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PSG, Galtier esautorato dal DS Campos. I tifosi parigini vorrebbero il tecnico rossoblù Thiago Motta

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È il minuto numero 70 di Paris Saint Germain-Lille, andata in scena ieri al Parco dei Principi. Le stelle del PSG, reduci dalla deludente sconfitta di Champions League contro il Bayern, hanno appena subito l’incredibile rimonta del Lille da 2-0 a 2-3. Il pubblico contesta, la squadra sembra smarrita pur potendo contare sui migliori talenti e personalità del calcio moderno, Galtier tecnico del PSG deve correre ai ripari per evitare una figuraccia e arrivare allo scontro diretto, Le Classique contro il Marsiglia, con soli due punti di vantaggio.

Sembra un momento qualsiasi di crisi, ma dalla tribuna, accanto alla panchina, si alza imbufalito Luis Campos, direttore sportivo del Paris. Il vulcanico, nonché abilissimo dirigente portoghese, scende fino alla panchina parigina e comincia a inveire e dare indicazioni ai giocatori al posto di Galtier. Una scena incredibile che rischia di minare dalle fondamenta la struttura dei parigini in questa stagione. Struttura, per la verità, già piuttosto traballante se come pare ad avere voci in capitolo sulle questioni tecniche ad inizio stagione è stato persino Kylian Mbappè. Tuttavia, con Campos a bordocampo Mbappè e Messi ribaltano la gara, più per meriti individuali che grazie al dirigente e il PSG vince sul campo. Ma perde fuori.

Oggi, Galtier è un tecnico esautorato. Viene difficile immaginare con quale autorità il tecnico, che il PSG lo ha battuto in un campionato alla guida del Lille, possa tornare nello spogliatoio e prendere delle decisioni. L’inizio orribile del 2023 dei parigini, poi, ha minato la sua credibilità anche agli occhi dei pretenziosi e, forse anche viziati, tifosi del Paris.

Gli stessi tifosi però da ieri hanno cominciato a fare ipotesi sul futuro del PSG. Ogni estate del Paris Saint Germain dal 2010 ad oggi è uno show. Il fondo Sovrano del Qatar mette alcune vagonate di milioni euro e il dirigente di turno spende e spande per tutta Europa facendo incetta di talento. Poche volte però con un reale filo logico. L’obiettivo è quello di ammazzare la Ligue1 e, soprattutto, vincere la Champions League.

Uno di questi innumerevoli acquisti nel gennaio 2012 rispondeva al nome di Thiago Motta. Con il PSG, Motta ha vinto e ha cominciato anche la carriera in panchina, allenando la formazione under 19 prima di passare al Genoa. Per questo motivo e per il credito da leggenda accumulato nelle 231 presenze da giocatore del PSG, Thiago è molto considerato e amato dai tifosi parigini, tanto che in estate hanno sognato di vederlo sulla panchina del PSG dopo l’ottima stagione allo Spezia. Motta nel club e tra i tifosi del PSG gode di un’ammirazione che non è paragonabile nemmeno al positivo ricordo che potrebbero averne i tifosi dell’Inter nell’anno del Triplete nerazzurro. Gode di enorme stima.

Sogno però svanito, il PSG ha virato sull’esperto di Ligue1, Galtier, lasciando il sogno nel cassetto dei suoi sostenitori. Da ieri, però, con l’incredibile episodio raccontato in premessa e accesi proprio da quei rumors estivi, il tamtam social dei tifosi del Paris Saint Germain è partito più forte che mai. Tifosi noti e meno noti, youtuber parigini, in mezzo alle ennesime ipotesi mercato da film fantasy chiedono a gran voce di riportare Thiago a Parigi per allenare il PSG.

Nessuna notizia, ma la constatazione di due punti fondamentali: quanto il Bologna stia facendo bene sotto la guida dell’ex giocatore dell’Inter; e, soprattutto, quanto i tifosi del Paris Saint Germain amino il loro ex beniamino.
In altri contesti, in altre realtà, la voglia dei tifosi di avere uno specifico nome alla guida della propria squadra non dovrebbe avere alcun peso. Ma attenzione, a Parigi, la proprietà è molto attenta agli umori della piazza. In più la stessa proprietà ha un rapporto privilegiato con Motta, a cui appunto, senza alcuna esperienza da tecnico, affidò la panchina dell’under 19 che partecipava alla UEFA Youth League.

Voci e volontà di popolo sono poca roba soprattutto di fronte ad un contratto, quello di Motta coi rossoblù, che recita scadenza giugno 2024. Ma attenzione, le vie del mercato sono tante e le capacità attrattive dei parigini sono tante e molto pericolose.
La speranza, intanto, è che rimanga solo un desiderio della piazza e non diventi qualcosa di più concreto rischiando di minare la stagione rossoblù. Thiago oggi è l’allenatore del Bologna, con buona pace dei viziati sostenitori francesi.

 

 

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