Bologna FC
Operazione rimpatrio: rischio o arma in più?
Leadership ed esperienza al servizio della squadra, ma anche una situazione anagrafica ed economica che potrebbe far rivoltare lo spogliatoio: Bernardeschi e Immobile a Bologna saranno un’arma in più o un problema da gestire?
Domanda che potrebbe sembrare retorica, ma che, sotto sotto non ha una risposta così scontata. Ciro Immobile e Federico Bernardeschi, campioni europei con l’Italia nel 2021 e veterani del campionato italiano, ad oggi cosa rappresentano per il Bologna? Un’arma in più, per esperienza, qualità tecniche e leadership? O un rischio, per questioni economiche (vedasi ingaggi da circa 2 milioni l’uno) e anagrafiche?

Ciro Immobile (@ depositphotos)
Profili importanti richiedono ingaggi importanti
Togliamoci subito il sassolino più fastidioso: il nodo sugli ingaggi. Sì, Bernardeschi ed Immobile richiedono un esborso economico importante, soprattutto per ciò che riguarda la politica ingaggi del Bologna. Già, perchè ad oggi a Casteldebole l’unico calciatore che arriva alla soglia dei 2 milioni annui si chiama Riccardo Orsolini e, onestamente, non ha bisogno di presentazioni. Diverso, invece, il discorso che riguarda i due ormai ex “emigrati”, che sì in Italia hanno già fatto vedere tanto, ma che arrivano da piazze e situazioni ben lontane da ciò che si vive sotto le Due Torri.
A Bologna, infatti, il pubblico ormai da qualche anno preferisce esaltarsi per i propri cinni. Ragazzini poco più che ventenni, pescati dall’occhio attento di Giovanni Sartori, in rampa di lancio e pronti ad esplodere anche grazie all’amore dei tifosi. L’arrivo di due campioni molto più esperti, però, rischia di metterli in ombra, oltre che provocare malumori per l’enorme differenza di ingaggio (tanto per farla breve, Immobile prenderebbe 4 volte l’ingaggio di Castro). Un insieme di cose che ha fatto storcere il naso a tanti tifosi, che avrebbero preferito l’acquisto di un altro giovane a costi più contenuti, ma che, paradossalmente, fa felice Italiano.
Santiago Castro dopo il gol in Bologna-Milan (© Damiano Fiorentini x 1000cuorirossoblù)
Immobile e Bernardeschi: decisamente un vantaggio per il Bologna
Perché l’arrivo di due veterani, se così possiamo chiamarli, sia un vantaggio per Italiano? Beh, i motivi sono molteplici, e non solo per quel mix di leadership (Immobile è stato capitano della Lazio e della Nazionale) ed esperienza che due giocatori come loro possono portare.
In primis, la duttilità e la possibilità di cambiare a partita in corso. Alla prima qualità risponde, chiaramente, Federico Bernardeschi, eclettico esempio del numero 10 tutto estro e fantasia. Riserva di Orsolini, alternativa a Cambiaghi o titolare, quando la partita lo richiede, al posto di Odgaard, il talento di Carrara permetterà a mister Italiano un’ampissima gamma di soluzioni, dall’inizio o a partita in corso.

Federico Bernardeschi con la maglia del Toronto FC (© Toronto FC)
Ecco, cambiare a partita, o meglio la partita, in corso d’opera sarà presumibilmente ciò che verrà chiesto a Ciro Immobile. I 300 e passa gol in carriera sono un biglietto da visita invidiabile per chiunque, e soprattutto per un Bologna che spesso nella scorsa stagione ha faticato a vincere partite “sporche”, in cui solo il guizzo di un vero bomber d’area permette di portare punti a casa.
Se a tutto questo, poi, aggiungiamo la possibilità che i due campioni europei possano essere esempi per i più giovani, e le motivazioni relative alla voglia di poter rivestire la maglia azzurra, ecco che, evidentemente, Immobile e Bernardeschi sono effettivamente un’arma in più.
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