Le guide europee: tutto quello che c’è da sapere sul Friburgo di Schuster

A quasi otto mesi di distanza dall’ultima volta, questa sera Bologna tornerà ad ospitare il calcio europeo. Dopo la prima gara, giocata a Birmingham, infatti, alle 18:45 di oggi i Rossoblù scenderanno di nuovo in campo per la seconda giornata della League Phase di Europa League. Di fronte, il Friburgo di Julian Schuster, di cui proveremo a fare un’analisi più dettagliata nelle prossime righe.

Julian Schuster, allenatore del Friburgo (© Profilo FB SC Freiburg)

Tanti risultati utili

Un inizio claudicante, frutto di due sconfitte pesanti contro Augsburg e Koln, con 7 gol subiti e solo due fatti. Non è stato positivissimo, insomma, l’esordio stagionale per i ragazzi di Julian Schuster, che sembravano aver sofferto l’addio dell’ex bomber Ritsu Doan. Poi, però, la sosta per le nazionali ha dato tempo al giovane tecnico tedesco di rimettere a posto le cose, ed ecco che la stagione dei friborghesi prende finalmente il via. Tre convincenti vittorie di fila contro Stoccarda, Werder Brema e Basilea all’esordio in EL, ed un pareggio nell’ultimo turno di campionato con l’Hoffenheim che fanno salire a quattro i risultati utili consecutivi per i rossobianconeri, pronti a cercare il quinto oggi al Dall’Ara.

L’analisi dei protagonisti del Friburgo

La rosa dei teutonici, nonostante i buoni risultati degli ultimi anni, non spicca però per nomi altisonanti. La vera forza della squadra di Schuster, infatti, sembra essere quella di un gruppo esperto e molto coeso in cui, però, emergono senza dubbio alcuni giocatori chiave.

Noah Atubolu (© Profilo FB SC Freiburg)

Come per Aston Villa e Bologna, anche il Friburgo può contare su un portiere di altissimo livello. Si chiama Noah Atubolu, prodotto del settore giovanile classe 2002 che da ormai due stagioni difenda la porta del Friburgo. Il giovane tedesco spicca, senza dubbio, per le sue ottime doti sui rigori, in cui registra una media di uno parato ogni tre ed è reduce, attualmente, da un filotto di 5 rigori parati. Oltre a questo, però, il ragazzo mostra una buona fisicità, a cui aggiunge grande maestria con i piedi e sicurezza nelle uscite alte.

Giocatore chiave per la manovra di Schuster è Maximilian Eggestein. Centrocampista di scuola Werder Brema, il tedesco classe 1996, nonostante l’età, vanta già oltre 300 presenze in carriera. Giocatore molto esperto, rappresenta il classico esempio di centrocampista box-to-box dinamico, abile sia in interdizione che in fase offensiva, dove spesso si rende pericoloso con conclusioni dal limite o inserimenti.

Vincenzo Grifo, Friburgo (©1000cuorirossoblù)

Come per il Villa, infine, anche il Friburgo ha un settore del campo dove ama muoversi: le corsie esterne. La costruzione dei teutonici, infatti, si fonda su un classico 3+2, con uno dei due esterni del 4-2-3-1 che, invece di cercare l’ampiezza, viene in mezzo al campo per lasciare la corsia libera al terzino di riferimento (Kubler e Makengo), il quale ricerca spesso il cross. Seconda soluzione offensiva, invece, sono il curatissimo destro di Grifo (che parte da sinistra ma svaria spesso in tutti i ruoli della trequarti) o la velocità di Beste.

Una difesa arcigna, ma non invalicabile

Il Friburgo di oggi, quindi, è una squadra organizzata ed in grande fiducia. Il solito “osso duro” da affrontare per tutti, insomma. Attenzione, però, perchè i teutonici sono tutt’altro che perfetti. Spesso, infatti, gli uomini di Schuster pasticciano in fase di costruzione o, quando lasciano il pallino agli avversari, commettono alcune leggerezze in marcatura su cui mette spesso una pezza Atubolu. Sarà compito del Bologna, quindi, riuscire a sfruttare al massimo le occasioni che concederanno i tedeschi.

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