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Bologna FC

Mondo Primavera: Bologna – Sampdoria 3-1 – 3 mag

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Non era affatto facile archiviare la stagione 2013-2014 battendo la Sampdoria di Enrico Chiesa, quarta forza del Gruppo A ed in piena bagarre Play-Off. Reduci dal successo casalingo sulla Juventus, i liguri approdano al “Cavina” con il coltello tra i denti, pronti a giocarsi il tutto per tutto con lo scopo di centrare una vittoria che, in caso di pareggio nello scontro diretto tra Juve e Novara, regalerebbe loro il secondo posto e l’accesso diretto alla Final Eight. Il Bologna, al contrario, non ha nulla da guadagnare se non il consolidamento del settimo posto solitario in classifica davanti a Sassuolo e Spezia. Logica vuole che, sul piano delle motivazioni, il gap tra le due squadre sia abissale. Ed è qui che interviene Leo Colucci, uno che le motivazioni riuscirebbe a trovare anche in un torneo parrocchiale di calcio a sette. Il mister avrà di certo ricordato ai suoi il pesante passivo dell’andata (4-0 per i blucerchiati), intimando loro di congedarsi dal campionato con un ultimo sorriso.

Se il Bologna questo pomeriggio ha vinto e, soprattutto, convinto, il merito va senz’altro spartito tra Colucci e i suoi ragazzi.

 

LA PARTITA

 

Per tentare il colpaccio in terra felsinea, Chiesa propone un camaleontico 3-5-2, pronto a mutare in un più prudente 5-4-1 in fase di non possesso. Solito 4-3-3 per i rossoblù, con capitan Maini e Rebecchini al centro della difesa, Camorani nel ruolo di play-maker e Cecconi terminale offensivo, supportato dal tandem Calabrese-Benatti.

Il Bologna parte subito con il piede pigiato sull’acceleratore. L’aggressività ed l’intraprendenza dei padroni di casa viene  premiata dopo soli sette giri d’orologio, quando, sull’intelligente appoggio di Camorani, Scalini sprigiona un bolide dai venti metri che trafigge l’estremo difensore ospite Falcone. La Samp prova a reagire già al 10′ con Corsini, che sguscia alle spalle della retroguardia di casa e calcia direttamente addosso a Ferrari. Il guardialinee, però, ferma tutto ravvisando un fuorigioco dubbio del centravanti doriano. Sono le prove generali per l’1-1, che non tarda ad arrivare. É il 18′ quando Fenati trova dalla lunga distanza l’angolino basso alla sinistra di un Ferrari non del tutto esente da colpe. Il colpo da biliardo che azzera il vantaggio rossoblù ringalluzzisce l’undici di Chiesa, vicino al raddoppio due minuti dopo con Corsini, il cui colpo di testa ravvicinato su cross proveniente dalla sinistra viene neutralizzato da Ferrari, questa volta provvidenziale. Gli ospiti crescono con il passare dei minuti, trascinati dal palleggio dei centrocampisti Fenati e Hraiech (quest’oggi il migliore tra i doriani) e dal moto perpetuo dell’esterno camerunense Petdji. Ma dopo un ultimo squillo firmato Hraiech, reo di gettate alle ortiche l’ottimo pallone lavorato da Ciccone calciando debolmente, è ancora il Bologna a trovare la via della rete: partendo dalla difesa, Masina si esibisce i una delle sue sgroppate sull’out mancino, trova libero Cecconi, il quale insacca di sinistro a tu per tu con Falcone, aiutato anche da una deviazione. Mentre il Bologna esulta per il secondo sigillo in campionato dell’ariete di Rimini, il difensore ospite Zigrossi è costretto al forfait causa infortunio. Al 40′ il Bologna sfiora il colpo del k.o. grazie ad una ripartenza fulminea sull’asse Guerra-Calabrese. Quest’ultimo non tarda a servire l’accorrente Benatti che calcia di prima e centra in pieno la traversa. Il pallone arriva tra i piedi di Cecconi, ma la botta dell’autore del 2-1 si infrange sul palo. Il primo tempo si chiude sulla precisa conclusione di Fenati, abile ad esplodere da fuori area un missile terra-area su cui Ferrari si supera, deviando in angolo.

Nella ripresa il possesso palla sampdoriano non ha esiti degni di nota, se si esclude qualche corner conquistato ed un paio di tiri che non impensieriscono l’estremo difensore felsineo. Il Bologna si dimostra attento in fase di copertura e velenoso in contropiede, pronto ad affondare gli ospiti alla prima vera occasione utile. L’occasione arriva ad un quarto d’ora dal termine: dopo aver guadagnato il fondo con un bribbling a tutta velocità, Benatti mette un invitante pallone in mezzo. La retroguardia ospita pasticcia, Calabrese ne approfitta e con un gol da rapace d’area regala a sé stesso la nona esultanza in campionato e alla squadra la vittoria stagionale numero dieci, la settima tra le mura amiche. Il 3-1, infatti, estingue le ultime velleità sampdoriane, rendendo del tutto ininfluente l’espulsione a Dall’Osso, arrivata al 90′ per somma di ammonizioni.

Il Bologna conquista così una prestigiosa vittoria, vendica la debacle di Genova e si dimostra, una volta di più, grande con le grandi. Cala il sipario su una stagione intensa, ricca di colpi di scena, di inaspettati scivoloni ma anche di entusiasmanti momenti di gloria. Risultati alla mano, concludiamo con una domanda lecita anche se destinata a rimanere irrisolta: se avesse raggiunto le fasi finali, dove sarebbe potuta arrivata questa squadra, capace di rubare punti su punti a tutte le big del girone?

I TOP

Nicolò Scalini: Come il grande Muhammad Alì vola come una farfalla e punge come un’ape. Amministra palloni a passo di danza, districandosi tra i rovi della nutrita selva oscura della mediana ospite come se fosse la cosa più naturale di questo mondo. Piomba sugli avversari con la tempestività di un falco e polverizza sul nascere non poche iniziative sampdoriane. Il gol capolavoro che confeziona dopo appena sette minuti dall’inizio delle ostilità gli condiziona in positivo la gara. Uomovunque.

Adam Masina: Da una sua pregevole iniziativa scaturisce l’assist per il 2-1 firmato Cecconi. In difesa è la solita insormontabile diga. Per lui, per Riccardo Benatti e per Francesco Bergamini, tutti classe 1994, quella di oggi è stata l’ultima sfida con la maglia rossoblù della Primavera. Auguriamo loro il meglio in vista di una prossima stagione da disputare sul palcoscenico del professionismo. Locomotiva.

Marco Maini-Ugo Rebecchini: Prova senza sbavature per la diga rossoblù, che fagocita senza pietà Ciccone e Corsini, le due punte schierate da Chiesa. É grazie a loro se le occasioni più pericolose degli ospiti (gol compreso) sono arrivate grazie a tiri dalla distanza. Breve annotazione di carattere statistico: da quando Rebecchini gioca titolare, ovvero nelle ultime tre gare, il Bologna ha conquistato sette punti su nove disponibili. Sarà un caso? The Wall2

TABELLINI

 

BOLOGNA-SAMPDORIA 3-1

 

Marcatori: 7′ Scalini (B), 18′ Fenati (S), 30′ Cecconi (B), 74′ Calabrese (B)

 

BOL (4-3-3): Ferrari, Dall’Osso, Rebecchini, Maini (Cap.), Masina (65′ Testoni), Guerra, Camorani (88′ Bergamini), Scalini, Calabrese (92′ Yaffa), Cecconi, Benatti.

A disp: Albertazzi, Lorenzini, Boschi, Colli, Ben Bahri. All: Colucci.

 

SAM (3-5-2): Falcone, Bottino, Lombardo (Cap.), Zigrossi (32′ Cataldo), Petdji, Fenati, Ivan (70′ Necchi), Hraiech, Placido, Ciccone (75′ Addiego Mobilio), Corsini.

A disp: Massolo, Maggiali, Cocurullo, Bondi. All: Chiesa.

 

Arbitro: Sig. Serra di Torino

Ammoniti: Maini, Calabrese, Dall’Osso (B)

Espulso: Dall’Osso per somma di ammonizioni (90′)

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