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Nella mente del Mister – Bologna-Juventus

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Bologna e Juventus di fronte a quasi 4 mesi dalla data prevista inizialmente dal calendario di Serie A. Una partita che arriva dopo oltre 100 giorni di stop forzato del campionato. Un match dai diversi significati e carico di attese. Da Bologna e dal Bologna che aspettano la partita più sentita, la prima partita dopo tanto tempo per i rossoblù.

Ci sarà sicuramente l’emozione di rivedere i 22 giocatori in campo a combattere per i tre punti sul prato del Dall’Ara, seppur spezzata dall’assenza del pubblico sugli spalti. Ci sarà poi subito da capire come il Bologna e Sinisa Mihajlovic riusciranno ad affrontare questo mini-torneo di 12 partite per rincorrere un agognato posto in Europa. Mancherà senz’altro brillantezza, perché lo stop è stato lungo e il fisico ne risentirà. Da questo punto di vista, Mister Mihajlovic ha le idee ben chiare in testa e sa che la Juventus, pur delusa dalla Coppa Italia, potrà sfruttare una maggiore “nuova” abitudine a stare dentro ad una partita.

Nelle gambe non peserà soltanto l’inattività, ma anche la situazione molto particolare. Sarà ed è stato probabilmente molto difficile per il mister riuscire a far rientrare i suoi uomini nel clima campionato. Durissima da un punto di vista psicologico, dopo uno stop così lungo rientrare nel bel mezzo di una competizione messa in pausa mesi fa e in cui i ragazzi di Sinisa lottavano per arrivare sempre più in alto.
Dall’altra parte ci sarà un avversario che sentirà il peso di questa partita ancora più del Bologna, vista la delicatissima situazione di classifica, con la Lazio alle calcagna, e la voglia di rivalsa dopo la bruciante sconfitta ai rigori subita dal Napoli.

La Juventus arriverà senz’altro come un leone ferito. Tuttavia, i bianconeri nelle due partite di Coppa Italia, in cui non sono mai riusciti ad andare in rete e hanno fornito diverse indicazioni a Miha su come essere attaccati.
I bianconeri hanno mostrato molte difficoltà nell’attaccare difese schierate ordinatamente e hanno subito con qualche patema d’animo i contropiedi avversari.
Il Bologna potrà sfruttare le ripartenze, soprattutto sugli esterni, dove gli uomini avanzati Orsolini, Barrow, ma anche Palacio e Sansone potranno godere degli ampi spazi che in ripartenza la Juventus concederà a lungo andare nei 90 minuti. Sulle fasce difensive, i bianconeri dovranno fare a meno dell’infortunato Alex Sandro; l’assenza del brasiliano sarà un vantaggio dal punto di vista della minore qualità dei bianconeri in fase di proposta della manovra, e potrebbe rivelarsi un’arma in più quando i rossoblù attaccheranno sul proprio fronte destro. Infatti, la velocità e il dribbling di Orsolini potrebbero mettere in grossa difficoltà sia Danilo, che De Sciglio, entrambi candidati a sostituire Alex Sandro.
L’aiuto e il supporto anche dei centrocampisti nelle ripartenze sarà decisivo per i rossoblù. In particolare, l’apporto di Dominguez (favorito per il posto accanto a Poli) potrebbe risultare decisivo grazie alle sue qualità in inserimento e in finalizzazione, ancora tutte da mostrare in Italia, ma sicuramente all’interno del suo bagaglio tecnico.
In fase di non possesso per i rossoblù sarà fondamentale difendere compatti e ordinati, rimanendo il più possibile corti. Miha rinuncerà molto meno del Napoli di Gattuso alle ripartenze, ma dovrà fare molta attenzione sia nella pulizia dei passaggi in impostazione dalla difesa, sia a rientrare e ricomporre velocemente lo schieramento. Sinisa e staff opteranno probabilmente, come fatto dal Napoli, per un 4-4-2 in non possesso, con l’obbiettivo di stringere le maglie tra le linee e lasciare poco spazio alla fantasia di Dybala e Douglas Costa.

La Juventus ha dimostrato anche di essere tornata a soffrire le palle inattive. Un problema che aveva dato diversi grattacapi ai bianconeri in avvio di stagione, compresi il gol di Danilo per il pareggio all’andata e l’occasionissima dell’ultimo secondo capitata sulla testa del Ropero Santander. I bianconeri in Coppa hanno rischiato sia col Milan che col Napoli sui piazzati, fino a costringere Buffon al doppio miracolo nell’ultimo istante della finale contro i partenopei.

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