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L’uomo della domenica – Federico Ravaglia

Una, due, tre e quattro: il numero di parate decisive di Federico Ravaglia in Lazio-Bologna, quelle che lo hanno portato direttamente a essere l’uomo della domenica di questa giornata

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Federico Ravaglia (© Bologna FC 1909)
Federico Ravaglia (© Bologna FC 1909)

Non era semplice, non era scontato. Perché quando sai di giocarti le tue opportunità “a tempo”, dopo uno scivolone non è automatico rialzarsi alla grande. Anzi, spesso non è automatico nemmeno rialzarsi. Dopo la serata di lunedì scorso, in un Bologna-Cremonese che lo ha visto protagonista in negativo, Federico Ravaglia si è ripreso tutto ieri sera, in quel dell’Olimpico, in Lazio-Bologna. E con gli interessi.

È il nativo di Castelmaggiore l’uomo della domenica, oggi. È lui, anche, il migliore in campo del match. Non solo per noi, non solo per il Bologna ma per la Lega Serie A: un riconoscimento ancor più d’esempio di quello che ha messo in scena il numero 13 Rossoblù. Il quale, più di chiunque, aveva voglia di rialzare la testa, e di farlo per il suo Bologna.

Federico Ravaglia, detto anche SuperMan

Era la costante della telecronaca di ieri sera. I suoi voli assomigliavano a quelli di un supereroe, anche e soprattutto perché con quei voli ha salvato i Rossoblù in più di un occasione. Federico Ravaglia in Lazio-Bologna è stato il supereroe dei Rossoblù, soprattutto in un secondo tempo dove, nel giro di qualche minuto, ha sfoderato una prestazione impressionate, arrivando ovunque e tenendo in piedi la sua squadra.

Anzi, più che tenerla in piedi, Ravaglia ha dato al Bologna la possibilità di fare il colpo grosso, visto che da li a poi minuti la Lazio è rimasta in dieci uomini, e i Rossoblù hanno provato – non con troppa convinzione, in realtà – a tornare sotto le Due Torri con i tre punti. Nella serata dell’Olimpico è solo uno, ma è un punto importante ed è un punto che porta il nome di Chicco.

Federico Ravaglia in Lazio-Bologna, 1-1 (© Bologna FC 1909)

Federico Ravaglia in Lazio-Bologna, 1-1 (© Bologna FC 1909)

Sono ancora qua

Era questo, forse, il messaggio che ha voluto lanciare Federico Ravaglia. Dopo la partita contro la Cremonese, dove non è stata di certo una delle sue miglior serate. Attutita parzialmente dalla vittoria in Coppa Italia, nella quale anche lì ha tenuto – con meno pericolosità – il risultato in bilico. Ieri sera, invece, contro un avversario di ben altra caratura ha sfoderato tutto quello che poteva sfoderare.

Per il suo Bologna, d’altronde, questo e altro. Perché il primo a sentirsi colpevole, ancor di più, è proprio lui. Lui, che di questa squadra è tifoso e che sta vivendo il suo sogno, ogni volta che scende in campo. Ecco perché vederlo giganteggiare sul prato dell’Olimpico dava proprio quella sensazione: «Ragazzi, io sono qui, e qui stavolta non si passa».

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