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Italiane dai due volti, Inzaghi fa lo sgambetto ad Alonso: i verdetti delle prime giornate del Mondiale per Club

Pareggia all’esordio Chivu, dilaga la Juventus contro l’Al Ain, mentre l’Al-Hilal di Simone Inzaghi doma uno stanco Real Madrid. Questo e tanto altro durante le prime giornate dei gironi del nuovo Mondiale per Club FIFA.

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Il logo del nuovo Mondiale per Club FIFA (© FIFA)
Il logo del nuovo Mondiale per Club FIFA (© FIFA)

Rischio di infortuni, partite a prezzi stracciati e pochissimo interesse verso la competizione. Nonostante il tanto clamore mediatico nei propri confronti, nella notte italiana di sabato la FIFA ha dato ufficialmente l’avvio al nuovo Mondiale per Club. Trentadue squadre provenienti da tutto il mondo, pronte a competere tra loro per la nuova competizione iridata FIFA. Ed oggi, dopo che i verdetti delle prime giornate di ogni girone sono stati scritti, possiamo iniziare a trarre qualche conclusione.

Andrea Cambiaso, vecchia conoscenza Rossoblù, in campo durante il Mondiale per Club (© Juventus)

Andrea Cambiaso, vecchia conoscenza Rossoblù, in campo durante il Mondiale per Club (© Juventus FC)

Il percorso delle italiane nel Mondiale per Club

A rappresentare l’Italia, almeno per questa edizione, saranno Inter e Juventus. Entrambe hanno già fatto il loro esordio nella competizione, uscendone con due risultati parecchio differenti. Oltre a loro, però, l’interesse di molti italiani è stato attratto da Simone Inzaghi che, all’esordio con l’Al-Hilal, suo nuovo club, ha pareggiato 1-1 col Real Madrid di Xabi Alonso, mettendo i bastoni tra le ruote ad una delle favorite per la vittoria della competizione.

Tornando alle italiane, però, va fatto un grande plauso alla Juventus, autrice di 5 gol nella propria gara di apertura. All’Audi Field di Washington, i bianconeri hanno dominato gli emiratini dell’Al-Ain, andando a segno in ben 5 occasioni, siglando addirittura 4 gol nel primo tempo. Poco da dire sulla prestazione della Vecchia Signora, mentre dà grande speranza l’assegnazione della terna arbitrale, completamente al femminile.

Sulla costa opposta, invece, è stato più incerto l’esordio dell’Inter di Chivu, uscito pareggiando 1-1 contro i messicani del Monterrey. A grandi trame offensive, infatti, si sono alternati alcuni scivoloni difensivi, come nell’occasione del gol di Sergio Ramos da calcio d’angolo. Tutto sommato, però, visti anche i tanti infortuni, l’esordio della nuova Inter è stato incoraggiante.

Sebastiano Esposito, obbiettivo di mercato del Bologna, durante Inter-Monterrey (© Inter FC)

Sebastiano Esposito, obbiettivo di mercato del Bologna, durante Inter-Monterrey (© Inter FC)

Le stranezze delle prime giornate

Nonostante gli esordi delle italiane, però, il Mondiale per Club continua ad essere molto divisivo nell’opinione pubblica, che alterna gradimenti per la competitività e lo spettacolo della competizione a critiche per alcune mancanze e spettacoli “non all’altezza”. E ad alimentare queste critiche ci pensano anche alcune situazioni abbastanza surreali per noi europei.

La prima riguarda proprio il pubblico. All’interno di queste prime partite, infatti, negli stadi si sono alternate folle di tifosi – come in occasione di Boca Juniors-Benfica – a paranormali situazioni di seggiolini vuoti all’inizio della gara e magicamente riempiti verso la fine. Accessi gratuiti? Fotomontaggi? No, semplicemente la classica cultura sportiva americana. Negli Stati Uniti, infatti, gli sport più seguiti sono altri, come il football, il baseball ed il basket. Sport in cui, insomma, la partita si decide verso la fine, rendendo l’inizio quasi una noiosa formalità. Un ragionamento che i tifosi americani hanno utilizzato anche per le partite di soccer, snobbando i primi minuti ed arrivando allo stadio a gara già iniziata.

Altre critiche, infine, sono ricadute sulla qualità di alcune partite. Esempio lampante, nel bene e nel male, è stato l’esordio del Bayern Monaco, che ha vinto per ben 10-0 contro i neozelandesi dell’Auckland City. Una partita senza storia, insomma, ma giocata ad armi decisamente impari, visto che gli avversari dei tedeschi sono in realtà dei dilettanti, e per di più non vivono di solo calcio. Ma, oltre a ciò, un altro tasto dolente riguarda l’orario delle partite. Per permettere la visione di alcune partite di cartello in un orario serale Europeo, infatti, le squadre sono obbligate a giocare ad orari inadatti, magari anche a temperature estremamente elevate. Un caso che, nello specifico, hanno sollevato sia l’Atletico Madrid che il PSG dopo la loro sfida, denunciando l’impossibilità di esprimere un bel calcio sotto il caldo californiano delle 12.

Insomma, nonostante l’inizio della competizione, il Mondiale per Club continua ad essere parecchio divisivo tra gli appassionati.

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