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Milan-Bologna apre la stagione come nel 2008

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Fonte immagini: calcioblog.it e discoverpistoia.it

Alzi la mano chi, un attimo dopo aver sentito che la prima di campionato sarebbe stata Milan-Bologna, non ha pensato alla bella vittoria del 2008, con le reti di Di Vaio e Valiani intervallate dal colpo di testa di Ambrosini.

Andare a San Siro per vedere il Bologna è un atto di pura fede, è decisamente sconsigliabile osservare le statistiche dei precedenti per mantenere lo stato d’animo migliore possibile, che è necessario per arrampicarsi fino al terzo anello in quella rampa a chiocciola che sembra infinita. E’ però una bella sensazione essere lì, ed è davvero un peccato che anche per questo inizio di campionato l’emergenza covid-19 impedisca ai tifosi di godere a pieno della propria passione, e di quelle emozioni che solo il calcio visto dal vivo può regalare.

Ma torniamo all’estate 2008. Un Bologna appena tornato in Serie A, ha da poco tra le sue fila Marco Di Vaio, l’ennesimo attaccante che arriva in rossoblù in cerca di rilancio, e che ha iniziato col piede giusto in Coppa Italia contro il Vicenza con un gol ed un assist. E così i tifosi rossoblù aspettano di vederlo nuovamente all’opera, con la voglia di chi è appena tornato nella massima serie, ma consci del potenziale della formazione avversaria, che quel giorno vedeva l’esordio in rossonero di Ronaldihno. Al genio brasiliano, si devono aggiungere giocatori come Pirlo, Seedorf, Filippo Inzaghi e, in panchina, Pato ed il rientrante ed attesissimo Shevchenko.

Ronaldinho incanta, ma i padroni di casa sprecano, sia prima del gol di Di Vaio che li manda in svantaggio, che dopo il pareggio di Ambrosini su assist proprio del fantasista brasiliano, e la partita rimane in bilico. Viene poi chiusa da una prodezza di Francesco Valiani, che con un esterno destro da fuori area infila il pallone all’incrocio proprio sotto il settore ospiti che va letteralmente in delirio. In quell’occasione salire e scendere dal terzo anello fu un vero piacere.

Galliani, che di calcio è da sempre un esperto, battezzò il gol di Valiani come pura fortuna di un ragazzo che non avrebbe più fatto nulla in Serie A. Fu vero in parte, i quella stagione la Freccia di Pistoia segnò solamente un’altra rete, alla Reggina, ed in carriera arrivò solamente a cinque reti nella massima serie italiana, ma le 150 presenze che riuscì a totalizzare tra Bologna, Parma e Siena, parlano di un giocatore che si è giocato le proprie carte in modo soddisfacente. Nella partita in cui i sorvegliati speciali erano Shevchenko, Ronaldinho e Di Vaio, gli ultimi due risposero presente, ma fu comunque Francesco Valiani a regalare la giocata d’antologia. Senza paura di offendere nessuno possiamo dire che il Bologna di oggi ha più qualità di quello di allora, ed è certamente più facile sperare in un buon risultato sebbene il Milan sia comunque un avversario dannatamente ostico.

In questo inizio di stagione l’attenzione sarà probabilmente calamitata da Ibrahimovic o Rebic, e si attenderà l’esordio in campionato con la maglia rossonera di Tonali e forse ci sarà curiosità per il rientro di Rafael Leão, quarantena permettendo. Il Bologna non ha troppe novità da mettere in mostra, visto che De Silvestri è sicuramente un buon giocatore ma non infiamma certo le folle. E così gli unici giocatori davvero attesi sono Musa Barrow, che dopo le meraviglie mostrate nel finale della passata stagione ha il difficile compito di confermarsi capace di accendere le fantasie dei tifosi, e Riccardo Orsolini, che è chiamato a vendicare un finale di stagione un po’ opaco rispetto alle sue possibilità. E magari potrà essere il giorno per una sorpresa.

Chissà che non si ripeta una giornata come quella del 2008 e qualche rossoblù ci regali una perla da ricordare ancora dopo dodici anni, e che faccia nuovamente sentire nelle orecchie di chi nel 2008 era a San Siro la canzone con cui i tifosi rossoblù lasciarono lo stadio con la vittoria in tasca…

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