vero che il legame con i tifosi cresce giorno dopo giorno, partita dopo partita.
Dopo i 30′ di dominio assoluto all’Allianz Stadium con la Juventus di Thiago Motta, il Bologna è stato in grado di sfoderare una prestazione all’altezza anche al Da Luz. L’atteggiamento mostrato contro il Benfica è stato esemplare: niente paura né timore dell’avversario, solamente rispetto e voglia di giocare a viso aperto. Nel Derby con la Fiorentina, invece, è venuto fuori il carattere più resiliente del Bologna: dopo un primo tempo di studio, la seconda frazione ha visto i rossoblù uscire fuori con il proprio calcio e la voglia di vincere.
Il lavoro paga sempre: Italiano si gode il suo Bologna
Guai a pensare che il lavoro sia finito, ma è giusto anche godersi le prime soddisfazioni. Italiano ha lavorato costantemente da quando è arrivato a Bologna, cercando di togliere via dalla testa dei giocatori quello che era stato lo scorso anno. Nulla a togliere al lavoro di Motta, ma il nuovo calcio di Italiano presenta delle differenze con quello di Thiago e ogni singolo giocatore aveva bisogno di fare un reset totale dei vecchi meccanismi. Per fare ciò, ovviamente, è servito tanto tempo e tanto lavoro quotidiano: non è stato un lavoro facile, ma la via tracciata da Italiano, ora, sembra essere chiara e luminosa. Aggressività, voglia di recuperare palla nei primi metri, pressione alta, corsa sono alcuni degli ingredienti principali del calcio di Vincenzo Italiano.
La scelta tattica con la Fiorentina
All’intervallo, poi, con l’infortunio di Ndoye è arrivata, probabilmente, la svolta tattica. Al posto dello svizzero è entrato Lewis Ferguson, che è andato ad occupare la posizione di trequartista dietro a Castro, lasciando la fascia ad Odgaard. L’intuizione di Italiano si è rivelata vincente: spostando i due esterni, Jens e Benja, ed inserendo la qualità di Fergie dietro Castro, il Bologna ha trovato la chiave per colpire la Fiorentina. Italiano l’ha vinta così: nel secondo tempo il suo Bologna ha domato la Fiorentina, portando a casa tre punti pesantissimi.
Fonte: Stadio, Claudio Beneforti
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