Miranda: 50 special

Ad agosto 2024 Juan Miranda esordiva con la maglia del Bologna al Dall’Ara, contro l’Udinese. E sabato al Bluenergy Stadium di Udine, il terzino sinistro spagnolo, contro gli stessi bianconeri, potrebbe toccare quota 50 presenze con il club emiliano. Un anno e mezzo di scorribande, palloni filtranti, cross al bacio e pennellate.

Difficoltà

Arrivato a parametro zero dal Betis Siviglia, l’andaluso non aveva esperienze esterne -al di fuori del prestito nel 2019-2020 dal Barcellona allo Schalke 04- al suo paese d’origine. Tanta qualità tecnica, e in Italia ce ne siamo accorti, ma anche qualche piccola difficoltà iniziale: complicanze dovute ad un calcio visceralmente differente. Vincenzo Italiano dopo un periodo di praticantato, gli ha dato fiducia, e lo spagnolo ha dimostrato di poter essere un elemento importante per il Bologna. La svolta arrivò di questi tempi, un anno fa: gli assist di Miranda contro Lecce e Roma e la continuità di prestazioni ad alto livello cancellarono le ritrosie iniziali. Per lui, nella scorsa stagione, 6 assist in 38 presenze complessive (considerando le tre competizioni) ed il palmarès che vanta uno storico trofeo vinto.

Sotto la pioggia

Il missile terra-aria che ha squarciato il Tardini e sferzato la pioggia battente su Parma rimane una prodezza e, l’unico gol in maglia rossoblù per lo spagnolo. Anche in questa stagione il suo inizio è stato titubante. La forza del Bologna, in quella zona di campo è avere un’alternativa, che tanto alternativa non è; Lykogiannis è un co-titolare di questa squadra. 25 presenze lo scorso anno e già 9 in questo: prestazioni ad alta intensità e qualità tecnica da parte del terzino greco. Difatti, quest’ultimo ha sfruttato perfettamente le occasioni concessegli da mister Italiano. Miranda ha iniziato ad invertire la rotta e a prendersi il timone della squadra, sulla fascia sinistra, da ottobre in poi.

Prestazioni eccellenti

Contro Napoli e Parma ha fatto registrare due prove convincenti per abnegazione, ma soprattutto ha dato qualità alla manovra: contro i partenopei ha chiuso con 34 passaggi riusciti (meno solo di Ferguson e Lucumì) e ha percorso quasi 11 chilometri. Nel derby contro i ducali ha corso più di 11 chilometri, essendo anche il migliore (tra tutti i 22 in campo) nel dato delle verticalizzazioni: 33 su 42 passaggi riusciti. La sua specialità è proprio quella palla, tagliata, in avanti e che fa risalire la squadra: forte, tesa, precisa. Continuerà a fornire questa particolarità balistica a tutta la rosa. A partire da sabato, per la sua cinquantesima partita con la maglia del Bologna. Felicidades!

Fonte: Davide Centonze, Più Stadio

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