Bologna FC
Radio Casteldebole – A Roma per sognare, 11 in campo e 30 mila sugli spalti
Cresce intrepida l’attesa nei tifosi e nei giocatori Rossoblù, che, mercoledì sera, si dovranno sostenere a vicenda per regalarsi un’emozione attesa per più di 50 anni

Diario di bordo, 11 maggio 2025. Tre, i giorni che separano il Bologna dalla sua personalissima sfida col destino: la finale di Coppa Italia, mercoledì sera a Roma contro il Milan. Un evento storico, atteso per più di 50 anni e pronto a riportare i Rossoblù sul tetto d’Italia. Prima, però, c’è un ostacolo che si chiama A.C. Milan, reduce da una stagione disastrosa e bisognoso, così come i felsinei, di vincere per assicurarsi un posto nelle competizioni europee.
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La squadra rossoblù in cerchio (© Damiano Fiorentini)
E così come l’emozione dei tifosi, cresce anche l’intensità degli allenamenti di mister Italiano. Dalle 11 di questa mattina, infatti, in quel di Casteldebole squadra e staff tecnico hanno continuato a preparare la delicatissima trasferta di Roma. Dopo una buona preparazione atletica, nel prato verde del “Galli” si sono susseguite diverse esercitazioni tecnico-tattiche, per poi concludere l’allenamento con una semplice partitella.
L’unico a non aver partecipato agli allenamenti di oggi, come ormai da 3 settimane a questa parte, è Estanis Pedrola, per cui sono continuate le sedute differenziate in attesa di capire di più sul suo futuro.
Milan-Bologna, a Roma, per sognare insieme

Squadra e tifosi a Casteldebole (Fonte immagine Bologna FC 1909)
Cresce l’attesa, cresce l’emozione e cresce soprattutto la voglia di esserci, con la presenza o meno, mercoledì sera all’Olimpico. E nonostante per qualche banda di tifosi la fiducia nella squadra e nel mister non sia altissima, per la gran parte del tifo Rossoblù quella di mercoledì sarà una data da ricordare. Non solo perché riporterà il Bologna a giocarsi un trofeo 23 anni dopo la finale Intertoto del 2003, ma perchè, innegabilmente, comunque vada il percorso e l’esperienza rimarrà nei ricordi e nel cuore dei 30mila “emigranti” verso la Capitale.
Già, 30 mila persone, un intero Dall’Ara, pronto a sacrificarsi per sostenere 11 ragazzi, qualsiasi essi siano, e regalarsi un sogno reciproco. Un sogno che, nel caso si avverasse, scolpirebbe il nome di ognuno dei protagonisti nell’ultra centenaria storia del Bologna. Proprio per questo motivo, quindi, come hanno già fatto i giocatori, anche i tifosi si lascino alle spalle ciò che è successo venerdì a San Siro, perchè ciò che potrebbe succedere mercoledì all’Olimpico non ha eguali.
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