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Nella mente del Mister: Bologna-Napoli

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fonte immagine: LaPresse


Sfida difficilissima per Sinisa Mihajlovic e i suoi ragazzi. Questa sera al Dall’Ara arriva il Napoli di Gennaro Gattuso, vincitore della Coppa Italia e in ottima forma in questo scorcio di campionato, in cui ha perso solo contro l’inarrestabile Atalanta. Per i rossoblù sarà una partita assai più complicata di quella dell’andata, in cui il Bologna è uscito vincitore in rimonta contro un Napoli, allora in grande difficoltà.

IL NAPOLI DI RINGHIO – Il Napoli, nella versione di Gattuso, è diventato una squadra molto più prudente e meno propositiva. L’ex Milan, consapevole delle difficoltà di questo Napoli, ha preferito optare per un atteggiamento più conservativo. Ago della bilancia di questo cambiamento è stata senz’altro Diego Demme, centrocampista arrivato dal RedBull Lipsia nel mercato di gennaio. L’italo-tedesco è l’equilibratore per eccellenza. Frangiflutti davanti alla difesa, motorino instancabile Demme è stato fondamentale per ovviare alle carenze difensive di un centrocampo orfano del miglior Allan. In avanti il ritorno al trio di piccoletti, ha permesso al Napoli di essere molto pericoloso in ripartenza, nonostante l’atteggiamento più accorto.

SPAZI – Demme tuttavia è punto di forza e punto debole di questo Napoli. Infatti, uno dei punti deboli della squadra di Gattuso è proprio la zona occupata dall’ex Lipsia. Ai lati di Demme giocano quasi sempre due mezzali molto offensive come Zielinski o Fabian Ruiz, una soluzione che libera spazio negli spazi tra le linee di difesa e centrocampo, presidiati appunti dal mediano arrivato in gennaio. Una situazione che potrebbe essere sfruttata da mister Mihajlovic con due mezzali di ottime qualità tecniche e di inserimento come Soriano e Dominguez. Il centrocampista ex Villarreal, proprio contro il Parma, ha trovato il gol agendo in quella posizione e contro il Napoli la soluzione potrebbe ripetersi.

PRESSING – Altra soluzione per mettere davvero in difficoltà il Napoli di Gattuso potrebbe essere un pressing alto, col quale mettere in difficoltà il possesso difensivo dei partenopei. Gattuso basa molto del suo gioco offensivo su una raffinata costruzione dal basso, tuttavia il Napoli ha perso un po’ di lucidità in questo fondamentale, rispetto agli anni di Sarri e nel passaggio di Ancelotti sotto il Vesuvio, per questo un pressing ben organizzato potrebbe essere utile al Bologna per recuperare velocemente il pallone e sfruttare la velocità dei suoi esterni, Barrow da una parte e Skov Olsen dall’altra, con Palacio sempre efficacissimo nel liberare spazi col suo costante ed instancabile movimento senza palla.

SECONDO TEMPO – Per le sorti della partita del Bologna sarà importantissimo capire quanto sarà possibile resistere ad una eventuale pressione offensiva del Napoli nella prima metà della gara. Un Bologna in partita, con armi dalla panchina come Juwara, Orsolini e Sansone, potrebbe essere un avversario ostico per un Napoli magari affaticato da un forcing offensivo che ha fruttato poco o nulla. La velocità degli avanti dei rossoblù metterà sicuramente in difficoltà il Napoli in spazi aperti, il contropiede come accaduto con l’Inter, sarà l’arma fondamentale per provare a uscire vincitore dalla sfida agli azzurri.

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