Bologna FC
Orsolini: «Rotella e Ascoli nel cuore. Spero che l’Italia possa qualificarsi ai Mondiali» (Il Resto del Carlino)
L’esterno di Rotella è tornato nel paese in cui ha toccato i suoi primi palloni per ricordare insieme alla sua gente i momenti più belli della sua carriera.
Riccardo Orsolini è stato premiato durante la festa nel suo paese d’infanzia, Rotella (AP), insieme a delle persone importanti del suo passato. Insieme ai molti abitanti che l’hanno visto toccare i primi palloni, c’erano anche il Sindaco, Giovanni Borraccini, e molti tifosi dell’Ascoli. Tra un video intitolato ‘Da Rotella al Dall’Ara’ dedicato all’esterno, aneddoti e qualche saluto, Orsolini ha accettato di rispondere a qualche domanda, specialmente sui suoi progressi con Bologna e Nazionale.
Cosa ti hanno lasciato i tanti tecnici avuti in carriera?
Italiano e Orsolini nella festa per la città (©Bologna Fc 1909)
«Ognuno di loro mi ha aiutato a crescere. Orsini mi ha visto giocare a pallone al mare e mi ha portato all’Ascoli. Castoldi mi ripeteva che oltre al pallone e agli avversari dovevo guardare anche i compagni. Poi c’è stato Gasperini all’Atalanta, Sinisa e Thiago Motta al Bologna. Ora Italiano. Se sono diventato il calciatore che sono adesso lo devo a loro».
Cosa ne pensi dell’arrivo di molti tifosi del Bologna a Rotella?
«Mi dicono tutti che sono ‘Figlio di Bologna’ ma io sono di Rotella e ho anche Ascoli nel cuore. Certo, otto anni in Emilia sono tanti e ringrazio tutte queste persone che sono oggi qui con le maglie del Bologna addosso solo per venire a salutarmi. Vi voglio davvero bene».
Com’è nata l’esultanza del ‘toc toc’?
«È stato un gesto spontaneo, lo sapete che sono un po’ matto. Qualcuno ci ha visto un messaggio subliminale, ma in realtà è stata una cosa nata istintivamente che ha portato fortuna visto che continuavo a segnare anche gol importanti. È diventata un ‘meme’ e ora è la mia esultanza».
Possiamo dire che se c’era un messaggio per la Nazionale ha funzionato?
Riccardo Orsolini a Coverciano (©Azzurri)
«Ho un rapporto strano con la maglia azzurra e devo ammettere che l’esclusione dalla lista dei convocati per l’Europeo arrivata con una telefonata mi ha fatto male. Voi mi vedete sempre allegro e sorridente, ma quel giorno sono stato davvero male. Poi ho capito che devo solo continuare a fare la mia parte, perché le decisioni degli altri non le posso modificare. Ora c’è un nuovo commissario tecnico e inizierà un nuovo ciclo. Spero davvero che l’Italia possa qualificarsi per i Mondiali perché c’è un’intera generazioni di ragazzi che non ha mai visto gli azzurri ai Mondiali di Calcio. E non è ammissibile».
Fonte – Valerio Rosa, Il Resto del Carlino
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