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Meteore Rossoblù – Yaisien: quando a Bologna approdò il “nuovo Zidane”

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Dalla Francia con furore, per folgorare il calcio italiano e trascinare Bologna tra le grandi della serie A.

Predestinato, talento, futura stella della nazionale: sono solo alcuni degli appellativi utilizzati per descrivere Abdallah Yaisien nell’estate 2013, quando le voci di mercato lo avvicinano prepotentemente ai colori rossoblù. “Il nuovo Zidane” azzarda addirittura qualcuno in patria, visto che ruolo, intraprendenza e movenze del giovanissimo trequartista paiono identiche a quelle del pallone d’oro 1998.

Punta di diamante della primavera del Paris Saint-Germain, Yaisien rappresenta per i felsinei il fantasista del futuro, e quindi il perfetto ricambio generazionale di Alessandro Diamanti. Qualità, estro, visione di gioco e soprattutto gol: Yaisien è questo e tanto altro, rappresentando così la freccia in più nella faretra di mister Pioli.

Classe 1994, Yaisien nasce a Bondy, distretto Seine-Saint-Denis della grande banlieue parigina. Grazie alla passione del padre per il calcio, Abdallah muove i primi passi sui campetti di provincia della capitale, prima all’Asnières e poi al Clichy-sur-Seine. Il ragazzo ha dei numeri, lo si evince dalla leggiadria con cui conduce il pallone e dal suo repertorio di giochi di magia, che gli consentono di scartare ogni difensore prima di arrivare a-tu-per-tu con il portiere.

Nel 2007 su di lui si posano gli occhi del PSG, che lo arruola subito nelle proprie giovanili. Qui, il talento di Yaisien esplode definitivamente, collezionando negli anni successivi tutti i trofei collezionabili e stabilendo numerosi record personali. Inevitabile due anni più tardi la chiamata in nazionale (under-16), dove Abdallah totalizza 9 reti in 13 presenze, guadagnandosi la stima del ct Gonfalone, per poi bissare tali numeri anche nell’under-17. Con i giovani Galletti partecipa ai mondiali 2011 in Messico, arrivando ai quarti di finale e disputando un torneo di altissimo profilo.

Nel triennio 2008-2010 le numéro dix viaggia al ritmo di 30 gol stagionali: statistiche impressionanti che, già dal 2010, convincono la società parigina a blindarne il cartellino con un contratto professionistico.

Terminato l’accordo con il PSG, nell’estate 2013 Yaisien rimane svincolato, ma non per questo senza pretendenti: Manchester City e Juventus (che aveva da poco “scovato” il gioiello Paul Pogba) sono alla finestra, in attesa di ingaggiare la giovane promessa.

Ecco però che il Bologna, con una mossa a sorpresa, si inserisce di forza nelle trattative, strappandolo alla concorrenza delle grandi d’Europa. A fine maggio dunque il trequartista francese firma per i rossoblù, con l’obiettivo di conquistarsi uno spazio nell’undici titolare e lanciarsi sul grande palcoscenico della serie A.

Presentato dalla stampa come l’acquisto dell’anno, Yaisien diventa così la nuova speranza del Bologna, dopo una stagione 2012/13 decisamente sottotono e terminata al 13° posto.

Come detto in precedenza, gli elogi per la stella Bleu si sprecano: eleganza, velocità esplosiva, freddo sotto porta ma anche capace di mettere le sue qualità a disposizione della squadra regalando assist ai compagni. Yaisien pare essere davvero l’erede di Zidane, anche se fisicamente piuttosto fragile visto i suoi 173 cm per 64 chili.

A quanto pare troppo fragile per mister Pioli, che durante la prima metà di stagione non lo schiera mai in campo, preferendogli centrocampisti più muscolari e di maggiore quantità. Per tutto il girone di andata Yaisien vede la serie A solo dalla panchina, giocando una manciata di incontri con la primavera. La sua unica apparizione sul prato del Dall’Ara è datata 3 dicembre 2012, quando il franco-egiziano subentra per 22 minuti nel match di Coppa Italia perso ai supplementari contro il Siena. Praticamente uno zero assoluto nel campionato rossoblù. Un flop totale, giustificato solo in parte dalla giovane età del ragazzo e dall’inadeguatezza al livello della massima serie italiana.

Per questo motivo, già da gennaio 2014, Yaisien viene girato in prestito in cadetteria al Trapani: anche qui, tuttavia, non mette praticamente mai piede sul terreno di gioco, entrando come sostituto solo un paio di volte.

È invece il secondo prestito, quello all’Arezzo in Lega Pro, a dare finalmente spazio alle qualità del trequartista, che nella stagione 2014/15 totalizza 16 presenze e due gol. Continuità che si rivela tuttavia un fuoco di paglia per il fantasista bleu, che al termine dell’anno rientra a Bologna senza essere confermato dai felsinei freschi di promozione in serie A. Rimasto nuovamente tra i free agent si accasa al Lorient, nella Ligue 2 francese, senza però rientrare nei piani della prima squadra e giocando con la succursale de Les Merlus.

Nel 2017 ecco il tanto atteso ritorno a casa tra le fila del Paris Saint-Germain B, dove per un paio di campionati Yaisien gioca con regolarità (58 presenze da titolare e 8 segnature) fino all’attuale stagione, in cui è cominciata la sua nuova avventura nell’Al Mokawloon, squadra della prima divisione egiziana.

Dal Parco dei Principi, alle piramidi del Cairo: non proprio il migliore degli epiloghi per il 26enne che, purtroppo per il Bologna, in comune con Zidane aveva soltanto il ruolo e il passaporto francese.

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