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Mario Fadda – Claudio Olinto de Carvalho detto “Nenè” – 9 set

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Nell’approssimarsi della sfida conto il Cagliari e in ricordo di un grandissimo campione cagliaritano, Claudio Olinto de Carvalho detto Nenè, abbiamo chiesto a Mario Fadda, giornalista e grande cultore della storia del Cagliari. di delinearci un profilo di questo grandissimo calciatore. Ecco come Mario ce lo ha descritto, riportando alla nostra memoria anche una doppia sfida contro il nostro Bologna.

Sabato scorso 3 settembre, all’età di 74 anni, si è spento Claudio Olinto de Carvalho, detto “Nenè”. In Sardegna e tutta Italia la notizia ha creato molta commozione, tanti sportivi e tifosi non hanno voluto mancare per l’ultimo saluto, prima nella camera ardente, allestita all’interno del comune di Cagliari, poi nella basilica di Bonaria per i funerali. Nenè giunse in Italia per una tourneé con il Santos, dove con grande impegno era riuscito col tempo a farsi largo tra nomi che farebbero tremare le gambe a qualsiasi calciatore. Notato da Boniperti, che si era innamorato della sua tecnica, venne acquistato e giunse nell’estate del 1963 a Torino, con la casacca bianconera disputò lo storico campionato 1963-64, poi vinto dal Bologna di Bernardini dopo il famoso spareggio di Roma contro l’Internazionale. A Torino il giovane brasiliano disputa 28 partite e riesce a mettere a segno 11 reti, ma a fine campionato non bastano per la riconferma. Si parlò di crisi, di saudade, altri parlarono di attriti con Omar Sivori, che ne pretese la cessione. Sta di fatto che nell’estate del 1964, una squadra che per la prima volta si affaccia sul campionato di Serie A, il Cagliari, fa suo il raffinato calciatore sudamericano. Nenè non andrà più via da Cagliari, legando tutta la propria carriera di calciatore al capoluogo sardo. Qui trova uno dei tecnici rivelazione di quell’epoca Arturo “Sandokan” Silvestri, che gli permetterà di crescere parecchio. Proprio al periodo nel quale Silvestri sedeva sulla panchina degli isolani è legato un episodio che vorremmo raccontarvi. Nenè aveva avuto modo di incrociare il Bologna già durante il precedente torneo quando era in forza alla Juventus. Nel campionato che andiamo ad esaminare invece, il Bologna scudettato giunge in Sardegna il 10 gennaio 1965 per cercare di recuperare terreno nei confronti delle battistrada. C’è da dire che il divario ormai appare incolmabile, il Milan, capolista viaggiava a +10, mentre l’Inter la staccava di 5 lunghezze, eppure durante la campagna acquisti estiva erano stati spesi ben 500 milioni di Lire per rinforzare la rosa. Purtroppo Bernardini non riuscì a trovare la giusta alchimia durante tutto il corso della stagione. Il distacco in classifica era proibitivo, ma non di certo incolmabile visto che si era ad appena la penultima giornata del girone d’andata. Inaspettatamente però è il Cagliari a fare la partita, solo Rado, sostituto del titolare Negri, con grandi interventi riesce a tenere in piedi i suoi e l’incontro si chiude a reti inviolate. Da quel momento il Cagliari, che chiude la classifica in compagnia del Mantova, inverte la rotta ed inanela una serie di risultati impressionanti, tanto che alla vigilia dell’incontro di ritorno il Bologna è avanti di appena 4 punti. I felsinei la settimana precedente sono incappati in una secca sconfitta per 5 a 0 in casa del Torino, tanto che si parla apertamente dell’esonero di Bernardini a fine stagione. In testa al campionato, l’Inter, dopo una poderosa rimonta pare ormai avere la meglio sui cugini rossoneri. Il 30 maggio, quando le squadre scendono sul terreno del ”Comunale” di Bologna, il Cagliari festeggia il suo quarantacinquesimo anniversario dalla fondazione. I petroniani si presentano con l’attacco al gran completo e cercano una bella prestazione per riscattarsi dell’ultima disastrosa trasferta e salutare così onorevolmente il proprio pubblico. Il primo tempo pare dare conforto al tecnico romano, ma nella ripresa la squadra non si ritrova ed in cattedra sale proprio il giovane brasiliano Nenè. Al 9’ del secondo tempo Gallardo calcia una punizione al limite dell’area, palla a Riva, un difensore sporca la traiettoria, la strana parabola favorisce Nenè, che in piena area non ha difficoltà ad infilare Negri. Riva e Nenè continuano ad imperversare nella difesa bolognese ed al 12’ giunge il 2 a 0. Serie di scambi tra Nenè e Gallardo, palla a Rizzo che dal vertice dell’area scaglia un bolide che si insacca nell’angolo alto alla sinistra di Negri. Il calvario non è finito, Nenè in giornata di grazia non da tregua ai difensori ed al 28’ realizza una rete stupenda: ricevuta palla al limite dell’area, la smorza di destro e lasciandola sfilare calcia al volo di sinistro senza lasciare scampo a Negri. Solo al 33’ Haller accorcia le distanze per il 3 a 1 finale. Nenè, eroe dell’incontro, festeggiò quel giorno un’incredibile doppietta.

(Foto Gazzetta.it)

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