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L’uomo della domenica – Santiago Castro (con due bonus…)

È ancora Santiago Castro l’uomo della domenica per il Bologna, ma insieme all’argentino altri due Rossoblù hanno brillato di luce propria

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Santiago Castro (© Bologna FC 1909)
Santiago Castro (© Bologna FC 1909)

È, finalmente, un lunedì diverso. È un lunedì dove si è tornati a parlare di un Bologna vincente. Nel pomeriggio di domenica, i Rossoblù hanno colto i primi tre punti di questa stagione sul campo del Monza, con una prestazione assolutamente convincente, che segue quanto di buono visto nella partita di Champions League, dopo la reazione d’orgoglio nel finale di Como. Un percorso, in pratica. Il Bologna doveva dimostrare di essere sulla strada giusta, e lo ha fatto a pieno.

Anche in questa partita, è stato uno su tutti a tirare fuori il cilindro dal coniglio. Questo numero, in realtà, era un po’ nell’aria, visti i continui tentativi. Si, è sempre Santiago Castro a spiccare. Insieme a lui, però, nel pomeriggio in Brianza, altri due giocatori hanno gridato forte, se ce ne fosse bisogno, “io ci sono”.

Santiago Castro, una “9” che pesa sempre di meno

Lo abbiamo detto nelle pagelle dell’immediato post-partita: l’ha voluta, e sta dimostrando di meritarla. Quel numero 9 sulle spalle Santiago se lo sentiva dentro, e ora sta spiegando a tutti il perché, quando non aveva ancora un padrone, lui l’ha chiesta, e nessuno ha detto di no. È l’ancora alla quale il Bologna si è aggrappato nell’ultimo periodo, e a lui sta bene così.

Un giocatore al quale si fa fatica a credere alla carta d’identità. Castro, per certi aspetti, sembra essere molto lontano dai vent’anni che ha. Il suo lavoro per la squadra, il suo spirito di sacrificio, il suo contributo: tutte caratteristiche di un giocatore già imposto, ma che invece è solo all’inizio.

Un missile terra-aria che va a infilarsi sotto il sette, per scardinare una partita la quale sembrava inesorabilmente destinata a un altro segno “X” per il Bologna. Ma Santiago ha ribaltato tutto, perché sapeva – come tutti – quanto fosse importante vincere. Due indizi – quasi tre, con la Champions – fanno una prova: se questo è Santiago Castro, forse il divertimento per i tifosi Rossoblù non è ancora terminato.

Urbanski e Ndoye, due onde da seguire

Ma, in Monza-Bologna, non ha spiccato solo Santiago Castro. Potremmo parlare di un Jhon Lucumì il quale conferma la sua immediata crescita di condizione, o di un Remo Freuler dimostratosi “quel” Remo Freuler del quale il Bologna non può fare a meno. Parliamo invece di una sorpresa, se così possiamo definirla, e di una conferma.

La sorpresa risponde al nome di Kacper Urbanski. Schierato titolare, ed è questa la sorpresa, il trequartista polacco ha messo in scena probabilmente la sua miglior prestazione: oltre al gran gol, una qualità nel gioco che dimostra tutto il suo bagaglio tecnico.

La conferma, invece, risponde al nome di Dan Ndoye: l’ala svizzera è sempre, nel complesso, il giocatore più pericoloso del Bologna da inizio stagione. È percepito così dagli avversari, ma anche dalla squadra stessa, la quale ricerca costantemente il suo numero 11. In contropiede, a difesa schierata, non cambia: Dan Ndoye è quel giocatore che può creare un occasione da gol.

Ecco, il gol: l’unica cosa che manca. Perché anche ieri le occasioni, due, ci sono state, ma ancora niente. Quando arriverà anche quello – speriamo il prima possibile – anche lo stesso giocatore si sentirà ancor di più un fattore, e già lo è così…

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