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Le parole di Castro: «Sono molto contento di questo ambiente, mi hanno tutti accolto con calore»

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Fonte Immagine: Bologna FC


Oggi alle 14 al centro tecnico “Niccolò Galli” si è tenuta la conferenza stampa di presentazione di Santiago Castro, uno degli ultimi acquisti rossoblù che hanno caratterizzato la sessione di calciomercato invernale. Di ruolo attaccante, l’argentino classe 2004 arriva dal Vélez (club dei sobborghi della capitale Buenos Aires). Il ragazzo fa anche parte della Nazionale albiceleste Under 23, con la quale è stato impegnato di recente. Il ds Di Vaio ha introdotto così il giocatore: «Siamo molto contenti di presentarlo. È un ragazzo giovanissimo, che ha deciso di sposare il progetto Bologna fin dall’inizio, anche se c’erano altre squadre. La trattativa col Vélez è stata più lunga del previsto ma siamo molto contenti che sia finalmente arrivato». Di seguito ecco le prime dichiarazioni di Santi, soprannome che aveva al Vélez e con cui l’hanno iniziato a chiamare anche a Casteldebole. 

Castro: «Ho avuto una bellissima impressione guardando il Bologna in tv»

Abbiamo visto che hai guardato il Bologna in tv. Che sensazioni hai avuto? 
«Da quando ho saputo dell’interesse del Bologna ho iniziato a guardare la squadra in televisione. È stato molto impressionante, sia per me che per la mia famiglia. Sono molto contento del calore dei tifosi, mi hanno dato un benvenuto veramente caloroso. Sono molto contento di questo ambiente».
Speri già nella convocazione per Bergamo? 
«Al momento penso a lavorare e a dare tutto in allenamento, se poi arriva anche la convocazione tanto meglio. L’allenatore e i compagni mi hanno accolto molto bene e ho subito capito che questa squadra è anche una grande famiglia».
Che percorso di crescita pensi di avere?
«Ho avuto i primi contatti con il Bologna a fine novembre dopo una partita con il Colón. Giovanni Sartori ha parlato con il mio agente. Da subito ho espresso il mio interesse e fin da subito Di Vaio mi ha assicurato che potessi avere un posto nella squadra».
Che tipo di attaccante sei e che apporto pensi di dare alla squadra?
«Sono sicuramente un attaccante centrale, sono un giocatore potente a cui piace il gioco potente. Se mi manca qualcosa cercherò di lavorare per migliorare e spero che lo staff mi aiuti in questo. Uno degli attaccanti a cui mi ispiro? Di sicuro Lautaro Martinez».
In Argentina gli attaccanti sono sottoposti a una pressione diversa?
«Io lavoro soprattutto per migliorare me stesso, non mi piace compararmi con altri giocatori. Quando gli altri attaccanti segnano sono contento ma io miro innanzitutto a migliorare me stesso».
Ci puoi dire qualcosa della tua infanzia e del motivo per cui ti sei avvicinato al calcio?
«Io vengo dalla zona di Buenos Aires e sono sempre stato vicino al calcio anche perché mio papà era un calciatore e mi ha passato la passione per il pallone. Quando gioco lo faccio per lui, per la mia famiglia e per i miei amici che mi sono stati vicini nei momenti difficili».
La qualità che ti ha impressionato di più del Bologna?
«Mi è piaciuto molto il gioco, è una squadra che gioca con intensità e rapidità, inoltre ho notato la cattiveria nell’andare sul pallone in fase di non possesso».
Cosa pensi di Zirkzee?
«Joshua è un giocatore completo, sa giocare spalle alla porta e coi piedi, e sicuramente è un esempio da seguire. Oltre a vederlo in tv ora posso imparare da lui, giocandoci insieme».
Oltre a Santi hai altri soprannomi?
«Il mio soprannome è sempre stato Toto, che è quello che mi hanno sempre dato i miei amici e la mia famiglia. È simile a Toro, che è quello con cui chiamano Lautaro, a cui assomiglio anche fisicamente».
Come hai vissuto questa attesa, durante la quale hai anche giocato in match importanti come il pre-olimipico con la Nazionale?
«Speravo che l’ufficialità arrivasse il più velocemente possibile. A parte questo ero tranquillo perché la società mi è sempre stata vicina». 
Chi sei fuori dal campo?
«Sono un ragazzo semplice. Nella mia vita privata mi piace stare con amici e famiglia e ovviamente mi dedico molto al calcio». 
Hai già potuto vedere qualcosa di Bologna? E se sì, cosa ti è piaciuto particolarmente?
«Ho avuto l’opportunità di andare in centro e da quello che ho potuto vedere è una città molto carina. In particolare mi sono piaciuti i monumenti, si vede che è una città storica».

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