Bologna FC
Gli uomini di Coppa, gli uomini del mercoledì: Lukasz Skorupski e Santiago Castro
Non c’è un solo uomo del mercoledì per questo Atalanta-Bologna: se lo dividono, meritatamente, Lukasz Skorupski e Santiago Castro

Si è fatta la storia, se ancora non si è capito. Atalanta-Bologna, quarto di finale di Coppa Italia vinto dai Rossoblù per 0-1 con il gol di Santiago Castro, rimarrà nella storia dei felsinei. Perché quella rete, unita a tutto quello che è successo prima, è valsa una semifinale storica. Erano 26 anni che il Bologna non raggiungeva la semifinale di Coppa Italia.
Ci è arrivato grazie alle idee di un mister, Vincenzo Italiano, che è ormai uno specialista nell’avanzare in questa competizione. Ci è arrivato grazie al gruppo, a tutti quelli che sono scesi in campo non mollando un centimetro, ma soprattutto grazie a due elementi in particolare: Lukasz Skorupski e Santiago Castro.
Atalanta-Bologna e le mani di Lukasz Skorupski
Per raccontare Atalanta-Bologna e i suoi interpreti migliori, lato Rossoblù, partiamo dal numero uno, con il numero 1 sulla schiena: Lukasz Skorupski. Sempre più protagonista di questa stgione, il polacco ha dimostrato ancora una volta – e non che ce ne fosse bisogno, per noi esterni – di che pasta è fatto e quanto sia fondamentale per il Bologna, oggi. Cinque, il numero di interventi decisivi del portierone polacco (dati Sofascore, ndr). Soprattutto nella seconda frazione è Lukasz a tenere in piedi il Bologna, tenendo involata in almeno tre occasioni la porta alle sue spalle.
Erano circa 492 giorni che l’Atalanta non riusciva a non segnare nemmeno un gol davanti al proprio pubblico. Ci è voluto un gigantesco Skorupski per far si che questo accadesse: saranno una decina, alla fine, gli interventi del polacco, tra uscite basse e alte. Da sottolineare la gestione della palla anche in ripartenza dell’azione: il Bologna si è affidato spesso al suo numero uno. D’altronde, per le grandi imprese servono i grandi giocatori. E i grandi giocatori riconoscono anche la propria forza. Lo stesso Lukasz, vero uomo spogliatoio, non riconosce però solo la sua, ma quella di tutti: «Oggi abbiamo difeso veramente bene, tutta la squadra. Siamo forti». E ha ragione lui: il Bologna è forte, eccome se lo è.
Santiago Castro, l’uomo della provvidenza
Due. Non è il numero di giocatori che servirebbero come lui. Ne basta uno, a oggi. Due sono i minuti che ci ha messo Santiago Castro dal suo ingresso in campo a decidere questo Atalanta-Bologna. Un taglio in mezzo alla difesa e un’uscita non pulitissima di Rui Patricio. Si, poi però c’è il gesto tecnico, il fiuto del gol. E quel colpo di testa è l’emblema del repertorio di Santi, che sta diventando sempre di più un attaccante decisivo. Si è emozionato, dopo il gol e a fine partita, perché si è reso conto di cosa ha fatto, a soli 20 anni: la storia, come detto nel paragrafo iniziale.

L’esultanza di Santiago Castro e compagni con i tifosi (© Bologna FC 1909)
Sembrava potesse incidere solo dal primo minuto, in certe partite. E invece, basta guardare come entra. La fame di questo ragazzo è qualcosa che non si vedeva da un po’, probabilmente, dalle parti di Bologna: tanta da essere incisivo in questo modo, dopo pochi minuti, perché è la mentalità quella che fa la differenza. Una occasione da gol, una sola: gli è bastata. Dodici minuti che rappresentano il manifesto dell’incisività di questo giocatore: gol, pressione ovunque, difesa, e può fare ancora passi da gigante. Bologna, oggi, ringrazia tutti. Dal primo all’ultimo. Da Lykogiannis a Pobega, fino a Ndoye e Domniguez. Oggi, però, ringrazia un po’ di più Lukasz Skorupski e Santiago Castro.
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