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Radio Casteldebole – Conferenza stampa di Mikael Antosson – 13 Dic

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Dopo due stagioni e mezzo passate all’ombra delle torri Garisenda e Asinelli, stamattina prima dell’allenamento, nella saletta stampa di Casteldebole, Mikael Antonsson ha tenuto la sua prima conferenza in lingua italiana. Significativo che l’esperto centrale difensivo rossoblù abbia sconfitto il suo timore  ad esprimersi nella lingua del Sommo Poeta Dante Alighieri a due giorni dalla partita contro la Fiorentina, che si disputerà proprio nella città che ha dato i natali alla nostra lingua. Dello stesso coraggio e della stessa volontà ci sarà bisogno anche domenica pomeriggio al Franchi e nel proseguo del campionato per conquistare la permanenza nella massima serie: “ Raggiungere la salvezza è sempre difficile. E’ stato difficile lo scorso anno e sarà complicato anche quest’anno. Io sono a Bologna da tre stagioni ed ho visto che noi giochiamo bene dopo Natale. E’ vero che l’annata sportiva passata, in questo periodo, non eravamo penultimi,  però ci conforta il modo nel quale stiamo giocando e le prestazioni che sono sempre buone e porteranno presto i punti”.  Punti che, vista la molto pericolosa posizione in classifica e i tanti passaggi a vuoto contro le dirette concorrenti, dovranno arrivare anche quando si affrontano squadre temibili come la Fiorentina: “Domenica pomeriggio sarà una partita difficile come lo è stata quella contro la Juventus. Ieri sera  ho visto la loro partita in Europa League contro il Dnipro e ho avuto la conferma che sono una squadra molto buona, con giocatori forti e pericolosi. Quando giochi con formazioni del loro livello devi dare il massimo, sbagliando il meno possibile e cercando poi di sfruttare al meglio le occasioni che ti capitano in attacco”.  Dovranno essere bravi gli attaccanti a capitalizzare al meglio i palloni che arriveranno in avanti, ma sarà fondamentale soprattutto lo spirito con cui la squadra scenderà in campo: “Quando riusciamo ad essere aggressivi e a correre giochiamo bene, quando invece non siamo al 100% e non giochiamo come leoni perdiamo o comunque fatichiamo. Noi ci stiamo allenando per fare bene domenica e abbiamo bisogno di organizzazione di gioco, indipendentemente dal fatto che giocheremo a 3 o a4 indifesa. Sappiamo che dobbiamo difendere bene ma dobbiamo anche cercare di contrattaccare quando se ne presenterà l’occasione”. Andare in rete piacerebbe tanto anche al centrale svedese, a secco da tanto tempo, anche se è ben consapevole che il suo mestiere sia un altro: “L’ultimo gol l’ho segnato quando ero al Copenaghen. A me piacerebbe fare gol, ma adesso, che anche sui calci d’angolo sto in difesa, è difficile che riesca a segnare. Il mio primo obiettivo resta comunque quello di non subire reti”. Per una squadra in lotta per la salvezza, infatti, la fase difensiva è probabilmente la prima da curare e la formazione rossoblù, dopo un avvio  disastroso, ha mostrato progressi sotto questo punto di vista, sia dai singoli che dal reparto in generale: “ Mi sono portato dietro i problemi al piede accusati l’anno scorso, ma non c’è nessuna scusa per il mio inizio di campionato poco positivo. Quando non offro buone prestazioni, mi alleno per migliorare. Personalmente penso di aver giocato meglio nell’ultima partita contro la Juventus, ma io preferisco giocare male e che vinca la squadra“.  Il risultato della squadra è infatti il più importante, ma gli interpreti a volte rimangono nel cuore dei tifosi come lo è successo a due connazionali di Antonsson: “Kennet Andersson adesso lavora nel mio vecchio club, il Gotenborg, come uomo del marketing, mentre Ingesson è allenatore della prima squadra dell’ Elfsborg ma credo che tornerà a lavorare presto con l’under 21 dell’Elfsborg. So anche che sta molto meglio fisicamente.” In bocca al lupo dunque al centrocampista e anche al Bologna, che ne ha bisogno.

 

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