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Lo “Smontatutto” atto secondo…. con Marco Montanari – 11 ott

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E’ un sabato di quiete, caro Marco, quello che ci apprestiamo a passare, fra trattativa (mercoledì) e partita (domani). Iniziamo intanto a ragionare fra noi.

1) Facciamo uno stop per quanto riguarda il mondo pallonaro e andiamo alla cronaca odierna. Abbiamo visto ieri le immagini su Genova e sull’alluvione. Senza cadere in banale retorica, ma come mai nel 2014 non ci sono sistemi previsionali e di diffusione di allarme più efficienti delle situazioni limite, dal punto di vista metereologico? E perchè spesso Genova?

1) Spero di essere all’altezza di un argomento così serio. Le previsioni del tempo ci sono e sono sempre più precise: non è quello il problema. Il problema è quello che abbiamo fatto e continuiamo a fare ai danni di noi stessi. Nel secondo dopoguerra, sulla spinta dell’euforia, i nostri padri hanno fatto tante cose, ma – oggi lo possiamo dire – non tutte belle. Tanto per dire, è stato in quegli anni – ricchi di entusiasmo e di voglia di ricostruire – che è nata l’evasione fiscale che oggi costringe tutti noi a subire una pressione soffocante. Analogamente, per dare impulso all’economia è stato possibile costruire di tutto in ogni luogo. Genova, e la Liguria in generale, è un territorio bello e accidentato, delimitato da mare e montagne: si è costruito troppo, si è costruito male, sono stati deviati i corsi dei fiumi, insomma è stata violentata la Natura. Oggi paghiamo il conto di quell’euforia: inevitabile allora, scellerata alla resa dei conti.

2) Torniamo a cose “più futili” e alla cronaca rossoblù. Zanetti fino a Martedì sera incoronato imperatore e poi giovedì mattina “Nobile decaduto”. Come canta Cocciante”…era già tutto previsto”‘?

2) No, di previsto – almeno da me – c’era solo una cosa: la confusione. Tutti parlano, tutti dicono di voler fare, tutti sono proprietari, salvatori della patria, portatori di sogni di grandezza. Non avevo capito la ridicola e tardiva ridiscesa in campo di Zanetti e non so che cosa sia successo realmente quella sera. Un pronostico? Ne vedremo tante altre…


3) Continuiamo con citazioni “dotte”: mercoledì è stato un “Mercoledì da leoni” o semplicemente mere logiche di opportunità commerciali hanno avuto la meglio? Non reputi che, al di là delle singole riflessioni personali, si sia fatto un bel tirare sul prezzo, oltre a “fiumi di parole” e “discorsi di circostanza”?

3) Un mercoledì né da leoni né da coglioni: semplicemente, un altro mercoledì incasinato che si è andato ad aggiungere a tutti quegli altri giorni poco chiari che hanno caratterizzato la storia recente del Bologna. Fra qualche giorno, però, le carte cadranno sul tavolo: spero che nessuno abbia bluffato, perché ci sono scadenze importanti da onorare.


4) Zanetti inviperito: reale sentimento o gioco delle parti?

4) Zanetti mi è epidermicamente insopportabile, quindi non mi va neanche di interpretare il suo pensiero. Ha detto che non vuole più sentir parlare del Bologna: credo che per il club rossoblù non sia un dramma, visto che lui per la causa ha fatto ben poco.

5) Il Bologna, made in Usa, cambierà sicuramente volto. Da Petroniano di lungo corso, cosa Ti sentiresti di dire a Mr Tacopina, in termini conservativi e cosa invece suggeriresti di modificare nell’attuale corso societario e non rossoblù?

5) Gente che investe decine di milioni (se lo farà) in un club calcistico non ha bisogno dei miei consigli. Tacopina capirà in fretta che a Casteldebole c’è poco da salvare ma va salvato, mentre l’assetto societario – il grande assente di questi anni – va semplicemente costruito ex novo.


6) Il Sindaco Merola,dalle pagine di un quotidiano locale, ha fatto sapere che parlerà solo dopo le firme. Condividi il fatto che in tutto questo “buridone”, la parte politica poteva astenersi dallo”scendere in campo”, prima dell’esito finale?

6) Il fatto che il sindaco parli per dire che non parlerà è la migliore risposta alla tua domanda. La parte politica, a quanto risulta, è stata chiamata in causa dai nordamericani per avviare le strategie di business che rappresentano il vero motivo dell’acquisto del Bologna. Mi resta un solo dubbio: al Vescovo è stata chiesta una semplice benedizione? Boh...

Grandissimo e un abbraccio Marco, saggezza di altri tempi, e a sabato prossimo.


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