Nuove gerarchie a sinistra: Bernardeschi pronto a prendersi la fascia, ma Italiano valuta tutte le opzioni

Dan Ndoye ha completato parte delle visite mediche con la sua prossima squadra, il Nottingham Forest, pronto ad iniziare questa nuova avventura calcistica. A Bologna, però, lascia incustodita la fascia sinistra del Dall’Ara, su cui ha corso senza sosta per le ultime due stagioni. I candidati a raccogliere questa pesante eredità sono già presenti alla corte di Italiano. Con uno su tutti.

Bernardeschi, la stagione del rilancio a Bologna

Una maglia numero 10 da onorare e un eredità impegnativa da gestire. Il mancino di Bernardeschi risponde perfettamente al profilo che può superare con successo questa doppia sfida. Un trequartista con la sua qualità, personalità ed esperienza può riuscire a non far rimpiangere l’assenza di uno dei beniamini della tifoseria rossoblù. Per questo, ha anche scelto la maglia più simbolica: dopo le quattro stagioni in America, deve dimostrare di riuscire a competere ancora nel calcio europeo.  All’età di 31 anni e in buona forma fisica (nelle ultime quattro stagioni, solo un problema fisico per cui è stato fermo per 36 giorni),

Federico Bernardeschi (@Bologna Fc 1909)

Italiano potrà contare su di lui fin dalle prime battute. Prima della partenza di Ndoye, con i tre posti dietro la punta erano occupati, era difficile vedere Bernardeschi protagonista dall’inizio. Adesso, diventa quasi impossibile rinunciarci, anche per le conoscenze acquisite in passato in quel ruolo.

Versatilità

Nonostante il suo ruolo preferito sia stato l’ala destra, in carriera ha svariato anche in altri ruoli offensivi, soprattutto l’ala sinistra. Nonché il ruolo che, con ogni probabilità, Italiano gli chiederà di ricoprire maggiormente. Nel suo passato, oltre alle 202 partite giocate da ala destra, se ne contano 39 sulla fascia opposta. In quella posizione ha anche dimostrato di saper essere molto prolifico: 15 gol e 4 assist. Infine, un terzo ruolo per Bernardeschi potrebbe essere il trequartista, in cui ha messo a referto 5 gol e 7 assist in 43 partite. Nel corso delle sue esperienze a Firenze e Torino ha ricoperto anche i ruoli di seconda punta e di esterno di centrocampo, ma senza mai risultare decisivo al punto di mantenerli.

La sua versatilità sarà un punto su cui Italiano farà molto affidamento durante le sue rotazioni nella formazione. Bernardeschi ha tutte le caratteristiche e la personalità per far esultare i tifosi del Bologna sugli spalti: ora che avrà tutti gli occhi puntati su di lui, non potrà sbagliare. Anche perché, se il suo allenatore non dovesse vedere i risultati sperati, avrebbe delle alternative altrettanto valide.

Gli altri candidati

Se Bernardeschi rappresenta la carta dell’esperienza e della qualità immediata, il Bologna di Italiano potrà contare su un reparto offensivo ancor più completo e ricco di soluzioni tattiche. Dalla scorsa stagione vediamo come Cambiaghi e Domínguez,

Nicolò Cambiaghi (© Bologna FC 1909)

quando subentravano, davano continuamente segnali positivi ad Italiano, tanto da convincerlo a lanciarli come titolare in alcune occasioni. 4 partite da titolare il primo e 16 il secondo, però, non gli bastano. Sarà anche la prima stagione in una competizione europea per entrambi, che, a partire dalle sfide di campionato, vorranno dimostrare di esser pronti. All’occorrenza ci sono anche altri giocatori che si possono adattare: Orsolini garantisce estro e imprevedibilità, Odgaard può offrire fisicità e profondità, mentre Karlsson – se resterà – ha ancora il potenziale per sorprendere. Sarà una stagione lunga, densa di impegni tra Serie A ed Europa: più che trovare un sostituto unico, servirà costruire un equilibrio nuovo, sfruttando al meglio tutte le risorse a disposizione.

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