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L’uomo della domenica – Santiago Castro

L’uomo della domenica per il Bologna, oggi, non può essere che uno: colui che ha dato inizio a tutto in quel del Sinigaglia, Santiago Castro

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Santiago castro parla dopo Bologna-Shakhtar (© Bologna FC 1909)
Santiago Castro (© Bologna FC 1909)

È il 63′ di Como-Bologna. La partita della ripresa, per i Rossoblù, era diventata la partita degli incubi. Tutti, ma proprio tutti, si attendevano una reazione da Vincenzo Italiano e i suoi ragazzi, dopo un avvio tentennante. Niente: il Como, anch’esso in cerca della prima gioia in campionato (tornato nel giardino di casa, soprattutto), in 53′ aveva dato letteralmente lezioni ai Felsinei. Mentre tutto lasciava quindi presagire al peggio, a quel minuto 63 entra il ragazzo che salva il Bologna: Santiago Castro.

Santiago Castro, l’uomo che non ha timore

Non è un titolo di paragrafo usato come eufemismo: Santiago Castro, per quanto ha dimostrato già nella sua giovane carriera, non ha timore delle situazioni al limite del baratro. Tra le file del Velez, in una situazione di tensione massima con la tifoseria, fu lui uno dei protagonisti principali nelle ultime partite che permisero alla squadra di Liniers di rimanere in prima divisione. Quando conta, Santiago c’è. E anche a Bologna, da ieri, hanno iniziato a scoprire questa dote.

Santi entra al 63′ al posto di uno spento Thjis Dallinga, il quale si è trovato a che fare con un esordio molto più complicato di quello che immaginava. L’intensità del Como, la voglia di vincere per la prima volta davanti ai propri tifosi, il suo gioco: tutto ciò aveva stretto il Bologna in una morsa quasi asfissiante.

La soluzione? Rispondere carta su carta. E quindi dentro Castro e Iling Junior. Ancor prima di loro, Giovanni Fabbian. Dopo di loro, Dan Ndoye. Sono i primi due attaccanti, però, a dare la svolta, soprattutto Santi. In 27 minuti, un lavoro da attaccante navigato: rincorre chiunque, pressa tutti i difensori del Como per indurli all’errore, cerca di tenere più palle possibili per far salire la squadra. E poi è lì, su un tiro sporcato al 76′, per fare il primo di questa stagione e dare speranza ai suoi. E ancora, al 91′: spalle alla porta difende la sfera, si gira, serve Iling Jr. tutto solo, 2-2.

Più Santi per tutti (o in tutti)

Crederci. Questo ha fatto Santiago Castro. No, ovviamente non basta solo quello. Ma è un modo per dire che il Bologna, sotto i colpi dell’avversario, sembra quasi non essersi mai acceso. In tutti i contrasti, in tutte le seconde palle, in tutte le occasioni, i giocatori in maglia blu avevano qualcosa in più. Non di Santi però, che di tornare sotto le Due Torri con zero punti non ne aveva intenzione. Il cambio di atteggiamento con lui in mezzo all’attacco è stato totale, e non per colpa di Dallinga.

Tutto il Bologna si è aggrappato a Santi, e lo ha seguito. Una corsa in più, un tentativo in più, un contrasto in più. Questo ha portato Castro ai suoi compagni, e tutto è girato. Un ragazzo del 2004 che ha la sfrontatezza giusta per risolvere le situazioni, come dimostrato al Sinigaglia. La speranza è che tutti abbiano guardato a Santiago Castro e abbiano trovato la scintilla per ripartire già da mercoledì in maniera totalmente diversa: Bologna, l’esempio da seguire è Santi.

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