Bologna FC
Lezioni di Italiano – El Hombre del partido
Ieri sera non è stata solo una vittoria convincente, in Europa, ma una presa di coscienza della forza di un gruppo, gestito da un grande condottiero. Forse l’Hombre del Partido è proprio Vincenzo.
I soliti ben informati giurano che, vicino alla panchina di Italiano, qualcuno, dall’interno della stessa, cantasse: “Piove, senti come piove, Madonna come piove, senti come viene giù“. E all’Estadio Balaidos di Vigo, l’uragano Bologna Fc 1909 si è abbattuto con una violenza estrema, per tutta la partita, pur nell’emergenza d’organico, contro il Celta. Vincenzo era stato chiaro con i suoi ragazzi: fatemi un bel regalo per il mio 48esimo compleanno. E gli undici in campo, più i cinque sostituti, glielo hanno incartato e consegnato al 96esimo, regalo apprezzatissimo dal Mister. Tre punti europei importantissimi e pesantissimi, sotto il diluvio universale di Vigo, contro una squadra che poche ore prima aveva battuto, in casa sua, il Real Madrid. Undici giocatori che incuranti di Giove pluvio, hanno battagliato fino all’ultima stilla di energia, costruendo una partita gagliarda e da “primera” della classe. Ma quindi, di questi undici chi è stato “el Hombre del partido“?
Italiano lo ha detto in conferenza stampa il suo giudizio (sulla partita)
Il sorriso sornione, in queste occasioni, non manca mai, ma ieri sera, sul viso di Vincenzo, era un filo più accentuato. La partita più bella? Sentite le sue parole: «Credo che oggi la squadra si sia espressa veramente in maniera eccezionale, soprattutto dopo essere passata in svantaggio dopo il primo “svarione” nostro. Abbiamo ribaltato un avversario come questo avversario non concedendo niente, penso davvero che sia stata una delle partite più belle da quando sono arrivato a Bologna – è stato il commento del mister rossoblù – Abbiamo avuto personalità, maturità, abbiamo incontrato una squadra che veniva da una vittoria e pur essendo noi in emergenza abbiamo fatto una grande gara. Partita di altissimo livello da parte dei ragazzi, mi avevano promesso un regalo per il mio compleanno e devo ringraziarli perché sono stati di parola».
Difficile stabilire quindi chi, dei 1diciassette scesi in campo, possa fregiarsi di questo titolo, perchè tutti e diciassette sono stati vitali per il risultato finale. Noi ne abbiamo segnalato uno, ma forse erano da inserire anche gli altri sedici, perchè “si perde da soli, ma si vince insieme”. Perchè un Bologna così convincente, in rimonta, per giunta, e in trasferta su un campo “estero”, era da tantissimo tempo che non lo vedevamo. E così giocano solo le “grandi”, in Italia ed in Europa. Perchè adesso, noi, siamo questi.
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