Bologna FC
Quattro anni per il successo: il 16 agosto 2021 andava in scena Bologna-Ternana 4-5
In quattro anni i rossoblu hanno creato le basi per un successo rapido, ma non bisogna dimenticare il punto di partenza
Quanto può cambiare il mondo in quattro anni? In un’epoca in cui tutto si muove rapidamente, moltissimo. Nel 2021, ad esempio, avvenne l’assalto al Campidoglio americano. Poi iniziò la presidenza Biden, in un mondo che non era ancora segnato dai conflitti in Ucraina e Palestina. L’analisi geopolitica, certamente, è complessa, e le cose possono cambiare in pochissime ore. E, con questo articolo, vi dimostreremo che anche nel nostro amato mondo dello sport il tempo vola. Oggi ricorre infatti il quarto anniversario di Bologna-Ternana 4-5.
Un Bologna diverso
Skorupski, Mbaye, Soumaoro, Bonifazi, Annan, Schouten, Dominguez, Orsolini, Vignato, Soriano e Arnautovic. Ve lo ricorderete tutti, quel match di un Bologna così vicino cronologicamente, eppure opposto rispetto alla squadra di oggi. Per capirlo basta scorgere l’11 titolare, oppure ricordare i risultati di quella stagione. Dopo l’uscita dalla Coppa, con la Ternana che era avanti 1-5 dopo 55’, i felsinei conclusero la A al 13° posto. Insomma, niente a che vedere con i piazzamenti delle ultime due campagne, in quella che si rivelò un’annata di consolidamento.
Sinisa Mihajlovic e Marko Arnautovic in allenamento (© Bologna FC 1909)
Gli anni d’oro
Per capire appieno la differenza tra quel Bologna e ciò che vediamo oggi, occorre dare un’occhiata ai numeri. La media spettatori era pari a 14.000 unità, con il picco minimo di 5.000 raggiunto a febbraio contro il Napoli. Insomma, l’attenzione della città era molto minore, come i tifosi ricorderanno. D’altronde, con appena 12 vittorie in stagione, la rosa di Sinisa non era esattamente irresistibile, nonostante la guida di Arnautovic (15 reti) e le molteplici presenze degli infaticabili Skorupski, Svanberg (37) e Hickey (36). Nomi che ci fanno pensare a quando l’Emilia, per moltissimi professionisti, era solo una tappa. Oggi, solamente 1461 giorni dopo, i rossoblu sono un enorme punto di arrivo, una certezza. E, quando mostriamo disaccordo per un colpo di mercato o sconforto per una gara meno brillante, forse dovremmo tornare indietro al punto di partenza. Non perché dovremmo accontentarci, anzi. Ma perché quel 21/22 ci ricorda che il successo lo si ottiene gradualmente, a scale. E senza certi passi falsi, il Bologna non sarebbe ciò che è ora.
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