Bologna FC
Massimo Venticinquesimo Pessina, il più giovane portiere di sempre del Bologna
L’esordio a 17 anni in Bologna-Napoli e un clean sheet mantenuto con maturità: la domenica perfetta di Massimo Pessina
Immaginate di avere 17 anni, 18 da compiere il 25 di dicembre, di giocare per il Bologna praticamente da sempre e di essere il terzo portiere. Dietro a uno come Skorupski e uno come Ravaglia, per dire, con la testa piena di sogni e il futuro davanti a te, con una domanda che frulla nella testa dal giorno 0: quando sarà il mio turno? É davvero buffo il destino di Massimo Pessina, per il quale uno strano fato calcistico ha bussato ancora prima della maggiore età. Fuori Lukasz, Ravaglia out, è lui a mettersi i guanti, accompagnato da 33mila sguardi paterni (napoletani inclusi, ci viene da pensare) che hanno notato il tremore nelle mani del giovane portierino. E allora nello stadio si alza il grido Massimo, Massimo, Massimo, il Dall’Ara diventa il Colosseo e il numero 25 il beniamino di ogni rossoblù, tutti col pollice alto, avanti, avanti, ragazzo.
Massimo Pessina: un esordio perfetto
E alla fine sì, all’esordio coi campioni d’Italia Pessina si è quasi annoiato, in quello che è stato un debutto semplicemente perfetto del cinno rossoblù nel mondo dei grandi. Chissà che non siano state le parole di Italiano poco prima di entrare, oppure il bacio sul collo nello strettissimo abbraccio col suo mentore, Skorupski, a dargli tranquillità, così come i cinque battuti nella corsa verso una porta che, allora come non mai, sembrava gigantesca, infinita. Una serenità che si è poi concretizzata sul campo, con la parata (su un tiro certo non irresistibile) su Elmas, e qualche uscita decisa, precisa, su qualche calcio d’angolo del Napoli. Spazi coperti bene. Fine, vittoria, rete inviolata.
Insomma, il cabaret di paste da portare a Casteldebole alla ripresa degli allenamenti sarà davvero grandissimo per Massimo, portato in trionfo dai compagni più grandi a fine gara, pervaso da un’emozione asciugata a fatica con i guanti di chi ha portato a casa un clean sheet alla sua prima partita in serie A contro il Napoli campione in carica. E a vedere piangere Pessina, alla fine, ci siamo commossi un po’ tutti, Niccolini per primo, ha ammesso nel postpartita. Il portiere più giovane di sempre a esordire col Bologna, visto che il precedente detentore del record, Marco Pilato, era stato battezzato in rossoblù nel giorno del suo 18esimo compleanno. Il più giovane di sempre in ogni parte del campo resta sempre Wisdom Amey, che nel 2021 toccò il verde a 15 anni e 274 giorni contro il Genoa.
Il momento del cambio tra Lukasz Skorupski e Massimo Pessina durante Bologna-Napoli (©Damiano Fiorentini)
Un portiere predestinato
Ma che Massimo fosse un portiere specialissimo a Casteldebole si sapeva da un po’. Di Alzano Lombardo (come Beppe Signori), abituato a giocare ogni anno sotto età nel vivaio del Bfc, campione d’Europa con l’under 17 (e inserito nella top 11 del torneo), e la bellezza di 28 convocazioni tra under 16 e under 19. E ora questo, nell’emozione di uno stadio intero che grida il tuo nome in una partita di assoluto dominio del Bologna, nel giorno più incredibile della stagione, a oggi, con il cuore che scoppia di gioia e un sorriso timido, impacciato, dolcissimo, che ricorda un po’ quello di un altro giovane gioiello bolognese, Kimi Antonelli, che nasconde tutto quello che un qualsiasi ragazzo come lui sogna da una vita intera. Ad abbracciarlo è andato anche un certo Milinković-Savić, dall’altra parte del campo, a partita conclusa.
Cambiaghi, nel postgara, non ha voluto sorvolare sull’esordio del compagno. «Siamo felicissimi – esordisce – perché lui si allena sempre benissimo: si merita questo debutto. Per lui si tratta solo di un punto di partenza. Massimo è uno di noi» lo coccola l’attaccante, reduce dalla chiamata in Azzurro al posto di Kean. Che storia.
Massimo Pessina (©Damiano Fiorentini)
Fonte: Marco Vigarani – Corriere di Bologna
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