Seguici su

Bologna

Morello; “Un rigore non dato non deve far saltare la concentrazione” – 25 feb

Pubblicato

il


Dario Morello lasciò il ruolo di capitano di una squadra appena promossa in serie A, la Reggiana, per venire a Bologna dove si era reduci da un fallimentare campionato di serie C. Le sue furono due annate meravigliose, condito da un rendimento che fanno di Dario uno dei beniamini della curva che riconosceva in lui attaccamento alla maglia, impegno esemplare, sapendo coprire per intero la fascia sinistra unendo allo stesso tempo senso della posizione, dinamismo e gol. 1000cuorirossoblù lo ha contattato in esclusiva per parlare da doppio ex di Bologna e Genoa.

Sig. Morello, squadra che vince non si cambia, ma squadra che non vince da un po’ qualcosa dovrebbe cambiare. E’ d’accordo?
“Bisognerebbe vivere all’interno dell’ambiente per localizzare quell’elemento che non fa più girare le cose nel verso giusto, e sarebbe comunque un’operazione difficile. Il Bologna arriva da una stagione in cui è subentrato un mister che ha fatto rinascere una squadra e sono sicuro che Donadoni ci sappia ancora fare con i ragazzi di cui dispone. Nell’arco di una stagione è più che normale passare dei momenti di difficoltà, in cui si lavora con meno lucidità, come nel caso del Bologna e del Genoa.”

Petkovic o Destro?
“Petkovic è un giocatore dal grandissimo potenziale; è versatile, con un po’ di calma può imparare a ricoprire tutti i ruoli d’attacco, sa far salire bene la squadra e in campo non è mai fermo. Chiaramente, sta vivendo un momento delicato, come tutta la squadra, ma sicuramente dimostrerà il suo reale valore. Per quanto riguarda Destro il discorso è diverso e complicato, perché il suo periodo di difficoltà sta durando da molto più tempo; arrivò a Bologna nell’era Delio Rossi in uno stato disastroso, Donadoni lo fece rinascere e ora siamo da capo. Non c’è dubbio che il ragazzo abbia delle buone qualità, ma non è capace di dimostrarle con costanza. Non bisogna stupirsi se i tifosi siano arrabbiati con Mattia, perché se un giocatore dimostra di non essere buono, allora tutti se ne fanno una ragione. Ma se dimostra di saper fare qualcosa di buono e raramente lo mette in pratica, allora è normale che la gente pretenda il rispetto per la maglia, la società e per le persone che vengono allo stadio.”

Cosa ne pensa delle ultime vicende arbitrali che hanno coinvolto anche il Bologna?
“Un rigore non dato può cambiare le sorti di una partita, ma non deve assolutamente far saltare la concentrazione far perdere la motivazione  a dei calciatori professionisti. Sono stati commessi errori indubbiamente gravi, ma, secondo me, il Bologna dovrebbe pensare ad altre cose, come al fatto che non riesce a fare gol.

E’ a favore dell’introduzione della VAR?
“Da una parte sono assolutamente d’accordo, perché la moviola in campo aiuterà a ridurre certi inconvenienti. Alla fine gli arbitri sono umani come noi, possono sbagliare un giudizio di gara, possono distrarsi, possono anche non guardare dove dovrebbero guardare e spesso un loro errore può essere ininfluente ma altre volte può essere decisivo. Dall’altra parte, penso che in Italia siamo abituati ad esaminare e criticare qualsiasi cosa faccia l’arbitro, andiamo alla disperata ricerca di alibi. Anche con la moviola in campo ci sarà sempre qualcuno che avrà da ridire.”

Il Genoa ricomincia da Mandorlini, che ne pensa?
“Andrea è una persona eccezionale e in grado di trasmettere grande motivazione, abbiamo vinto lo scudetto con la maglia dell’Inter assieme. Il cambio dell’allenatore ha quasi sempre dei riscontri positivi, perché la squadra sembra che dia sempre il massimo per guadagnarsi la fiducia del mister e per farsi notare. Quello che non capisco è; se si è in grado di dare di più con la nuova guida tecnica, perché non lo si è continuato a fare anche con la vecchia?”

 

Ci vuole parlare della Morello Football School?
“E’ una scuola di tattica e tecnica individuale che nasce dall’esigenza di numerosi giovani calciatori di avere lezioni supplementari per prepararsi al meglio al fine di riuscire ad entrare nel mondo del calcio professionistico. L’obiettivo è aiutare i nostri allievi nel perfezionamento delle proprie capacità tecniche, atletiche e coordinative indipendentemente dal livello raggiunto, infondendo una sufficiente autostima che ne migliora anche le prestazioni in gara. La scuola di perfezionamento vuole supportare e non interferire con il lavoro del proprio allenatore di club.”

Continua a leggere le notizie di 1000 Cuori Rossoblu e segui la nostra pagina Facebook

E tu cosa ne pensi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

adv
adv

Facebook

adv