IL GRILLO PENSANTE – Parma vs Bologna: settimana agrodolce da chiudere in bellezza

All’ora dell’aperitivo domenicale di Parma si chiude una settimana dal sapore pungente, agrodolce, con le note aspre maggiormente marcate per i misfatti consumati sulle rive dell’Arno appena sette giorni fa. Al minuto 66 un Bologna autoritario inchiodava definitivamente la bara della Fiorentina con il mortifero 0-3 targato Dallinga. Poi il teatro dell’assurdo. Ci sarà un giorno, più o meno lontano, in cui i rossoblu avranno il killer instinct per seppellire impietosamente un avversario in difficoltà…ma non è ancora arrivato quel giorno. Ci sarà un giorno, più o meno lontano, in cui uno strumento meraviglioso come il VAR sarà utilizzato con saggezza dal corpo arbitrale…ma non è ancora arrivato quel giorno. Tradotto: un finale di partita da censura immediata. Sotto tutti i punti di vista.

Il turno settimanale non lascia tempo per i rimpianti: si torna subito in campo

Le scelleratezze dell’ambiguo arbitro La Penna, un po’ di sfortuna e una vena di bontà natalizia sopraggiunta con due mesi di anticipo: tutti gli ingredienti necessari per buttare alle ortiche due punti (quasi tre, sia benedetta la mira di Dodò) e rientrare in Emilia masticando amaro. Un vero peccato, per i rossoblu espugnare Firenze sarebbe equivalso ad ingurgitare una tonnellata di spinaci per Braccio di Ferro. Fortunatamente il tempo a disposizione per rimuginare era ben poco, il turno infrasettimanale incombeva invitando a trasformare il nervoso in foga agonistica. Purtroppo, neppure il salotto di casa ha portato piena soddisfazione. Le barricate del Torino hanno retto all’urto di un Bologna più compassato del solito, consegnando agli almanacchi uno 0-0 tutt’altro che indimenticabile. A Parma potrebbe essere una storia differente. Ce lo auguriamo.

Bologna in crescita nell’attesa che si completi l’inserimento dei nuovi acquisti

Torbjørn Heggem durante Bologna-Como (© Damiano Fiorentini)

Due pareggi consecutivi. Ad essere positivi, si può considerare il bicchiere mezzo pieno concentrandosi sull’estensione della striscia di imbattibilità (sette partite tra campionato e coppa europea) che, parallelamente, significa anche continuare a muovere la classifica con continuità. La percezione è di una squadra che si avvicina a passi da gigante al proprio apice ma che ancora incappa in qualche passaggio a vuoto. Buona parte del potenziale espresso dipende dal funzionale inserimento dei nuovi acquisti e, fino a questo momento, soltanto Heggem sembra essersi incastrato nei meccanismi difensivi come un pezzo del Tetris. Pensare che tutti gli altri (Vitik, Rowe, Zortea, Bernardeschi e compari) debbano ancora trovare il piglio migliore è una notizia addirittura confortante. Ad iniziare da Parma.

Parma-Bologna: nell’attesa di Italiano ed Immobile si cercano punti per restare in alta quota

Vincenzo Italiano è stato finalmente dimesso dall’ospedale ma ancora non ha ricevuto il nulla osta per partecipare alla trasferta di Parma. E forse tale permesso non arriverà, con qualche timore sull’incolumità dei medici responsabili che dovranno comunicarlo al tecnico di Karlsruhe. Per quanto riguarda invece i giocatori in rosa, l’unico assente sarà il lungodegente Immobile che però è tornato a fare capolino in gruppo. Un’altra buona notizia, il bomber napoletano troverà una squadra ben posizionata in serie A e che si è sbloccata in Europa League. Peraltro, in un autentico periodo nevralgico, quello in cui si sgranano le classifiche e si definiscono i livelli sui quali competere per il resto della stagione. Parma, Brann e Napoli qualche risposta più precisa saranno in grado di restituirla.

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