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Quel 28 Marzo di 27 anni, fa quando Sinisa fece debuttare Francesco

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Gazzetta

 

 

Non ci si scorda mai della prima volta: 28 Marzo 1993, sarà Brescia- Roma, in un pomeriggio di primavera, che segnerà il debutto di Francesco Totti. Francesco aveva all’epoca 16 anni da poco compiuti ed era la stella della Primavera giallorossa. La leggenda narra che Vujadin Boskov, allenatore della prima squadra, lo portò con sé a Brescia, forte anche del consiglio di un senatore dello spogliatoio,  Sinisa Mihajlovic, che disse al tecnico slavo:” Portiamo questo ragazzino con noi: è bravo, se ci va bene lo facciamo esordire”
Quel va bene, dirà in seguito Sinisa, si concretizzò: sul 2-0 contro il Brescia,  a 15 minuti dalla fine, fu proprio l’attuale allenatore del Bologna, ad avvicinarsi alla panchina e chiese al mister di metterlo dentro. Fu così il che nostro allenatore segnò la carriera di Francesco Totti, in una Roma che in quella stagione veleggiava a metà classifica.
Allo Stadio Rigamonti Boskov perdeva diversi uomini importanti fra i suoi titolari: Piacentini e Carnevale non erano partiti per Brescia in quanto squalificati, Carboni, Petruzzi e Hassler erano infortunati, non al meglio Muzzi. La Roma comunque gioca una partita gagliarda, fissando il risultato  2-0  (gol di Caniggia e Mihajlovic nel primo tempo) e, a pochi minuti dal fischio finale,  Boskov si gira verso l panchina e dice al ragazzino di scaldarsi, perché lo vuole fare entrare.
Queste le parole di Francesco che ricordano quel momento: ” Io stavo giocando il sabato con la Primavera, Roma-Ascoli, mi sembra, ho fatto due gol nel primo tempo, poi Spinosi mi ha fatto uscire e sono partito con la prima squadra per Brescia. Non immaginavo niente, sinceramente, perché già essere partito con la prima squadra per me era una soddisfazione, una cosa che difficilmente dimenticherò. Il giorno dopo, la domenica, Boskov a pochi istanti dal termine della gara, mi disse: Vai, scaldati che entri subito. Io ero seduto in panchina vicino a Roberto Muzzi, pensavo che il Mister ce l’avesse con lui, invece Roberto mi disse: Guarda che ce l’ha con te, vai! Sono entrato, ho fatto riscaldamento dieci secondi, anche perché era quasi finita la partita, mancavano cinque minuti… ero troppo emozionato e troppo contento”.
La storia racconterà poi che Rizzitelli uscirà per fare posto al debutto di un grandissimo campione. Un anno dopo ricorderà: “Mi tremavano le gambe, mi si era quasi fermato il cuore”. Da quel 28 marzo, 27 anni oggi, ebbe inizio una favola che durerà per oltre 24 anni in campo, fino al 28 maggio 2017, e per altri due dietro la scrivania, fino alla dolorosa conferenza stampa del 17 giugno 2019. L’amore dei romanisti per Totti però non finirà mai.

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