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Mihajlovic: ”Con Saputo parlerò quando tornerà a Bologna. Se vinciamo domani siamo praticamente salvi”

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crediti immagine: Damiano Fiorentini per 1000 cuori rossoblu


Oggi, vigilia di Bologna-Torino, ha parlato in conferenza stampa Sinisa Mihajlovic.
Con lui anche Musa Barrow.

Sulle parole di Joey Saputo riguardo il futuro?
”Sul fatto che bisogna essere motivati sono d’accordo, ma io sono motivato.
Quando si ricevono le critiche non è sempre una cosa negativa. Io ho capito che nella vita ci sono diverse verità, serve un confronto intelligente, solo a quel punto si traggono le conclusioni. Io non posso e non voglio rispondere al presidente, lo posso fare con un collega, non posso farlo nemmeno con i miei giocatori. L’importante è dire le cose in modo corretto, non ho letto l’intervista, mi hanno solo riferito le sue parole. Conoscendo la persona sicuramente ha detto tutto in modo educato e rispettoso. Ognuno ha la sua versione, ci si parlerà come sempre”.

Lui si è detto deluso dagli ultimi risultati, non si spiega il motivo del calo. 
”Lui non mi ha mai chiesto nulla, per questo dico che ci parleremo quando arriverà e io dirò quello che penso. Stando dall’altra parte del mondo è difficile capire certe cose se non le vivi. Dobbiamo accontentare il presidente. Ci si parla e ci si spiega, poi non siamo alla fine del campionato”.

Domani un derby tra due squadre che non riescono a fare il salto?
”Siamo a un punto di differenza, non so quale sia il loro obiettivo, se vinciamo arriviamo a 35 punti. Se guardiamo nelle passate stagioni noi a 35 punti ci siamo salvati, quindi se vinciamo siamo praticamente salvi, mentre negli anni passati ci si salvava a una/due giornate dalla fine, poi è vero che il nostro obiettivo non è la salvezza. Adesso avremo 4 partite e sarà come scalare una montagna, dopo queste 4 partite sapremo meglio dove possiamo arrivare e quello che si può fare. Febbraio e marzo sono due mesi molto complicati, perché tutti hanno un obiettivo. Si è visto che proprio per questo non vince per forza la squadra più forte, ma chi ha più stimoli.  Abbiamo pareggiato a Salerno e anche il Milan, poi certo che volevamo vincere. La stessa Inter ha pareggiato con il Genoa. E’ importante aver fatto quattro punti. Questa squadra ha di nuovo ritrovato la strada, e questo per me è importante. Vedo i ragazzi con quanto entusiasmo si allenano, è fondamentale per me questo”.

Quanto perde la squadra senza Arnautovic?
”Non ci voleva, finalmente aveva trovato la condizione giusta, ha fatto 3 gol nelle ultime due partite, ma succede. I giocatori davanti li abbiamo, sono sicuro che chi giocherà farà bene. visto come gioca il Torino e visto che i miei attaccanti non danno riferimenti potrebbe essere positivo per noi, invece che avere una punta centrale che sta sempre là. Potrebbe essere una soluzione, ma dipende da loro”.

A Barrow: Come stai?
”Sto bene, domani sarà difficile, ma mi sono allenato bene, mancherà Marko ma ognuno qui ha voglia di fare bene, sia io che gli altri vogliamo fare la differenza”.

A Barrow: Il trucco sta nel non dare punti di riferimento? 
”Io do sempre il massimo, dobbiamo sfruttare le nostre qualità e cercare di fare male all’avversario, sono bravi nell’uno contro uno loro”.

A partita in corso Soriano falso nove è una soluzione?
”Si, potrebbe essere”.

Cosa manca ad Aebischer per essere titolare?
”Manca il tempo per capire bene tutte le cose. Dipende da lui quanto tempo ci mette per abituarsi al nostro campionato, anche i più forti nel nostro campionato hanno difficoltà. Ogni cosa ha il suo tempo”.

Soumaoro-Bonifazi è un ballottaggio?
”Quando c’è una concorrenza sana fa bene a tutti, si gioca in 11 poi se hai la possibilità di cambiare mantenendo la stessa struttura è importante. Soumaoro ha fatto bene a Salerno, in difesa ho l’imbarazzo della scelta, chiunque giocherà farà bene, io decido in base al tipo di partita poi posso sbagliare, ma scelgo sempre per il bene della squadra. Gary ci sarà, per gli altri vediamo”.

Su Theate.
”Quando uno viene da un campionato minore e inizia a fare bene in Serie A è normale che si monti un po’ la testa anche inconsciamente, io gliel’ho detto. Lui è stato intelligente e ha capito, ma non avevo nessun motivo di dirgli una bugia, io l’ho fatto per il suo bene, lui si allena sempre al massimo anche se deve migliorare, è importante per noi, ha i giusti stimoli, può arrivare lontano”.

Sansone sta dando qualcosa in più?
”Tutti i miei giocatori sono importanti, si deve comportare bene e deve entrare al massimo in campo. Anche uno che entra dopo può essere decisivo. Ho fiducia che chiunque entra in campo faccia bene, lui ha avuto sempre un ottimo atteggiamento, ha qualità e personalità, io mi comporto di conseguenza. Posso metterne solo 11, ma cerco sempre di cambiare e coinvolgere più giocatori possibile. E’ importante che i cambi non facciano perdere la qualità”.

La partita di andata fu difficile per il Bologna, che cosa è cambiato da allora? Come vede il Torino adesso?
”E’ stata una delle partite più brutte quella di andata, abbiamo perso non giocando. E’ una cosa che come allenatore dà fastidio. In campo non è stato fatto quello che avevo chiesto, domani non accadrà. 
Il Torino è squadra ostica, gioca a uomo, sono aggressivi, è importante la velocità, girare, saranno importanti le seconde palle”.

Su Torino, Sassuolo e Verona.
”La sorpresa è il Verona, le altre due sono squadre forti con una rosa completa. Il Sassuolo ha un potenziale d’attacco enorme, i loro attaccanti hanno segnato quanto la nostra squadra, lo stesso posso dire dell’attacco del Verona”.

Il mercato fatto a gennaio è stato un mercato proiettato nel futuro, non nell’immediato.
”Ne parlerò con il presidente del mercato quando arriverà. Non posso rispondere qua, al mio presidente non voglio rispondere sui giornali. Gli dirò come la penso.
Il gruppo ha sempre dimostrato di essere unito e combattivo, anche a Salerno magari non abbiamo fatto benissimo ma contro squadre così è sempre difficile vincere. Potevamo anche vincere e nessuno avrebbe detto nulla, la squadra ha combattuto e resistito sul campo. La voglia di arrivare al nostro obiettivo c’è sempre stata.
E’ giusto che il presidente esprima ciò che pensa, fare o ricevere critiche non è sempre negativo, la differenza la fanno i modi, ci si confronterà. Non pensiamo al futuro, noi cerchiamo di arrivare al nostro obiettivo. Bisogna imparare a vivere nel presente, altrimenti ti perdi tutta la vita se pensi troppo al futuro. Il futuro è il Torino”.

A Barrow: Dov’è finito il primo Musa?
”Cerco di avere continuità e dare il massimo, vediamo alla fine del campionato. Cerco sempre di fare del mio meglio, cerco di fare più gol e più assist. A fine stagione traggo le conclusioni. La vita è così. E’ una domanda difficile, anche il mister devo avere più continuità. Accetto questa sfida. Hai ragione sul fatto che non sono lo stesso, cerco sempre di dare il massimo”.

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