Bologna FC
Lezioni di Italiano – Orgogliosamente noni
E dopo Bologna-Genoa, finisce questa incredibile stagione, che rimarrà nel cuore di tutti noi, per le emozioni che ci ha regalato. Avendo alzato al cielo una Coppa, cosa che non succedeva da 51 anni.

Ieri sera, dopo l’1 a 3 di Bologna-Genoa, abbiamo evitato, a caldo, di esprimerci. Le sentenze esternate nelle immediate “vicinanze” dell’evento, rischiano di sporcare il tutto. “Effetto alone”, direbbero quelli bravi. Ma ieri un improbabile primo tempo ha dato il là a più di una polemica, comprensibile forse, ma fuori luogo se si legge tutto il percorso di questo campionato. Una stagione che ci ha visto addirittura quarti a tre giornate dalla fine.
Bologna-Genoa e poi…
E poi occorre andare avanti e godersi la festa. Festa che comunque avrà la sua caratteristica di unicità. Perchè il campionato giocato, dopo l’arrivo di un nuovo allenatore e la partenza di due pedine fondamentali, non era scontato che producesse una Coppa e l’arrivo in Europa. Perchè Calafiori e Zirkzee sono partiti, senza essere sostituiti con giocatori di pari palmares.
E Mister Italiano era stato accolto da, possiamo dircelo, camionate di scetticismo. Poi la storia di questo percorso ha detto molto altro, anche a livello societario. Una campagna acquisti consapevole e non dettata dalla fretta di dimostrare qualcosa, anche se si stava parlando di Champions League. E un allenatore che intelligentemente ha virato la sua idea di gioco verso un pragmatismo difensivo, abbassando la sua retroguardia, dopo un confronto con i senatori. Questa insieme ad altre modifiche del suo modulo che hanno meglio accolto le caratteristiche dei giocatori che aveva a disposizione, hanno reso così il Bologna, che la società gli aveva messo fra le mani, sempre più suo.
Le certezze e le aree di miglioramento
Da qui si riparte, da domani (lasciando correre via il film di questo Bologna-Genoa), senza perdere un giorno. Non saranno un paio di partite a cambiare l’ottima annata che tutti noi abbiamo visto. Ricaricare le batterie bene e in profondità. 51 partite giocate, al di là dei vari e lunghi infortuni, hanno lasciato il segno profondo nei “guerrieri” scesi in campo. Non è un caso se le ultime 3 partite (togliendo la finale) hanno visto la difesa rossoblù incassare nove gol, tre a match. Segno che dopo una stagione interminabile, complessa, bellissima ma dispendiosa oltre ogni dire, le batterie erano quasi tutte in riserva.
E allora, dopo questo Bologna-Genoa, ferie siano. Da luglio ci sarà una Campionato da giocare ad alti livelli, una Coppa Italia da difendere, una Europa League da provare a conquistare (competizione più alla nostra portata della Champions). Per questo, orgogliosamente noni nonostante tutto, questa è stata la migliore stagione degli ultimi 51 anni.
Coraggio, lasciare tutto indietro e andare
Partire per ricominciare Che se ci pensi, siamo solo di passaggio E per quanta strada ancora c’è da fare Amerai il finale (C. Cremonini)Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook

Nicola Puttilli
26 Maggio 2025 at 12:55
veramente a tre giornate dalla fine eravamo sesti dietro Juve e Roma, per andare in Champions bisognava vincerle tutte tre, per non perderle forse bastava far giocare Beukema(perché lasciarlo fuori?)