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Match analysis BOLOGNA-PESCARA – 13 mag

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Le due formazioni dopo trentacinque giornate di campionato hanno al loro attivo queste cifre.

BOLOGNA

Attacchi totali 771, con 301 tiri effettuati verso la porta, di cui 163 nello specchio.

Possesso palla medio nelle trentacinque partite disputate 24’14”.

Corner attivi 140 – Falli commessi 428.

 

PESCARA

Attacchi totali 760, con 304 tiri effettuati verso la porta, di cui 157 nello specchio.

Possesso palla medio nelle trentacinque partite disputate 22’50”

Corner attivi 166 – Falli commessi 489.

Dalla analisi delle cifre si nota come il Bologna concluda il 54,2% dei suoi attacchi con tiri all’interno dello specchio della porta; mentre il Pescara riesca a concluderne solo il 51,6%.

Nella trasformazione dei tiri nello specchio della porta in reti il risultato è nettamente dalla parte dei ragazzi di Roberto Donadoni. I rossoblu concludono con una percentuale del 22,1% (163 tiri, 36 reti) contro un misero 19.1% (157 tiri 30 reti) dei ragazzi di Zdenek Zeman.

Il possesso palla è a favore dei rossoblu, mentre per quello che riguarda i falli commessi gli abruzzesi risultano molto più fallosi.

Delle trenta reti realizzate dal Pescara ben undici, pari al 40%, sono stare realizzate nel penultimo quarto d’ora di gioco. Per quello che concerne le settantotto reti al passivo, i bianco-azzurri ne hanno subito diciotto, pari al 24%, nel periodo che va dal 60° al 75° di gioco.

Per quello che concerne il Bologna, trentasei reti all’attivo, i rossoblu riescono ad essere più pericolosi in due quarti d’ora. Esattamente nei primi due quarti d’ora del secondo tempo, ove hanno realizzato otto reti pari al 22%. Delle cinquantadue reti al passivo il Bologna ne ha subite sedici, pari al 31%, nell’ultimo quarto d’ora di gara; momento in cui la difesa rossoblu ha momenti di massima disattenzione ed è stata violata più volte.

 

Lamberto Bertozzi

 

 

 

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